Out out dei genitori

Buongiorno,
sono una ragazza di 32 anni, da 1 anno e mezzo ho una relazione con un ragazzo che adoro. non altrettanto i miei genitori che continuano a manifestare la loro disapprovazione. Io non riesco a reagire e ho frequenti crisi di pianto.
Parlare del mio ragazzo ai miei genitori mi crea stress, ma per loro è una cosa di vitale importanza.
Ora io e il mio ragazzo abbiamo prenotato una vacanza, solo che i miei genitori sono arrivati a darmi un out out e a dirmi che se vado in vacanza con lui poi devo andare via di casa, l'alternativa è farmi aiutare da loro (a lasciarlo)...
Ora io mi sentirei anche pronta ad abitare da sola, solo che sia per motivi miei di salute che per paura di perdere definitivamente i miei genitori mi sento frenata.
Mi sento nel panico e lo stress non contribuisce a far migliorare la mia malattia.
Capisco che i miei mi vogliono bene e lo fanno per proteggermi, ma come faccio a spiegargli che si devono fidare di me e che è giusto che faccia le mie esperienze giuste o sbagliate che siano?
Grazie
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
sembrerebbe a quanto dice esserci tra lei e i suoi genitori un tipo di relazione non consona alla sua età, se ancora c'è questa intromissione nelle sue scelte affettive, nei suoi spazi personali di adulta.
Fino a quando si lascerà intimorire dai suoi genitori non farà altro che confermare e rinforzare il loro atteggiamento nei suoi confronti.
Dunque è su questo che dovrebbe riflettere, altrimenti potrebbe correre il rischio di continuare a dipendere da loro.

Dovrebbe iniziare a fare concretamente passi verso la sua autonomia e indipendenza, dal mio punto di vista...ci pensi, ora ad esempio credo ne possa avere l'occasione.

Per quali motivi contestano questo ragazzo?
Ha avuto relazioni precedenti? Se si, è successa la stessa cosa?
E' seguita da qualche specialista per i suoi problemi di salute, ci vuole dire di più?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

come mai i suoi genitori "disapprovano" questa relazione?
Mi sembra che lei sia abbastanza grande da fare le sue scelte in perfetta autonomia.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Ora io mi sentirei anche pronta ad abitare da sola, solo che sia per motivi miei di salute che per paura di perdere definitivamente i miei genitori mi sento frenata."

Gentile Utente,

posso chiederLe che tipo di problemi di salute ha?

La paura di perdere i Suoi genitori La spinge a rinunciare anche ad altro, oltre che alla vacanza con il Suo fidanzato?

Come ha fatto, fin qui, a gestire le Sue relazioni sentimentali e amicali se i Suoi genitori mettono in atto tali richieste? E' la prima volta che si trova davanti alla loro disapprovazione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

grazie per le risposte.
I miei genitori, in particolare mia mamma, ha sempre avuto questi atteggiamenti anche con le mie precedenti relazioni amorose.
La loro disapprovazione l'ho solo in questo campo.
Contestano il mio ragazzo perchè pensano che non mi voglia bene abbastanza e che sono altri i fatti che dimostrano che mi vuole sinceramente bene.
Che mi aiuterebbe di più e non mi metterebbe in condizione di avere stress. Es. sa che mi creava stress chiedere ai miei per la vacanza, per cui avrebbe potuto sostituirsi a me nel farlo.
Ho fatto spesso scelte che potessero venire incontro alle esigenze dei miei per poter avere in cambio più liberta.
Ho la rcu e sono in cura presso un gastroenterologo.
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Ho fatto spesso scelte che potessero venire incontro alle esigenze dei miei per poter avere in cambio più liberta.>

E l'ha ottenuta?
Non crede che alla sua età le sue scelte debbano dipendere da lei e non dai suoi genitori? Perché pagare pegno per una libertà che è nei suoi diritti di persona adulta?

Probabilmente per una serie di fattori forse anche legati alla sua malattia si è instaurata una relazione disfunzionale con i suoi genitori, di cui è anche lei partecipe attiva e che proprio per questo potrebbe modulare diversamente.

Se non le riesce da sola e fatica a svincolarsi emotivamente dai suoi genitori, le potrebbe essere utile incontrare direttamente un nostro collega. Che ne pensa?
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

in realtà alcuni atteggiamenti messi in atto per andare incontro ai Suoi genitori potrebbero avere l'inaspettato risultato di rafforzare ancora di più la tendenza al controllo da parte dei Suoi.

Tuttavia adesso sa che i Suoi sono iperprotettivi e forse un po' gelosi, ma è Lei che deve cambiare perchè probabilmente loro non cambieranno.

Ad es. comprendo che possa crearLe stress COMUNICARE loro (e NON chiedere) che ha intenzione di andare in vacanza con il Suo ragazzo, ma tale stress va gestito. Come? Cominciando a fare quelle piccole ma necessarie e fisiologiche "lotte" con i genitori per conquistare i Suoi spazi e la Sua libertà.

D'altra parte tutti, da adolescenti, abbiamo dovuto imparare a negoziare su tali aspetti. Un aspetto curioso è come mai Lei ancora non l'ha fatto, ma sarebbe un tema da approfondire -eventualmente- in un percorso strutturato con uno psicologo.

