Da un paio di mesi stiamo seguendo un percorso di psicoterapia di coppia ma non sono per niente

sono sposata da otto anni e ho un figlio di due.Da quando e' nato il bambino il rapporto e' andato in crisi in quanto, in maniera del tutto inaspettata, mio marito ha reagito mettendo il piccolo in cima alla lista delle priorità e lasciando che la coppia andasse a finire letteralmente nel dimenticatoio. Prima della nascita del bambino il nostro rapporto era appagante e vi era una piena condivisione di interessi. Mi sono accorta subito del suo cambiamento e immediatamente gliene ho parlato per porvi rimedio, ma lui mi ha sempre detto che non vedeva nulla di quello che notavo io. sono passati due anni, non lo sopporto più, mi da fastidio anche la sua voce, vedo solo i suoi difetti che, col passare del tempo mi sembrano sempre più grandi. Da un paio di mesi stiamo seguendo un percorso di psicoterapia di coppia ma non sono per niente soddisfatta. Lui ci viene solo per farmi un piacere, non vuole parlare dei nostri fatti personali con nessuno e ritiene che non sia cambiato nulla tra noi. Il nostro rapporto mi sembra impostato sul modello di due anziani coniugi che dopo tanti anni insieme non si sopportano più. Davanti agli altri lui non ha mai una parola gentile nei miei confronti, si esprime solo per esternare critiche negative. Io per lui ho lasciato la mia città, mi sono allontanata dalla mia famiglia e ho cambiato lavoro diverse volte per venire incontro alle necessità della nostra famiglia. Davanti a tutto ciò lui replica dicendo che lui mi ha permesso di stare in una città dove c e sempre il sole e che il lavoro l ho voluto cambiare io diverse volte perché non mi so accontentare.quando gli faccio notare che cosa mi da fastidio di lui, risponde che lui è fatto così e che se lo amo lo devo accettare così com' e'. Trovo il suo atteggiamento ottuso perché non ha intenzione di guardarsi dentro e di accogliere le critiche degli altri, oltre al fatto che non mi sento per niente amata. L idea di dover vivere una vita con lui in queste condizioni mi rende triste. Mi chiedo come sia possibile che abbia sposato la persona sbagliata. Io lo amavo, abbiamo fatto tanti passi importanti insieme e adesso?
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

oltre a rinnovare le indicazioni che ha già ricevuto in precedenza dai Colleghi per la situazione che descrive, Le ribadisco che la cosa più importante è la Sua serenità.

Se Lei e Suo marito non trovate il modo di venirvi incontro e di comunicare in modo efficace, dimostrando così la reciproca volontà di stare insieme e _fare_ delle cose insieme, compresa la partecipazione _attiva di entrambi_ alla psicoterapia, bisognerà prenderne atto.





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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

non avete fatto il punto della situazione con lo psicoterapeuta che vi segue?
Mi spiego meglio. Uno dei due coniugi viene in terapia solo perchè "deve" e non ne è convinto... lo psicoterapeuta credo sia al corrente di questo. Che decisione avete preso in merito?
Quali sono gli obiettivi di questa psicoterapia?
Che tipo di lavoro psicoterapico state facendo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile dr.ssa, la psicoterapeuta che ci sta seguendo sa che mio marito non viene volentieri alle sedute. Lei sta cercando di aiutarci a smussare gli angoli da entrambe le parti perché tutti è due ovviamente dobbiamo migliorarci.il problema e che davanti a lei mio marito si mostra abbastanza assertivo, ma appena esce dalla stanza ritorna in se è dice che tutto ciò non serve a nulla, che è una perdita di tempo e non serve fare psicoterapia in generale. Inoltre si arrabbia perché io tiro fuori tutto davanti alla dottoressa e lui teme che lei ci tenga sotto controllo visto che è un consultorio pubblico.quindi secondo lui dovrei dire che va tutto bene. Allora cosa di vado a fare? Perché un uomo può essere così ottuso? Allora di me non gliene frega nulla, o mi sfugge qualcosa? Che cosa posso fare x non far crollare tutto?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

alcune considerazioni:

