Tradimento

Buongiorno,
non riesco a darmi una risposta relativamente al fatto di non riuscire ad accettare una situazione successa molti anni fa,morta e sepolta,ma di cui sono venuta a conoscenza solo un anno fa, nonostante non abbia avuto alcuna conseguenza sulla mia famiglia.
Mi spiego meglio:sette anni fa io e mio marito attraversavamo una crisi di coppia (avute anche in precedenza e successivamente) e, in occasione della mia seconda gravidanza, in cui la crisi si è amplificata, non avevo molta cura di mio marito e non mi sono più comportata come una moglie.Il fato ha voluto che una segretaria dell'ufficio dove lavora mio marito, che conoscevo molto bene e con la quale avevo un ottimo rapporto,era stata lasciata dal suo ragazzo e mio marito si è avvicinato a lei inizialmente per confortarla, poi, lei, scaltra, è riuscita ad approfittare della debolezza di mio marito e ad avere dei rapporti sessuali con lui per un paio di mesi finchè mio marito ha deciso di interrompere quella che lui definisce "squallida situazione". Naturalmente la cosa mi è stata tenuta nascosta e solo un anno fa rivelata da mio marito che ha motivato quello che definisce "grave errore" perchè ha trovato una persona disponibile, insistente, che organizzava lei tutto e la sorttoscritta "non c'era".Naturalmente questa segretaria ha finto di essermi "amica" anche dopo l'accaduto ed ha continuato, come in precedenza, ad ascoltare le mie confidenze.
Non mi dilungo oltre sul mio pensiero su questa persona, che ho avuto modo di esprimerle e per questo questa persona mi ha anche denunciato per "ingiurie" ma la mia domanda è:
perchè non riesco a dimenticare pur avendo perdonato mio marito e riconosciuto che ha fatto un errore e riconoscendoli tutte le attenuanti (io assente e una persona disponibile che gli si è offerta su un piatto d'argento).
La mia risposta è che da mio marito non mi sarei mai comunque aspettata una cosa simile...allora ho fatto un errore di valutazione per cui mio marito è diverso da chi credevo? Il mio orgoglio non riesce a superare il fatto che una persona (che ha avuto da me solo affetto sincero) si sia approfittata della mia buona fede ed abbia mangiato nel mio piatto, anche se non ha mai rappresentato un pericolo perchè è esattamente il contrario di me e non ha mai destato l'interesse di mio marito da altri punti di vista.Mio marito mi dice che un uomo ha delle esigenze e per lui è stato solo uno sfogo fisico ma non capisco perchè oggi la cosa mi faccia ancora soffrire.Forse perhè lavorano ancora insieme anche se mio marito non le rivolge la parola anche a seguito della denuncia. Non riesco ad accettare che questa cosa sia successa perchè comunque, anche se per un breve periodo, mio marito mi ha mentito e non si è sottratto agli inviti di questa persona.Lui mi dice che si è lasciato trascinare in questo "gioco trasgressivo" sebbene non ne fosse convinto sin dall'inizio ma non ha avuto il coraggio di dirle subito di no. Sono un caso diaperato?Grazie
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara signora,

non è un caso disperato.
Come lei giustamente sottolinea nel suo racconto, il tradimento nasce all'interno della coppia ed è sintomo di qualcosa che non sta funzionando come dovrebbe nella relazione.
La "colpa", se di colpa si può parlare, di solito si trova nel mezzo.

Nonostante lei appaia essere totalmente consapevole di questo aspetto, non è comunque facile accettare un tradimento; entrano in gioco dinamiche di incredulità ("come ha potuto farmi questo?"), di fiducia ("non me lo sarei mai aspettata da lui"; "come ha potuto mentirmi?") e, nel suo caso, anche dinamiche che riguardano la persona con la quale è stato compiuto il tradimento stesso.
Lei dice di aver perdonato suo marito ma forse, in fondo, la ferita non si è ancora ricucita del tutto.

