Hashimoto e disturbo bipolare

salve,vorrei alcune informazioni.
ho 34 anni e soffro di tiroidite di hashimoto dal 2003, attualmente in cura con eutirox 100 7 giorni su 7.mia sorella è da sempre in cura per esaurimenti, depressione, ricoverata più volte a modena e continuamente in cura con antidepressivi e psicofarmaci.mio padre soffre spesso di esaurimenti e prende ogni sera 5 gocce di prazene......tutti e 3 malati alla tiroide.
io ultimamente ho continui sbalzi di umore.mi spiego meglio:passo da mattinate in cui mi alzo e ho in mente di fare tantissime cose, quasi euforica all'idea di cominciare( tipo cercare lavoro, pensare di pulire tutta casa, pensare di andare in città a fare shopping)poi all'improvviso tutto l'entusiasmo passa e non faccio piu niente per tutta la giornata.passo da periodi che mi prendo cura di me costantemente a periodi che non mi lavo nemmeno.....i capelli anche per 20 giorni....mi vergogno persino a scriverle certe cose ma se non lo faccio non rendo l'idea.ultimamente mi rendo conto di essere estremamente insofferente verso le persone, in particolare verso i bambini che fanno capricci o verso le persone che mettono in discussione cio che dico al punto da avere solo una gran voglia di picchiarli.....che però riesco fortunatamente a non fare.
mi capita spesso di pensare di piu alla morte che alla vita, a cose che potrebbero capire a me o alla mia famiglia.e poi dopo ricomincio a pensare a cose belle....e poi di nuovo a cose brutte.....ci vorrebbe un libro per spiegare ogni mio stato d'animo......però quello che piu mi preoccupa è questa cattiveria che vorrei sfogare sulle persone che mi fanno arrabbiare.....
facendo qualche ricerca su internet ho visto che si associa spesso il disturbo bipolare alla tiroidite di hashimoto e vorrei saperne qualcosa di piu.potrebbe essere il mio caso??????a chi dovrei rivolgermi?il mio medico curante non mi da mai retta.....prende sempre tutto con una tale leggerezza......come parlare al vento!!!!!!!aiutatemi.grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se il suo medico curante non le dà retta, potrebbe essere perché non è preparato per farlo. Ossia, in altri termini, perché non riesce a prendersi cura della componente psicologica del suo problema, che forse ha bisogno urgente di essere trattata. Oppure perché non ha ben compreso l'urgenza del suo disagio.

Non so se il sovrappeso possa essere ricondotto alla disfunzione tiroidea, ma ritengo che anche quello dovrebbe essere inquadrato. La rabbia è conseguenza diretta della frustrazione, del non riuscire a ottenere quello che si vuole.

Come definirebbe le sue relazioni sociali all'infuori della famiglia? Amicizie ecc. Ha un ragazzo?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
sono sposata da 8 anni.le mie relazioni al di fuori della famiglia le definirei una schifezza.....sin da quando ero piccola sono sempre stata esclusa dai miei coetanei, sa, abitando in un paese ci si conosce da una vita e a volte è capitato di essere esclusa per antichi rancori tra genitori....nell'adolescenza le cose non sono migliorate, un po per interessi diversi, un po xchè vieni giudicata per l'aspetto fisico.ho sempre trovato amicizie sbagliate che si approfittavano del fatto che dicevo sempre di si e quando non facevo piu comodo arrivederci.in pratica ora che ho 34 anni sono sola, non ho amiche, passo le mie giornate in casa, al computer o alla tv.però da una parte non mi interessa nemmeno coltivare amicizie, sono pigra anche in questo.
il mio matrimonio è simile a tutti quelli della mia generazione.....si va avanti tra alti e bassi.....si discute per i soldi, per i difetti di ciascuno.
però ho notato che per 7 anni se lui mi rimproverava per qualcosa io mi ammutolivo e subivo.ora mi arrabbio e rispondo.a volte dico anche cose che non dovrei.
ho dovuto recarmi 2 volte alla camera mortuaria e ho scoperto che i morti non mi fanno nessun effetto.mi lasciano indifferente.
ora sono in cura al centro malattie metaboliche per perdere peso e per dislipidemia.mi hanno messo a dieta e ho anche pensato che la mia rabbia derivi dalla fame.....può essere?i bambini non mi piacciono proprio, mi disturbano.....manco di senso materno!!!!!!in compenso ho un attaccamento morboso per la mia cagnolona che considero la mia bambina.penso che il giorno che morirà lei la mia vita finirà li.a volte prego dio perchè mi faccia chiudere gli occhi il solito giorno.
sono sempre stanca, ma quella è la tiroide.ora da 2 anni abbiamo cambiato casa, abito in una casa bifamiliare e al piano di sopra abitano i miei.sono avanti con gli anni e spesso penso a quando non ci saranno piu.non ho veramente voglia di fare niente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il quadro che ha appena dipinto dà l'idea di un'esistenza vissuta all'insegna della rassegnazione, fin dalla tenera età. Sembra che abbia deciso di tenere sempre fra parentesi il suo diritto alla felicità, quasi come per mancanza di vocazione. Difficile dire, da qui, quanto possano aver influito famiglia ed educazione e quanto un temperamento tendente alla melancolia.

In ogni caso, potrebbe essere giunto il momento di dare una svolta e cominciare a prendersi seriamente cura di se stessa, non solo riguardo al fisico, ma anche riguardo al suo modo di rapportarsi con l'esterno, con il mondo e con se stessa. Altrimenti il destino ineluttabile sarà quello di avvitarsi sempre più in una spirale discendente in cui sembra già ben avviata.

È possibile che le cure dimagranti le stiano ulteriormente aumentando la frustrazione e quindi la rabbia. In fondo molte persone psicologicamente sofferenti trovano nel cibo un surrogato a tutto ciò di cui avrebbero bisogno, ma che non riescono a ottenere. Occorre sovvertire questo stato di cose. Perciò le raccomando di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, se è disposta a farlo, contattando diversi professionisti e affidandosi a quello che le trasmetterà maggior fiducia.

Dovrebbe anche fare una visita psichiatrica riguardo alla sua domanda originale, ossia per sapere se la forma di tiroidite di cui è portatrice può correlare con il disturbo bipolare. Oppure può anche reinserire la sua domanda qua da noi in psichiatria. Ma anche se così fosse e se le dovessero essere prescritti farmaci per migliorare e stabilizzare il suo stato emotivo, non trascuri di valutare assieme a un professionista competente l'opportunità di lavorare sul versante prettamente psicologico, che a occhio e croce sembra importante e degno di attenzione.
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dopo
Utente
Utente
grazie mille anche per la rapidita' con cui ha risposto.a leggere le sue parole quasi mi veniva da piangere.ho voglia di fare e allo stesso tempo di non fare.é una continua lotta tra due personalita opposte.una che mi dice reagisci e l'altra che mi impedisce di farlo.l'eterna lotta tra bene e male.
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