Rabbia e volontà

Buonasera a tutti,
sono una donna di 31 anni che da circa un anno cerca di "combattere" e comprendere le motivazioni alla base di una forte rabbia e di un comportamento aggressivo selettivo (nel senso che rabbia e aggressività vengono sfogate esclusivamente nei confronti di una sola persona: il mio fidanzato). Alla fittizia base di tutto normalmente vi sono stupidaggini che mi portano ad entrare in un loop di confusione e aggressività. Tali "crisi", caratterizzate da poca lucidità, dal distacco dagli avvenimenti reali e dall'assoluta "inutilità" di discorsi logici, possono durare persino 24 ore.
Naturalmente sto allontanando lentamente la persona che mi sta accanto, la quale, crede sia una questione di volontà e null'altro.
Da circa 6 mesi sto seguendo un percorso psicologico che, se da un lato ha mostrato le origini di tale disturbo (sfogherei la mia rabbia verso chi credo possa permetterselo per non aver visto violato il diritto di essere figlia e eprché "mi fa sentore viva"), dall'altro non mi ha aiutato a cessare tali comportamenti.
A ciò deve aggiungersi che sono una persona molto orgogliosa e che tendo a vivere ogni minima mancanza come un "abbandono".
Successivamente a tali crisi, vivo giornate di assoluta tristezza e di estremo senso di colpa per i miei comportamenti.
Ho sfiducia nel futuro e credo sinceramente che tali condotte non avranno mai fine; sento un'estrema voglia di fuggire dalla mia relazione perché imputo a questa la causa delle mie sofferenze; coscientemente non credo però che siano la causa dei miei problemi. mi rendo conto che l'insoddisfazione della mia vita, di come sono, di chi sono, di ciò che faccio e contemporaneamente il mio lassismo nel non tentare di modificare questa reale situazione ma è come se la consapevolezza che non sia colpa della mia relazione e del mio compagno, non servisse a nulla nel momento in cui necessito (?) di sfogare verbalmente la mia rabbia (contro il mio stesso compagno).
Ora mi domando come posso fare per non entrare in tali loop se persino il ragionamento posteriore non è utile?
La volontà personale di cambiare quanto è inerente con tutto ciò?
Come posso modificarmi?
Spero di essere stata chiara.
Grazie
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<entrare in un loop di confusione e aggressività. Tali "crisi", caratterizzate da poca lucidità, dal distacco dagli avvenimenti reali e dall'assoluta "inutilità" di discorsi logici, possono durare persino 24 ore.>>

Gentile Utente,
parallelamente alle sedute con lo psicologo ha effettuato anche una consulenza psichiatrica in modo da valutare se sia opportuno affiancarvi anche una terapia di tipo farmacologico?
Con che cadenza effettua gli incontri con lo psicologo?
In questi sei mesi ha avuto modo di esporre a chi la segue di persona i dubbi e le difficoltà che ha espresso qui?


Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
ci può dire che tipo di percorso psicologico sta affrontando?
Da quanto tempo?
Una terapia o altro?
Diagnosi? Obiettivi?
Quale approccio segue il suo curante?
Ha ottenuto finora benefici dal trattamento?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera e grazie.
Non ho mai effettuato alcuna consulenza psichiatrica. Gli incontri con la psicologa si svolgono una sola volta alla settimana, anche perché sinceramente non potrei economicamente affrontare altre sedute.
In questi sei mesi sono state affrontate molte problematiche, tra cui quelle espresse in questa sede.
La terapia farmacologica, seppur consigliata (soprattutto in relazione alla sensazione di soffocamento che mi assale durante la notte e che mi costringe a svegliarmi di soprassalto), non è mai stata messa in atto (non sono molto propensa all'aiuto farmacologico).
Per rispondere invece alla Dott.ssa Rinella, mi dispiace ma non so come risponderLe.
Sei mesi di percorso psicologico in cui si sono affrontate varie tematiche: il mio rapporto con mia madre, con mio padre, il senso di "abbandono", la rabbia.
Sinceramente non ho mai avuto una diagnosi e non saprei dirLe quale approccio segue-
Per quel che concerne il fattore benefici, direi che "le crisi" si sono placate leggermente laddove il mio senso di stordimento e di annebbiamento è diminuito. Nonostante tutto l'uso della rabbia e dell'aggressività non è diminuito e neppure il rendere esplicito che tutto derivi dal rapporto con mia madre è stato di qualche aiuto nel momento in cui la provocazione dell'altro, la rabbia e l'aggressività mi assalgono.
Grazie ancora
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Oltre al percorso che sta seguendo e la sua possibile etiologia, ci dice qualcosa della sua coppia, dinamiche, allenaze, conlittualità., Sessualità, sguardo verso il futuro......

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
La terapia farmacologica, seppur consigliata (soprattutto in relazione alla sensazione di soffocamento che mi assale durante la notte e che mi costringe a svegliarmi di soprassalto), non è mai stata messa in atto (non sono molto propensa all'aiuto farmacologico).

Gentile Utente,
consigliata o prescritta? Da chi?

<Non ho mai effettuato alcuna consulenza psichiatrica.> Sarebbe opportuno che si riferisse allo specialista competente, lo psichiatra, che possa valutare la sua condizione e dunque anche l'eventuale trattamento farmacologico. Non ha da temere nel caso fosse ritenuto utile. Contribuirebbe, unitamente all'intervento psicoterapico, al suo benessere. Può comunque esporre le sue perplessità allo specialista che incontrerà.