Suo marito non è diverso da quello che credeva; è un essere umano, come tutti, e come tutti commette degli errori. Ora sta a lei valutare se è in grado di perdonare gli errori di suo marito, perdonarli davvero, lasciandosi tutto alle spalle... non tutti ne siamo capaci, e questo non è un suo limite.

Sembra, da quanto scrive, che quello che più le brucia, sia la rabbia nei confronti dell'altra persona che, seppur meschina, falsa ed insistente, non ha certo costretto suo marito ad accettare le sue proposte.

Come mai suo marito ha deciso di confidarle quanto successo solo a distanza di anni?
Forse anche questo aspetto ha un peso nel suo attuale vissuto emotivo.

Restiamo in ascolto

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott.Callina,
intanto la ringrazio per la sua cortese risposta e le confermo che ha centrato il problema.
In realtà io ero venuta a sapere inizialmente una versione soft (3 anni fa) in quanto questa "splendida persona", in occasione di un diverbio di lavoro avuto con mio marito ha letteralmente "spiattellato" quanto successo a mia sorella (che allora lavorava nello stesso ufficio di mio marito) e mia sorella me l'ha confessato.All'epoca ero ancora in buoni rapporti con lei e l'ho chiamata chiedendole spiegazioni...sia lei che mio marito mi avevano detto che c'era stato solo un bacio e già in quell'occasione io le avevo detto che non avrebbe dovuto permettersi di avvicinare un uomo sposato con figli ma lei, con il suo cinismo, mi aveva risposto di farmene una ragione perchè "il mondo va cosi"...naturalmente io, indignata, sono rimasta scioccata ma avevo detto chiaramente a mio marito che per un bacio lo avrei perdonato...forse il mio inconscio non era pronto ad accettare qualcosa di più, anche perchè io credo che qualsiasi relazione umana si debba necessariamente basare sulla fiducia reciproca e così ho voluto credere a mio marito che continuava a ripetermi che "non c'era stato niente" e che "non aveva avuto nessun significato", nonostante mia sorella mi avesse detto che le era stato riferito che c'era stato altro...non ho creduto a mia sorella fino a quando un anno fa, per gioco, ho chiesto a mio marito se davvero ci fosse stato solo un bacio e lui (mi ha poi confermato che lo ha fatto per liberarsi la coscienza perchè era da troppi anni che portava questo peso per non ferirmi e per paura di perdermi) mi ha confessato la verità...non credevo che per me sarebbe stato così devastante...credevo di averlo superato anche perchè le cose tra me e mio marito andavano a gonfie vele e mio marito mi ha sempre detto che la sua "distrazione" l'ha avuta solo perchè io non lo volevo più...invece ho dovuto fare i conti con la rabbia,il dolore, l'umiliazione,la mortificazione...forse si tratta di orgoglio ferito?Sono infatti abbastanza sicura che quest'esperienza abbia segnato molto anche mio marito e che non si ripeterà (lui dice di non esserne stato convinto fin dall'inizio ma ce l'aveva con me per la mia indifferenza nei suoi confronti e non è riuscito a dire subito di no).Comunque non ho mai pensato di lasciare mio marito anche perchè non cambierebbe le cose ma mi chiedo se è solo una questione di tempo perchè ammetto essere vivo in me ancora del risentimento forse perchè io, sebbene ne avessi avuto l'occasione, non sarei mai arrivata a tanto...ma qui entra in gioco la diversa natura di un uomo e una donna?Grazie
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
assolutamente concordo con quanto sostenuto dal dr Callina.
In particolare credo che dovrebbe concentrarsi sull'ultima parte del suo consulto.
Perché suo marito ha deciso di confessarle il tradimento adesso?
Forse state attraversando un periodo di litigi?
Spesso il tradimento è un mezzo per ferire il coniuge, oltre che per "sfogarsi" sessualmente, specie se il rapporto extraconiugale è di breve durata, come nel suo caso.
Ferire il coniuge in un periodo di crisi, per lo meno simbolicamente? ("Vedi cosa sono capace di farti!"- detto a se stesso). Il colpo inferto all'altro diventa ancora più forte se ci si fa "beccare" o se lo si confessa.
In un certo senso, tenere nascosto il tradimento è un modo di "aver cura" del rapporto.
Rifletta su quello che sta succedendo nel presente della sua relazione con il coniuge.

