Possessività e difficoltà di distaccamento in amore

Salve dottori,ho 25 anni e da sette mesi vivo la relazione più importante della mia vita, all'inizio era una relazione a distanza, mentre ora è subentrata la convivenza.
Il mio problema è che nutro nei confronti di questa persona una possessività eccessiva, trovo molta difficoltà nel distaccarmi da lui anche solo per poche ore, anche mentre sono al lavoro faccio fatica a distaccarmi e lo chiamo appena posso.
Lui non ha molti amici e non ha neppure i genitori che sono morti quando lui era un ragazzino, quindi i caso di distaccamento effettivo sono pochi tanto più che lui preferisce comunque avermi attorno anche se non nutre nei miei confronti un attaccamento morboso come io lo nutro per lui.
Il problema è che quando però anche solo ipotizzo nella mia mente un distaccamento anche di poche ore da lui la mia testa va knock out completamente.
Prima di lui ero sempre stata molto gelosa ma non avevo mai sviluppato una tale possessività, forse perché lui è per me davvero tutto il mondo...
Un altro problema sorge con la persona che lui frequenta di più, è la sua ex con cui ha convissuto per sei anni, ma non avendo famiglia per lui questa donna,il marito e la figlia sono tutto...anche io sono molto affezionata ma anche solo l'idea di loro due che si vedono senza di me mi fa stare davvero male...male al punto di non riuscire a smettere di piangere anche per ore...
Io lo amo davvero tanto, lui mi ha salvato la vita e io a lui è non voglio che lui soffra o che questo mio problema possa rovinare la relazione, , ma nonostante io ci provi non riesco a superarlo...provo un dolore davvero fortissimo che mi fa piegare in due e non riesco a riprendermi se non interrompendo il pensiero o la situazione stessa.
Chiedo un vostro aiuto perché io voglio renderlo felice ma mi rendo conto che lui a volte potrebbe starci male, non voglio limitarlo.
Se può esservi di aiuto io ho avuto problemi di brullissimo in infanzia a cui sono seguiti otto anni di terapia psicologica.
Grazie mille
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<ma nonostante io ci provi non riesco a superarlo...>>
<<a cui sono seguiti otto anni di terapia psicologica.>>

Gentile Ragazza,
si è naturalmente accorta da sola che tutto ciò è esagerato e non può che far male a Lei, al suo compagno e alla vostra relazione. E mi permetta, ma il mio pensiero si è spinto ancora un po' più avanti a quando, forse, avrà un figlio...se la sua possessività si estendesse su di lui, farebbe del male anche a lui.

Sebbene abbia già nel suo passato effettuato una terapia (che tipo? Con quali obiettivi e con quali risultati?), ritengo sarebbe indicato che effettuasse una consulenza psicologica di persona per queste attuali problematiche, in modo da approfondire la portata del problema e cercare di porvi rimedio.

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Utente
Utente
Onestamente non so dire che tipo di terapia fosse...ero piccola... Dai sette anni in su... Senza dubbio avevo risolto un senso di inadeguatezza che però adesso si ripresenta a tratti alternandosi a narcisismo puro
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dopo
Utente
Utente
Mi scuso anche per gli errori ortografici... Scrivo dal cellulare, non me ne sono accorta
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Allora ribadisco che varrebbe la pena di riprendere il discorso, alla luce della nuova persona che ora Lei è e delle nuove esperienze di vita che sta vivendo.
A suo tempo ha potuto fare un pezzo del percorso che ora probabilmente andrebbe proseguito, anche se magari con un diverso professionista.
Ci aveva già pensato?
Come si pone di fronte a tale prospettiva?

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "lui mi ha salvato la vita e io a lui è non voglio che lui soffra o che questo mio problema possa rovinare la relazione, , ma nonostante io ci provi non riesco a superarlo...provo un dolore davvero fortissimo che mi fa piegare in due e non riesco a riprendermi se non interrompendo il pensiero o la situazione stessa."

Una relazione d'amore non può basarsi su tali presuppposti, perchè il rischio è quello di andare incontro ad una sofferenza ben maggiore di quella che, nelle vostre illusioni, vi ha fatto incontrare e scegliervi.

Le coppie poi non si scelgono mica a caso. Quindi anch'io Le suggerisco di riprendere il lavoro che probabilmente non era del tutto terminato e che forse ha proprio bisogno di lavorare su quegli aspetti che riguardano prima Lei e il Suo senso di inadeguatezza (che percepisce nelle relazioni o più in generale?) e sulle insicurezza e solo in seconda battuta potreste lavorare sulla coppia.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
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Grazie mille per le risposte
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