Il mio ragazzo ha imboccato la strada della depressione. come aiutarlo?

Salve, sono una ragazza di 24 anni. Da circa tre anni e mezzo sono fidanzata con un ragazzo meraviglioso di 26 anni. Lui è di Mantova e io di Roma, abbiamo avuto una storia a distanza per nove mesi e poi lui nel gennaio 2011 si è trasferito qui a Roma per me abbandonando famiglia e amici. Ha trovato fortunatamente lavoro tuttavia la sua "pigrizia" l'ha portato a non sviluppare nessuna ulteriore attività oltre al lavoro sicché non è riuscito a farsi dei nuovi amici (avendo perso per via di varie discussioni anche quelli che erano nella sua città natale). Nel luglio 2012 ha avuto i primi problemi di ansia riguardo questa sua solitudine (abita in un appartamento a 700 metri da casa mia) che sfociavano in una leggera aggressività, me ne ha parlato confessandomelo, ma poi passato il momento ha archiviato il tutto non facendo niente per risolvere la situazione. Nel ottobre successivo ha trovato un amico con il quale ha condiviso molti giorni e momenti, ma a giugno 2013 questi è costretto a partire e a tornare nella sua città natale, Bologna, cosi il mio fidanzato è tornato solo. Standogli sempre vicina mi ha detto che si sentiva triste ma poi gli è passata. Dal 9 al 15 agosto siamo stati in vacanza insieme, è stato idilliaco e la nostra relazione andava a gonfie vele come sempre, torniamo e io parto qualche giorno per andare nella mia seconda casa in montagna. Per i primi due giorni il mio ragazzo è stato bene (grazie anche alla presenza del suo amico bolognese venuto a trovarlo) poi una volta che questi si ne è andato e rimasto proprio solo tutto il giorno per qualche giorno (era in ferie) ha iniziato a covare questo malessere molto forte. Vedendo che qualcosa non andava in lui ieri ci ho parlato, mi ha detto che non sa che gli succede anche se sa che mi ama, e quando mi ha visto piangere ha cominciato a piangere disperato anche lui (mai fatto) sottolineando che non vuole farmi soffrire ma che si sente "strano" e che non sa cosa riguardi, non esclude nemmeno che sia la nostra relazione (e qui c'è stato il colpo perché ripeto siamo stati insieme in maniera idilliaca fino a qualche giorno prima) Quando gli ho chiesto se volesse una pausa, prima mi dice che non lo sa poi che non la vuole e di fare finta di nulla perché mi ama, ma a me questo sfogo è sembrato una chiara richiesta di aiuto, dice di non essere in grado di vedere cos'è, ma secondo me è stata la forte solitudine. Come aiutarlo e stargli vicino? Per ora cerco di sembrare serena e propositiva, di essere forte e di non mostrare debolezze, e magari senza che se ne accorga di coinvolgerlo in attività che possano permettergli di entrare a contatto con persone nuove (come andare in palestra?) e di organizzare più uscite con i miei amici.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

oltre a questi buoni propositi, sicuramente molto importanti, è utile che il suo partner si rivolga ad un Collega per una valutazione vis a vis.

Questa opzione è già stata vagliata?


Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
come suggerito dal Collega, soltanto una valutazione de visu, rappresenta la strada per la risoluzione del disagio psichico del suo ragazzo.

Immagino il suo sconforto, ma soltanto il suo ragazzo, dovrà comprendere la necessità di rivolgersi ad un Professionista e chiedere aiuto.

Soltanto la consapevolezza di avere un problema, porta alla sua risoluzione, nessuno può farlo al posto suo

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it