Pur comprendendo la rabbia nei confronti dell' "altra", credo che sia "polvere che si deve scrollare dalle spalle", concentrandosi sulla sua vita.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. Mori,
io e mio marito, a seguito del tradimento avvenuto nel 2006, abbiamo attraversato altri momenti di crisi eppuremio marito non mi ha mai detto niente. Me lo ha confessato l'anno scorso perchè io ero già venuta a conoscenza di una versione due anni prima e l'ho provocato dicendogli che non me la sarei presa...in effetti non sapevo che avrei avuto questa reazione...lui mi ha detto che non si aspettava una reazione del genere ma credeva che lo avessi superato e per liberarsi dal peso che aveva dentro da anni per non ferirmi...credeva fosse arrivato il momento giusto per confessare (così mi ha detto lui) perchè convinto di non farmi più tanto male...
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara signora,

non credo che entri in gioco la diversa natura tra uomo e donna; uomini e donne sono senza dubbio differenti ma ogni essere umano è unico ed irripetibile e diverso da ogni altro.

Data questa fondamentale premessa, la sua reazione e il suo risentimento sono del tutto comprensibili, come le ho detto.

Tuttavia, se la sua intenzione, come sembra di capire fuori da ogni dubbio, è quella di conservare e consolidare il rapporto con suo marito, è bene che lei cerchi di lasciarsi tutta questa storia alle spalle; se le sembra che possa aiutarla, e se già non lo fa, condivida questo suo stato d'animo con suo marito.

Gli faccia sapere cosa sente; gli dica che sta cercando di liberarsi da questo vissuto emotivo ma che un leggero risentimento, e forse una punta di vera rabbia, sono ancora vivi dentro di lei.

Così come suo marito ha avuto bisogno di liberarsi la coscienza dal peso che ha portato per anni, credo che allo stesso modo anche lei abbia bisogno di liberarsi.

Le sue intenzioni, a distanza di un anno, sono certamente chiare ad entrambi ma condividere questa sofferenza con il suo partner potrebbe alleggerirla e lui, dal canto suo, potrebbe aiutarla a superare questo malessere.

A volte, risanare una ferita così grande può richiedere tempo... ma nascondere la ferita sotto un cerotto non aiuta certo a rimarginarla.

Un caro saluto
[#6]
dopo
Utente
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Gent.mo dott. Callina,
la ringrazio molto e seguirò il suo consiglio anche se le confesso che ho manifestato spesso a mio marito questo mio stato d'animo (forse in maniera sbagliata perchè in realtà, quando ne parliamo, gli manifesto la mia rabbia e lui si spazientisce perchè, probabilmente giustamente, mi dice di avermi detto miliardi di volte sempre le stesse cose).
Riconosco che a distanza di un anno da quando l'ho saputo mi sento molto meglio, se non altro oggi la rabbia che avevo nei confronti dell'altra sta piano piano diminuendo (la rabbia mi era venuta anche perchè questa persona non solo non ha mai chiesto scusa nè mostrato alcun segno di pentimento, ma al contrario ha infierito offendendomi verbalmente e, in occasione di alcuni incontri casuali, mi guardava con aria soddisfatta...in più ha riferito a mia sorella cose non vere per salvarsi la faccia...ed ha approfittato di un mio passo falso per togliersi lo sfizio di farmela pagare denunciandomi visto che ho avuto la "stupidità" di mettere per iscritto tutto quello che pensavo di lei e dettagli di quanto mio marito mi aveva riferito riguardo i loro "squallidi incontri") anche perchè mi sono resa conto di averle dato il potere di farmi del male (solo perchè per me sarebbe stato inconcepibile fare quello che ha fatto lei...soprattutto con il marito di una mia "quasi" amica...ho troppo rispetto per la donna per arrivare a fare una cosa del genere ma ho dovuto fare i conti con una diversa "etica" e che quando le persone si sentono sole ed evidentememnte disperate (lei era stata appena scaricata dal suo per un'altra con la quale intratteneva una relazione da diverso tempo) calpestano il prossimo senza ritegno pur di assecondare i propri interessi...non mi era mai capitato di avere a che fare con una persona del genere...per me è stato difficile digerirlo perchè mi riconosco di aver fatto un errore di valutazione per non aver capito che persona fosse...il tradimento subito è stato doppio e mio marito non ha avuto la "delicatezza" di comprendere che lei era proprio la persona sbagliata...visto il contesto...credo abbia manifestato nei miei confronti una mancanza di rispetto enorme anche perchè io ho continuato ad essere gentile ed affettuosa con questa persona finchè non ho saputo...ad ogni modo la ringrazio per i suoi consigli e mi rendo conto di dover pazientare ancora un pò prima che questa brutta storia venga archiviata.
Cordiali saluti
[#7]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara signora,