<Sinceramente non ho mai avuto una diagnosi e non saprei dirLe quale approccio segue- >
Ma sa almeno se è una psicoterapia?
Non tema di fare domande al suo curante, è suo diritto avere ogni informazione in merito al trattamento in atto.

Se crede ci può aggiornare in futuro

Cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
Stiamo insieme da 4 anni.
Il mio rapporto di coppia è attualmente molto conflittuale. riversando su di lui ogni colpa e tutta la mia rabbia, lo sto allontanando sempre di più. questo mi crea ancora più voglia di fuggire e sempre più paura. più ho paura, più sbaglio. non sono capace di chiedere aiuto e adesso come adesso non posso neppure farlo perchè lui è esausto e comprensibilmente arrabbiato per questo anno orrendo che "gli ho fatto passare".
viviamo in due città differenti ma lui rientra qui ogni weekend (e anche questa non è la sua città natale), Io vivo il weekend pensando che se ne andrà nuovamente.
Siamo molto diversi: io ho un lavoro fisso, lui studia.
Io ho uno stipendio, lui no.
Lui frequenta e conosce sempre gente nuova (sopratutto donne di cui sono gelosa), io ho i vecchi amici di sempre.
Lui è sempre cordiale e simpatico, colto e curioso, io sono pigra e scortese.
Lui rappresenta ciò che io non sono e che vorrei essere. Rappresenta i miei fallimenti.
Lui si è sempre dimostrato serio nelle azioni e nelle intenzioni ma io perdo di vista la visione globale, attaccandomi a quelle che percepisco come mancanze e aggredendolo con quelli che lui definisce "i miei capricci".
Visioni future: finirà gli studi l'anno prossimo e poi chissà; vorrebbe provare in Cina / Giappone e chissà dove ma naturalmente il rapporto con me lo limita fortemente. Io sono "bloccata" nella mia città natale per un grande senso di responsabilità che sento nei confronti della mia famiglia.
Sessualità: sostiene io sia "poco naturale". effettivamente sono "distratta" dalla vita reale, da quello che prova, da ciò che sta succedendo, dalle sue reazioni, da "gli piace oppure no", etc
Spero di aver dato un quadro abbastanza esaustivo.


[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile dr.ssa Rinella,
la terapia farmacologica era stata consigliata dalla mia psicologa. mai prescritta naturalmente.
Per quel che concerne uno psichiatra, purtroppo non i mezzi economici per poter affrontare nuove eventuali terapie.
La mia curante è una psicologa psicoterapeuta.
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cosa la tiene legata a questo legame?
Non crede che potrebbe stare meglio altrove?

Legga questi articoli....


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
[#9]
dopo
Utente
Utente
Cosa mi tiene legata a questo rapporto?
la felicità che ho vissuto insieme a lui, il nostro passato, il fatto che so che possiamo stare bene assieme, siamo due persone compatibili, sappiamo ridere e divertirci. Mi è poi funzionale per sfogare la mia rabbia.
Credo che potrei stare meglio altrove?
A volte sì, a volte no. potrei sicuramente trovare un uomo in grado di soddisfare le mie "richieste" ed i miei "capricci" molto meglio di quanto sappia fare lui, che sappia darmi più sicurezza e più futuro, che sia presente sempre e che sappia aiutarmi.
Penso però di essere innamorata e che questo legame "tossico" che ho creato sia quasi di dipendenza attualmente.
Non posso immaginare un presente senza di lui e nel contempo neppure un futuro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Con il suo terapeuta, dovrebbe comprendere se la rabbia viene generata dalla sua coppia o riversata alla sua coppia.

Differenziare causa ed effetto, diventa determinante.

I legami possono modificarsi , deflettersi, estinguersi, riaccendersi....

Non è utile adoperare un amore come anti/ depressivo

Chiarisca bene se il suo malessere è causa o effetto del suo legame, avrà sicuramente le idee più chiare
[#11]
dopo
Utente
Utente
Con la mia psicologa abbiamo già definito il fatto che la mia rabbia viene riversata alla mia coppia.
Sono in grado di differenziare le cause "stupide" date da lui ed inserirle in un quadro di rabbia che risale alla mia infanzia/adolescenza ma purtroppo non sempre è utile a soffocare la mia aggressività.
E' proprio questo il punto.
Laddove piccoli errori di alcuna importanza mi portano ad esasperare ed esagerare le mie reazioni, come posso fermarmi se anche la consapevolezza che non dipendano strettamente da lui non serve?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La disamina non è così semplicistica ,.....
I parters non si scelgono a caso, rappresentano spesso scelte inconsce ed evocano legami antichi, come le figure genitoriali, che vengono rivissuti poi come copioni spesso disfunzionali, di cui non si ha coscienza....

A volte una consulenza di coppia potrebbe rappresentare la strada da poter percorrere quando la coppia, inizia a perdere le prime foglie, per evitare che astio, acredine, aggressivita, odio e rappresaglie prendano il sopravvento rispetto ad alleanza ed amore .

Magari in terapia potrà trovare un nuovo modo di stare in coppia, se lei ritiene che il suo partner non è responsabile, ma vittima delle sue aggressioni