Depressione, rabbia, rancore

Buongiorno,
ho 46 anni e da che mi ricordo vado da momenti di grande euforismo (soprattutto quando sono con altre persone) a momenti di commiserazione e depressione, dovuta a scarsa autostima, mancanza di coraggio, incapacità di scegliere grande indecisione su tutto anche per ordinare una semplice pizza. Problemi trascinati dall'infanzia padre alcoolizzato (problema che ho ereditato, anche se in maniera leggera) e giocatore d’azzardo, madre troppo presa a rincorrere i soldi ed evitare le botte, sono cresciuta tra urla e persone che venivano a chiederci i soldi e un padre che mi dava della “puttana” e di lotta continua perché chiedevo spiegazioni a tutti i suoi no e perché mi mettevo in mezzo a difendere mia madre e mio fratello.
Dò la colpa ai miei per tutti i miei problemi e non a torto, a 12 anni avevo le responsabilità di una donna, pagavo le bollette e facevo la spesa;cercare di far stare bene tutti in casa, mediavo, ero accondiscendente con mio padre così che non si arrabbiasse. Sono cresciuta con la convinzione che se mia madre non fosse rimasta incinta di me, sarebbero tutti felici ognuno per la sua strada, era tutta colpa mia (anche se lei poi mi ha detto che ero pazza a pensare una cosa del genere… peccato me lo abbia detto a 36 anni!) Per questo ho sempre avuto un atteggiamento esagerato o troppo esuberante o troppo defilato per non creare troppo disturbo. Ho paura ad affrontare liberamente le situazioni, preferisco scappare e semmai scrivere lettere o e-mail. Non sono riuscita ad avere figli, ho avuto 3 aborti spontanei in un anno e questo fatto mi ha segnato profondamente, anche se cerco di convincermi che le cose non succedono per caso, ancora non riesco a superare questo dolore.
Tre anni fa ho smesso di fumare e (non me ne rendevo conto) la mia aggressività si era scatenata immotivatamente, dopo circa un anno la mia tiroide è impazzita nell’ipertiroidismo regalandomi degli stati da bipolarismo pazzesco, a lavoro non mi sopportano molto. Ora faccio fatica ad avere una vita sociale. Ho rotto diverse amicizie per la mia difficoltà a relazionarmi con le persone, per le mie “ipotesi di complotto e raggiro”, non esco spesso perchè non saprei con chi se non da sola.
Ho difficoltà anche a vivere il sesso liberamente senza pregiudizi e senza sentirmi sporca. Dopo la fine dell’ultima relazione, la mia visione già poco idilliaca degli uomini è sempre più peggiorata, amore e Odio. Gli uomini hanno sempre rappresentato un problema nella mia vita, da mio padre, mio fratello agli uomini con cui mi sono relazionata.
Ho paura delle difficoltà, ma soprattutto non ho coraggio, ho paura di sbagliare di fallire e fare la figura della stupida.Ora tutti questi fardelli li trovo troppo pesanti ma non riesco a scaricarli non so da che parte iniziare, ho solo coscienza che non posso più andare avanti così sono molto infelice e triste e stanca. Ho spesso gli occhi tristi e lucidi un nodo in gola ma non riesco a versare una lacrima.
Non so come si fa ma ho bisogno di aiuto, intanto vi ringrazio per aver letto queste mie righe confuse.
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
è necessario che lei prenda in mano la situazione, rivolgendosi ad uno psicologo di persona. I limiti di un consulto on line sono infatti evidenti. Credo che indipendentemente dalla situazione infantile ed adolescenziale, che lei descrive come molto pesante, ci siano diversi motivi di frustrazione. L'aggressività è una delle reazioni più frequenti alla frustrazione, che sembra legata al desiderio di maternità ed alle difficoltà relazionali.
Inoltre quello di sentirsi in colpa rispetto ai conflitti genitoriali è anche essa una condizione frequente, soprattutto nelle fantasie dei bambini. Non è stata colpa sua. Quando si è piccoli non si ha molta scelta. Adesso però lei non è più una bambina. Può affrontare i problemi in modo diverso dalla "fuga".
Che ne pensa di rivolgersi a qualcuno?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

ha spiegato molto bene come sono andate le cose e come tutto ciò L'abbia segnata nel tempo.
Adesso, ha ragione, è il momento di capire cosa fare e come fare per poter stare bene e prendere le distanze da tutto ciò. Questo è possibile nel momento in cui si attribiusce un significato nuovo e diverso alla Sua storia di vita e la si narra da un'altra prospettiva.
I Suoi occhi lucidi sono dovuti al fatto che invece Lei non riesce a prenderne le distanze, ma è ancora troppo dentro a certi meccanismi e dinamiche relazionali e, pur vedendoli razionalmente, a livello emotivo non riesce a non ripeterli e a non caricarsi tale peso.
Nella psicoterapia si tenta di modificare tali schemi cognitivi e comportamentali in maniera tale da fare in modo che il pz. riesca a vedere la realtà da un altro punto di vista, imparando a comportarsi in maniera diversa.
Io credo che una consulenza psicologica di persona potrà aiutarLa a mettere ordine nella Sua vita.
Intanto legga qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1583-depressione-patologia-o-poca-forza-di-volonta.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la solerte risposta, avete entrambi ragione, ora sono disposta a seguire il vs consiglio di una consulenza psicologica, perchè così non è vita.
Grazie di cuore
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