<< (forse in maniera sbagliata perchè in realtà, quando ne parliamo, gli manifesto la mia rabbia e lui si spazientisce perchè, probabilmente giustamente, mi dice di avermi detto miliardi di volte sempre le stesse cose).>>

credo che potrebbe aiutarla provare a cambiare la sua modalità comunicativa, esplicitando a suo marito che il suo intento non è quello di riversare su di lui la sua rabbia; gli dica chiaramente che ha bisogno di elaborare il tradimento, che ci sta provando, ma che non è una cosa semplice.

A volte si tende a chiedere all'altro giustificazioni che già ci sono state date; credo sia una reazione abbastanza normale.
Lo scopo del suo sfogo, però, dovrebbe essere quello di consentirle di alleggerirsi del peso che porta dentro condividendo le sue emozioni, il suo stato d'animo.

Condividere con gli altri le proprie emozioni, spesso, aiuta a sentirsi meno soli, a sentisi più "leggeri".

Per quanto riguarda l'altra donna, la sua rabbia è comprensibile e giustificabile ma sarebbe bene che si concentrasse sul suo matrimonio evitando di tormentarsi per una persona di cui ormai, giustamente, non nutre più alcuna stima.

Le auguro che possa trovare la giusta strada e che presto possa ritrovare la serenità che merita.

Un caro saluto
[#8]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la sua cortesia e farò tesoro dei suoi consigli. Sono certa che supererò questa brutta storia anche perchè sia io che mio marito crediamo nella nostra unione, famiglia e nel progetto di vita insieme...mi fa male accettare questo errore da parte di mio marito ma a tutti può accadere di "cadere"...credo che siano diverse fasi per elaborare un dolore e che un grande dispiacere ci aiuti anche ad essere migliori...

Le confesso che il "cinismo", la "cattiveria", l'indifferenza verso il prossimo e la mancanza di rispetto nei confronti del dolore del prossimo mi feriscono...a volte mi chiedo se chi si comporta così prima o poi "soffre" per uno scrupolo di coscienza o vive in totale "strafottenza" ed in pace con se stesso... io non riuscirei a non provare a rimediare, o almeno provare a scusarmi per il male provocato...resto allibita di fronte ad un comportamento offensivo (questa persona infatti ha dichiarato che la responsabilità è solo di mio marito perchè era lui l'uomo sposato...ed evidentemente ha ritenuto di aver ragione nel denunciarmi...perchè darle torto...per la giustizia terrena infastidire un uomo impegnato non è un reato mentre l'ingiuria si...).
Cordiali saluti
[#9]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Coraggio! Sono certo che riuscirà nel suo intento.
Se crede, ci aggiorni sugli sviluppi.

Un caro saluto