Secondo me vale la pena invece cominciare a modificare il Suo atteggiamento. Chiaramente all'inizio potrebbe vedere i Suoi genitori ancora più rigidi su tale aspetto, ma spetta a Lei saper giocare bene le Sue carte.

Ci pensi.
Buona giornata,
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Contestano il mio ragazzo perchè pensano che non mi voglia bene abbastanza e che sono altri i fatti che dimostrano che mi vuole sinceramente bene<<

questo non possono saperlo e il fatto che si "preoccupano" per questo motivo è indicativo di quanto lei ancora non si sia resa autonoma e indipendente dai suo genitori. Questo a mio avviso è il punto fondamentale sul quale dovrebbe lavorare.

>>Ho fatto spesso scelte che potessero venire incontro alle esigenze dei miei per poter avere in cambio più libertà<<

questo invece è un ottimo sistema per non averne (di libertà), alla sua età dovrebbe fare le scelte che siano in linea con le sue esigenze personali.




[#8]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ho iniziato un percorso da un psicoterapeuta in luglio, ma purtroppo sono stati pochi incontri e riprendiamo a settembre.
che non mi basta per affrontare le scelte che ora devo intraprendere.
Ora secondo i miei dovrei accontentarmi di una settimana altrimenti seriamente fuori di casa. E' da quando sto con questo ragazzo che ci sono continue discussioni un giorno si e un giorno no, ed entrambe le parti sono logore.
Vorrei accontentarmi di una settimana, ma capisco che così offro motivazioni ulteriori ai miei genitori per dire che sono una bambina capricciosa e che non so portare le scelte fino in fondo.
Come fare a valutare la scelta migliore per me in queste condizioni. Mi sembra di perdere in ogni caso.
PS il mio ragazzo non è favorevole a 1 sola settimana.
[#9]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Come fare a valutare la scelta migliore per me in queste condizioni. Mi sembra di perdere in ogni caso.>

Pensando che ha 32 anni, un'età nella quale si dovrebbe essere perfettamente in grado di gestirsi ed essere da un bel pezzo indipendenti e autonomi rispetto ai propri genitori, assumendosi le responsabilità del caso.

Fino a quando colluderà con i ricatti emotivi dei suoi genitori, sarà per lei difficile cambiare la sua situazione.

Ma mi rendo quanto sia difficile per lei uscire dal circolo vizioso delle dinamiche interattive instauratesi in famiglia, certamente il percorso psicologico la può aiutare in questo.

Cosa fa nella vita? Lavora? E' economicamente autonoma?



[#10]
dopo
Utente
Utente
Lavoro come impiegata con un lavoro fisso.
Non prendo tantissimo ma penso di riuscire a mantenermi economicamente, sono in grado di gestire le mie uscite finanziarie.
[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Come fare a valutare la scelta migliore per me in queste condizioni. Mi sembra di perdere in ogni caso<<

non credo sia questo il problema principale. Come scrive la Collega poco sopra, si tratta di un gioco di "collusioni". Non dovrebbe decidere con i suoi genitore le sue "vacanze" (sarebbe come contrattare la propria autonomia), perché ciò che andrebbe cambiato è il vostro rapporto (mettere le distanze).



[#12]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<penso di riuscire a mantenermi economicamente, sono in grado di gestire le mie uscite finanziarie.>

La sua autonomia economica è un fattore molto importante per la sua indipendenza, dunque gli ostacoli rimarrebbero quelli detti nelle precedenti repliche.

E' opportuno che ci lavori con il suo terapeuta.

Molti auguri
[#13]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

torno a chiedere il vostro aiuto, perchè sto tornando a un vicolo cieco.
Al ritorno delle vacanze ho cercato di impostare un rapporto di più trasparenza con i miei genitori, i quali dimostrano e mi hanno anche detto di non avere più fiducia in me. Ogni mia scelta risulta essere un torto nei loro confronti. O meglio nei miei confronti, visto che non avrei rispetto di me stessa, e quindi nei loro confronti visto che loro ce la mettono tutta per "farmi crescere nella giusta direzione".
Di recente sono stata male per cui hanno messo sulla bilancia quello che loro hanno fatto per me e quello che il mio ragazzo ha fatto per me. E ovviamente pende dalla loro parte (è vero) per cui non seguendo i loro consigli, risulta essere mancanza di rispetto nei loro confronti e mi comporto da opportunista, perchè quando sto male mi sta bene che loro mi aiutino.
Così come il fatto che il mio ragazzo non vuole entrare in casa e avere più di tanto a che fare con loro, la vivono come un torto nei loro confronti. Se come dico io voglio bene ai miei genitori, perchè non prendo le loro difese, e accetto la sua volontà?
Devo di nuovo scegliere tra loro e lui...
Grazie per l'ascolto!
[#14]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Di recente sono stata male per cui hanno messo sulla bilancia quello che loro hanno fatto per me e quello che il mio ragazzo ha fatto per me<<
questo è un vincolo che non aiuta a mettere le giuste distanze, ossia paragonare ciò che fanno i genitori con quello che fa il suo partner. Se lei ritiene che il suo partner non si impegni abbastanza, è una questione che riguarda voi e non la sua famiglia.

>>Devo di nuovo scegliere tra loro e lui..<<
non si tratta di "scegliere" in senso stretto, "o lui o loro", è sempre qualcosa che riguarda i confini interpersonali e la possibilità di modificare le vostre relazioni.