Non accettare malattie

Buongiorno,scrivo in merito ad un problema che non riguarda me personalmente ma mia sorella,lei ha due grandi problemi,uno lo nega ma si sa perfettamente,l'ALCOOL,l'altro l'ha scoperto circa 6 mesi fa,un nodulo al seno,e non c'è stato modo di approfondire per vedere di che natura fosse.Lei da circa un anno a questa parte è molto deperita,anche se mangia.Il problema con l'alcool è molto grave,ogni pomeriggio quando si ritrova sola in casa ,beve vino in quantità eccessive.Però se ci si azzarda a toccare l'argomento lei categoricamente smentisce la situazione.Mentre del nodulo,in famiglia abbiamo provato in tutti i modi a farla controllare,ma senza nessun risultato,le abbiamo preso appuntamento x la mammografia e non si è presentata,dal dottore di base non vuole andare,dicendo che tanto sarebbe inutile,perchè se anche fosse un cancro lei rifiuterebbe le cure.Io ho parlato con il mio medico di base il quale mi ha detto che essendo lei capace di intendere e di volere non si può obbligare a fare ciò che non vuole.Io però mi sento male a vederla così e non so come aiutarla,mi sembra di essere complice di un suicidio e questo non mi fa dormire la notte.Vi prego datemi un consiglio al più presto,grazie.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

personalmente non posso fare altro che ripetere le stesse parole del medico, dato che se una persona non vuole essere aiutata, non la si può obbligare.
Ha provato ad esprirle le Sue sensazioni di colpa e di impotenza ed a tentare un approccio diverso?
Sua sorella vive da sola o ci sono altre persone con lei che possono in qualche modo mediare?

Il negare il problema dell'alcool è probabilmente comprensibile dato che l'alcool rappresenta per Sua sorella quello psicofarmaco a basso costo in grado di gestire l'ansia e dare quel torpore necessario per non pensare o per scacciare l'angoscia della paura della malattia, e quindi, ecco che non viene visto come problema, ma come soluziome.

Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Utente
Utente
Sicuramente lei ha ragione,mia sorella è sposata e ha due figli ventenni,però diciamo che sono poco in casa,ma non perchè lavorino(di questi tempi)ma perchè rifiutano anche loro il problema e invece di affrontarlo preferiscono uscire.mentre il marito non da peso a questa situazione.Come vede non ci sono vie di uscita,a me sembra una famiglia di pazzi.Comunque la ringrazio per la risposta tempestiva.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

forse le sembrerà un pò azzardato, ma farsi una bella *bevuta* con Sua sorella? [laddove è condizione imprescindibile che Lei, scrivente, mantenga il pieno controllo della situazione e sia in grado di entrare in contatto con la sorella, e di instaurare un dialogo che deve essere propositivo]
Se l'alcol non è un problema per la sorella, ma una soluzione, allora si può tentare di usarlo come punto di leva.
Lasciando sfogare la sorella ed ascoltando le sue ragioni, ma soprattutto i suoi ragionamenti per poi vedere se è possibile far leva su qualcos'altro.
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dopo
Utente
Utente
Sicuro manterrei il pieno controllo essendo io astemia,comunque tralasciando la battuta,io mia sorella la frequento ogni giorno,le sono sempre accanto,perchè abbiamo un ottimo rapporto,e,ogni giorno le rammento quanto sia importante la sua vita ,che con il suo comportamento incosciente sta lasciando andare.Le offro il mio aiuto,dicendole di essere disposta ad accompagnarla nelle visite in tutto e per tutto,ma senza risultati purtroppo.Lei mi risponde che il suo cervello per il momento le dice che non deve fare nulla e che quando sarà pronta deciderà da sola,senza romperle le scatole(veramente utilizza vocaboli più volgari).Io spero solo che il suo cervello al più presto ragioni perchè ogni giorno che passa ,se il nodulo che ha è maligno,sarà più difficile intervenire.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
che rapporti ha con i figli e il marito di sua sorella?
Da quanto dice le problematiche di sua sorella sembrerebbero in qualche modo sostenute dall'atteggiamento dei componenti della famiglia.
E' vero che non si può costringere a curarsi chi non ne vuole sapere come dice il medico, ma è anche vero che sua sorella ha perlomeno bisogno di controlli specialistici, comprendo le sue preoccupazioni e anche il senso di impotenza che spesso queste situazioni suscitano.

Ha già provato a parlare con suo cognato?
Come percepisce la situazione e come mai secondo lei le dà poco peso?
Come ha potuto accertare che sua sorella beva da sola in casa?
Sa quanto tempo accade?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Sono in buoni rapporti sia con mio cognato che con i figli,con cui ho parlato spesso ma che dicono che non comprendono il suo comportamento e che come me non sanno come fare per aiutarla,anche se sicuramente potrebbero almeno provarci.Mentre so del suo alcolismo,perchè vedo la quantità di vino che lei giornalmente compra,e,purtroppo l'ho vista anche in condizione pietosa.Io oltre a questo problema,e al nodulo al seno,sospetto anche che abbia un grave problema al fegato x via di queste dosi pomeridiane a cui si sottopone,ormai da diverso tempo.
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