Ansia perenne

Ciao,
sono una ragazza di 23 anni e vi scrivo perchè da tempo, ho un problema che mi assilla e non so come venirne a capo: non riesco a scegliere, a decidere, a capire cosa realmente devo fare nella mia vita. Sono una persona piena di interessi ( ballo, musica, canto, pittura, scrittura, cinema, recitazione) e questo per quanto possa sembrare positivo, in realtà mi sta creando molte difficoltà, frustrazione e mi impedisce di vivere serenamente. Fin da piccola, ho sempre voluto lavorare nel mondo dell'arte e ho iniziato componendo canzoni per poi passare al cinema e al resto. La mia fame di conoscere diventava sempre più grande. Durante l'adolescenza però ho avuto molti ostacoli in famiglia, poiché i miei non volevano saperne di farmi intraprendere una strada cosi incerta e cosi ho finito per allontanarmi da queste passioni. Tentativo inutile, visto che a 20 anni il mio corpo spingeva per riprendere in mano tutto e cosi mi ero decisa di non permettere piu a nessuno di decidere al posto mio. Nonostante le umiliazioni continue dei miei sono andata avanti con le mie attività, cercando di combinare il tutto con un lavoro. Il problema ora è che ho una forte ansia, come uno stato perenne di rincorsa del tempo. Non riesco a scegliere cosa voglio fare. Un giorno sento di volermi avvicinare di piu alla musica, il giorno dopo alla scrittura, poi al cinema, poi a tutte tre assieme. Non riesco a capire cosa davvero voglio fare. Vorrei fare tutto, ma non è possibile. Sono frenata da mille pensieri: ce la farò, il rischio di questa carriera, è troppo tardi, l'età, il fallimento, è la scelta giusta. E' che se i miei abbiano il potere di smorzare l'entusiasmo. E io ora sono in una confusione totale, tale da non riuscire piu' a capire cosa voglio e chi sono. Sono perennemente in ansia. Se vado avanti così perderò' ulteriore tempo. Non voglio piu' rimpianti. Vorrei capire come fare chiarezza dentro di me. Grazie mille
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
TuTtta questa frenesia e questo timore di esssere fermata fanno pensare che in realta' la questione sia piu' ampia e coinvolga. La sua autonomia personale, la sua crescita come persona adulta separata dai genitori.
Ha mai fatto tali riflessioni?
Dato che l'esigenza si e' presentata cosi' imperativa forse il suo inconscio le sta chiedendo un aiuto. Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, innanzitutto grazie per aver risposto. Si ci ho riflettuto molto su questo, infatti ad aprile sono andata a lavorare fuori di casa per sei mesi e ora riparto per altri mesi all'estero. Ho notato che fuori dall'ambiente familiare, lo stato di malessere generale diminuisce. Il problema è che ho questa maledetta frenesia di costruirmi un futuro, di scegliere, di intraprendere una strada. Voglio fare troppe cose, mi piacciono troppe cose e non so da che parte andare. Quando mi decido, mi metto subito in discussione con mille paranoie, fra cui quella principale di non concludere nulla. Son cresciuta sentendomi dire continuamente che con l'arte non si va da nessuna parte...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Quindi e' comprensibile la sua "agitazione" : in qualche modo deve sfatare le suggestioni negative che ha subi'to e non tollera lo "stare" nel quale le memorie potrebbero riproporsi. La sua ricerca di un incessante "fare" cerca di minimizzare la sensazione di passivita'.
Cerchi di accettare e padroneggiare questa sensazione perche' questo le dara' la sicuerezza di padroneggiare le sue scelte.
Se dovesse avere delle difficolta' potrebbe ricorrere ad un aiuto psicologico. E' molto indicato in questo tipo di difficolta'.
Cordiali saluti
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