1. se la Collega che vi segue, vi vede presso un consultorio pubblico, non significa che debba in qualche maniera tenervi sotto controllo, ma sono certa stia lavorando come qualunque professionista. Anzi mi pare, dalle poche informazioni che fornisce qui, che sta facendo anche molto bene: NON esiste mai un colpevole e un innocente nelle coppie, anzi non è proprio il momento di addossarsi colpe, ma di cercare le sensate soluzioni ai problemi. Mi pare che da questo punto di vista il modo di procedere della Collega sia ineccepibile.
Quanto a Voi due... siete entrambi un disastro!!! ;-)
Se rilegge l'ultimo post con un po' di distacco, noterà che ha la tendenza ad incolpare Suo marito di ottusità e a fare un po' la vittima: "lui non capisce e di me non importa nulla" sembra dire...
E lui fa il brontolone, sostenendo di poter risolvere tutto a modo suo e di non vedere alcun problema...

2. Intanto Lei dichiara di non voler far crollare tutto.
Suo marito di che parere è a riguardo?

3. davanti alla terapeuta avete parlato delle diverse idee in merito? che cosa è emerso?
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dopo
Utente
Utente
X mio marito questo e oggettivamente un momento difficile perché il bambino richiede tante attenzioni levando quindi tempo alla coppia però non la vede così tragica come la vedo io. Dal mio punto di vista la situazione e abbastanza delicata perché non riesco a trovare un modo efficace di comunicare con mio marito e per questo dico che è ottuso in quanto dimostra un atteggiamento di chiusura quando ci si trova a confrontarsi. Quando il dialogo diventa sterile e ovvio che il rapporto ne risenta. Se poi sono io esagerata, meglio così perché vorrà dire che la situazione non è così tragica. Ma oggettivamente quello di mio marito non mi sembra l atteggiamento di chi si sta dando da fare per migliorare le cose.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

fermo restando che non esiste mai chi ha ragione e chi ha torto, vorrei solo sottolineare che magari Lei si sta facendo prendere un po' più dall'ansia rispetto Suo marito e quindi è portata a vedere la situazione più "pericolosa" e critica rispetto a Suo marito.

Da una parte bisogna anche lasciare il tempo al partner per ascoltare, capire, metabolizzare e mettere in pratica i cambiamenti, perchè tenga presente che voi due avevate trovato un certo equilibrio nel funzionare in un certo modo.

Ad esempio Lei dice di se stessa: "non riesco a trovare un modo efficace di comunicare con mio marito"
Si dia il tempo per capire come parlare con lui e che cosa funziona e sfrutti bene la terapia per impararlo, perchè spessissimo sono proprio i problemi di comunicazione alla base del cattivo funzionamento di un legame d'amore. Magari lui si chiude perchè si sente giudicato, o forse perchè semplicemente non è abituato a parlare di sè e dei propri sentimenti.

Quindi, appena vedrà la terapeuta provi ad esternare tutto ciò: più sarete aperti in terapia, più darete alla Collega l'opportunità di potervi aiutare.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Gentile dr.ssa, pur non conoscendomi di persona, credo proprio che lei abbia centrato in pieno la situazione. Mi ritrovo in quanto da lei descritto. La ringrazio moto x le sue preziose ed interessanti osservazioni. Mi sento già un po' più serena.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Mi fa piacere, ma lo scopo di una terapia sia individuale sia di coppia NON è rasserenare, ma permettere al pz di acquisire maggiori strumenti (strategie) per risolvere il problema.

Chiedete esplicitamente questo, cioè come fare a risolvere operativamente i problemi che incontrate.

Auguro a Lei e a Suo marito di risolvere presto.
Cordiali saluti,