Ricerca della felicita'

carissimi medici,
sono una ragazza di 28 anni ,sono sposata ,da un anno,nell esattezza, dopo una convivenza di 4anni,cattolica praticante,indipendente dal punto di vista economico,ho tanti amici svolgo una vita sociale direi soddisfacente,sono in perfetta salute fisica a parte un piccolo problemino al colon x il quale devo assumere ogni giorno il duspatal ma devo dire che m accontento di questo piuttosto che altro...diciamo che ringrazio Dio ogni giorno. ma nonostante cio ,ho qualche problemino di troppo:la mia famiglia (l unica mia fonte di stress)è composta da 5componenti a parte me:mia madre(affetta da schizzofrenia paranoide di tipo ossessiva)mio padre (affetto da meningioma al cervelletto ed in piu ,svariati problemi gastrici etcetc ed a mio avviso affetto pure da ipocondria perche secondo lui ha tutte le malattie esistenti)mia sorella maggiore(31 anni)affetta pure lei da problemi psichici fissazioni assurde,allucinazioni letc..poi ci sono io ,mia sorella (27anni e mio fratellino 24 anni loro due vivono ancora con i miei).li definisco ''la mia fonte di stress'' perche qualsiasi problema loro abbiano,io sono la loro ancora di salvezza.questo comporta :portare i miei genitori alle svariate visite mediche ,preoccuparmi dei tso di mia madre e fare da madre alla mia stessa madre ,occuparmi delle pulizie della loro casa e della mia,occuparmi del figlio neonato di mia sorella la quale e stata assistita dalla sottoscritta anche durante il parto ed i primissimi momenti di vita di mio nipote e nonostante la mia inesperienza,ci sono riuscita,vengo puntualmente chiamata da mio cognato ad ogni suo problema o un litigio con mia sorella (la maggiore )come se fossi io la mamma di tutti ,inoltre lavoro tutti i giorni orario continuato, ho un cagnolino ,un gattino ed un marito al quale ovviamente devo dare le giuste attenzioni quali morali e fisiche ,sessuali etc ed è giusto.ora pero' avverto un desiderio,quello di scappare,sogno di vivere sola col mio cane in un paese totalmente sconosciuto manon posso farlo perche perderei quello che ho costruito fin ora il lavoro il mio matrimonio...,ho pure un rapporto telefonico ,(del quale mi vergogno)con un ragazzo ,il quale mi ascolta, mi da tanto affetto se pur a distanza perche vive in un altra citta'.e provare attrazzione fisica nei suoi confronti significa trasgredire le regole e per me è un problema non vorrei far soffrire nessuno sopratutto mio marito che mi ama tantissimo(o almeno credo).ora le mie domande sono queste:come si puo trovare la felicita' quando sono gli altri che la opprimono?non capisco nemmeno se sono innamorata di mio marito perche lui desidera fortemente diventare padre ma io non ne ho nessuna voglia,non riesco ad avere il desiderio di maternita',ma è perche non lo amo abbastanza?o è perche devo badare a troppe persone da sempre e sono gia troppo stanca?il mio ''rapporto'' con quel ragazzo e sbagliato?perche ci sono finita dentro? vi ringrazio infinitamente dei consigli.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
la "fuga" è un meccanismo psicologico, che potremmo definire primordiale. E' insieme all'attacco una delle principali strategie di fronte alle minacce. Definire "minacciante" la situazione in cui si trova non mi sembra esagerato. Sembra che lei da sempre sia quella parte "sana" della famiglia a cui tutti si appoggiano.
Perché sceglie di farlo?
Occuparsi di sé è il modo migliore di occuparsi degli altri. Deve parlare con i suoi mettere in chiaro che la sua situazione non è più sostenibile. Non importa se gli altri protesteranno. Mi creda è una situazione comune nelle famiglie in cui ci sono gravi problematiche psichiatriche che ad un membro sia assegnato il compito di occuparsi degli altri.
Non si senta in colpa. D'altronde se non si dedica del tempo non potrà essere d'aiuto.
Rispetto al desiderio di avere un figlio, se lei ritiene che non è il momento non si forzi. Certo fino a che lei si sente la mamma di sua madre non c'è molto spazio per altri figli....

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
gentilissimo dr mori,la ringrazio tantissimo per i suoi consigli.beh che dire,perche lo faccio?non lo so.perchè si deve fare.il bello e che mio padre non mi ha mai dato una parola di conforto o un semplice grazie,mai ,davvero mai.mia madre nemmeno la considero dal punto di vista affetivo o che so, di rispetto perche tanto non lo capisce e mia sorella la grande quella con problemi psichici mi odia profondamente,io non lo so perche continuo ad aiutarla so solo che quando tento di ''fregarmene''m vengono troppi sensi di colpa e penso se fossi stata io?quindi parlarne con loro sarebbe del tutto inutile perche secondo loro io non faccio nulla di che'.per quanto riguarda mio marito come faccio a sapere se lo amo?come si fa a capire una cosa del genere?perche ho scelto di instaurare quel rapporto esterno? grazie tante.
[#3]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
il rapporto esterno (qui ci metto del mio, la conosco solo con i limiti di questo strumento on line, quindi la prenda con le "pinze") rappresenta la fuga di cui parlavo. Sembra che lei abbia bisogna di "presenza emotiva" che questa persona a distanza le fornisce. Forse suo marito non ci riesce, forse gli rimprovera di essere troppo vicina alla sua famiglia di origine.

Credo che sua sorella ce l'abbia con lei perché lei è quella efficiente, sana, senza problemi apparenti, che non ha bisogno degli altri. Dico questo perché ho collaborato per tre anni in un Centro di Salute Mentale e situazioni come la sua sono frequenti.
Si dia del tempo per capire cosa vuole fare della relazione con suo marito. A volte i rapporti finiscono, altre devono rilanciarsi.
Perché non cerca un appoggio psicologico di persona?

Restiamo in ascolto
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
no,mio marito non credo che possa rimproverarmi nulla per il semplice motivo che non gli faccio pesare la situazione perche gli racconto davvero l indispensabile.non tutti sono in grado di comprendere certi problemi.in particolar modo lui che proviene dalla classica famiglia perfetta che non ha problemi,che va in chiesa ogni domenica etc etc quindi per non avere ripercussioni nel mio rapporto con lui ,evito di sfogarmi e raccontargli le ''stranezze'' che mi succedono durante il giorno.si,per quanto riguarda l appoggio psicologico di persona ci pensero'.dato che'' non ho ''genitori,anche se dovesse servirmi per avere consigli,sicuramente sara' strautilissimo.grazie ancora.
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