Incapacità di reagire

Salve,
vorrei scrivermi del mio problema... In pratica, da un certo periodo, che sarà stimabile più o meno in un anno e mezzo, noto una totale incapacità di reagire agli eventi ed alle discussioni. Sono sempre stato un ragazzo che preferiva evitare le litigate piuttosto che affrontare le questioni che reputano di poca importanza, ma ora non riesco a far sentir la mia voce nemmeno nelle questioni che mi stanno più a cuore, accetto sempre tutto senza dire una parola, mentre in realtà non vorrei, ma non riesco proprio ad aprir bocca... E questo mi capita sia nell'ambito familiare, cosi come con la mia ragazza. Ho avuto più volte consigli da amici in cui mi dicevano di cacciare gli attributi, ma nonostante lo volessi, non sono mai riuscito a farlo. Inoltre, a questo si aggiunge un certo disagio nello stare a casa, non sono tranquillo, nonostante non abbia assolutamente nulla contro i miei genitori ne contro i miei fratelli... io sono il maggiore di 3 fratelli, ho avuto un esperienza da studente fuorisede di alcuni anni in cui alloggiavo da solo in uno studentato. trovo particolare sollievo scendendo di casa e facendo lunghissime passeggiate, ma la sensazione ritorna appena rimetto piede in casa. E' come se mi sentissi di troppo, come se alla mia età dovessi essere a vivere da solo e non a casa con i miei... Mi fa sentire a disagio anche essere solo aiutato in casa, magari con un passaggio in auto...
Ho perso il lavoro qualche mese fa, e credo che questo abbia influito molto sulla mia autostima, che è sempre stata altissima, ma in questo periodo è andata sempre più scemando, fino a raggiungere quasi lo 0. Sono sempre stato una sorta di studente modello e figlio modello, avevo grandi convinzioni in me e tantissima sicurezza, che ora sembrano un vago e lontano ricordo, ho paura di prendere decisioni e di sbagliare.
Spero possiate aiutarmi, vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

il quadro da Lei descritto è compatibile con l'esperienza della perdita del lavoro, e le sensazioni ed i vissuti sono legate a quel senso di depressione e di fastidio.

E le passeggiate, molto probabilmente, rappresentano in questo momento quella scintilla di reazione e di voler cambiare una situazione difficile e complessa.

Da studente modello e da fratello maggiore sente di avere una forte responsabilità, ed è importante saper distinguere tra ciò che dipende da Lei e ciò che non dipende direttamente da Lei e che deve accettare.

Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
In effetti sento molte responsabilità dovute al ruolo che ho sempre avuto di studente modello, è come se non volessi deludere chi ha sempre avuto tantissime aspettative in me...

Se cosi fosse, avere un nuovo lavoro dovrebbe essermi utile a ripristinare la normalità, giusto?

La ringrazio
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non possiamo fare previsioni e valutazioni a distanza, ma se tutto è sempre andato bene ed ora è la perdita del lavoro a causare questo disagio, è verosimile pensare che il lavoro potrebbe ristabilire una situazione di stabilità, non solo economica, ma anche sociale e personale.

Spesso il lavoro nella vita delle persone rappresenta "l'antidepressivo" perchè al lavoro abbiamo un ruolo e un' identità; perdere il lavoro o andare in pensione invece ci costringe alla perdita del nostro ruolo.

Quindi è probabile che un nuovo lavoro possa farLa sentire appagato, responsabile e "utile" come prima.

Che cosa sta facendo per trovare un nuovo lavoro?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Negli ultimi mesi ho mandato centinaia di curriculum, ovunque e in qualunque settore, anche quelli non pertinenti ai miei studi, e in qualunque città... Affrontavo la fase di invio del curriculum con entusiasmo, che scemava man mano col passare dei giorni e la mancanza di risposte.

Fortunatamente a breve inizio uno stage per una società nel mio settore, ho tutta l'intenzione di affrontarlo al massimo, e il pensiero di ciò è un grande sollievo...

Grazie mille
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Inviare centinaia di cv può essere una buona strategia solo per alcune posizioni lavorative (quelle più "basse"), ma in genere se vuole fare una ricerca del lavoro mirata, sarebbe il caso di mettere in atto altre modalità, ovvero quella che è chiamata la "ricerca attiva" del lavoro, individuando la rete sociale che potrebbe facilitare la Sua ricerca (es persone che lavorano in realtà aziendali e che potrebbero suggerire il Suo nome) e di individuare le Aziende che potrebbero avere bisogno e proporsi in maniera più attiva e aggressiva, che non il solo invio del cv.
Talvolta il cv viene scartato anche perchè non è scritto bene, nel senso che non è accattivante.
Potrebbe provare a rivedere questi punti e a capire se qualcosa non è andato bene in questa ricerca per qualche ragione in particolare, oltre che a considerare il periodo comunque difficile.

Anche lo stage può certamente essere un'opportunità sia pre apprendere e crescere, sia per farsi conoscere.

In bocca al lupo!
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dopo
Utente
Utente
Crepi il lupo!
Grazie mille!