Ansia bambino

Gentili dottori,
sono mamma di un bambino di 6 anni che ha iniziato la scuola elementare.
Durante le vacanze ha sempre parlato della scuola con entusiasmo, confrontandosi anche con la sorella di 7 anni che frequenta la stessa scuola.
Ora, da quando è iniziata, piange tutte le mattine. I primi giorni non voleva staccarsi da me e entrava piangendo, nell'ultima settimana piange a casa e quando si parla della scuola ha dei tremori alla bocca che gli restano anche durante il tragitto verso la scuola.
Ho parlato con le insegnanti e dicono che dopo pochi minuti il bambino in classe è tranquillo. Spesso durante la giornata chiede quando arriva la mamma.
Anche durante la scuola materna ha avuto problemi con il distacco da me la mattina e chiedeva sempre di non portarlo a scuola, anche se poi non aveva alcun problema durante la giornata.
Sto avendo in questo periodo anche dei problemi quando, una volta a settimana, pratica uno sport. Quando arriviamo alla palestra non vuole restare e piange disperato, la motivazione è sempre che vuole la mamma.
Ultimamente sia io che il papà siamo stati un pò duri con lui per questo comportamento, e ce ne dispiace.
E' un bambino un pò timido con i suoi pari, prima di "buttarsi" in qualcosa di nuovo ha sempre bisogno dei suoi tempi, gioca tranquillamente con gli altri bambini e ogni freno viene meno quando pratica uno sport (nuoto, calcio, bicicletta)!
Siamo un pò preoccupati per questi tremori che sono comparsi. Come dobbiamo comportarci? Noi cerchiamo di spingerlo a fare, ache se piange!
Ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signora,

da quanto ci dice sembra proprio che il suo bambino abbia difficoltà non indifferenti ad affrontare il mondo esterno alla famiglia, difficoltà che si erano presentate anche all'asilo e che quindi non dipendono direttamente dall'inizio dell'esperienza scolastica.
I tremori possono essere un sintomo d'ansia, come lo sono nell'adulto, ma per scrupolo le consiglio di sentire anche il parere del pediatra per escludere che la causa non sia l'ansia.

Ci può dire lei come vive il distacco da suo figlio?
E suo marito?

Com'è il clima familiare?
Ci sono tensioni?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2021
Ex utente
Buongiorno Dottoressa,
sia io che mio marito non abbiamo avuto problemi relativi al distacco del bambino, tranne in questi ultimi tempi che sembra non si riesca ad arrivare a una soluzione.
Non ho specificato che il bambino è stato seguito da una logopedista per un anno, fino a novembre del'anno scorso, per un ritardo del linguaggio di tipo fonologico di grado severo. Ora questo problema è rientrato
Il clima in famiglia è abbastanza tranquillo, durante la settimana i bambini passano più tempo con me perchè il papà lavora, ma poi il fine settimana lo passiamo sempre tutti insieme.
Grazie!
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Attivo dal 2013 al 2022
Psicologo
Il fatto che il bambino dopo il momento di difficoltà riesca comunque in breve tempo a inserirsi nell'ambiente scolastico, così come riferito dalle maestre, farebbe pensare ad una problematica non così allarmante di tipo ansioso relativa al distacco.
Inoltre questo è il periodo di inizio sia delle attività scolastiche dopo il periodo estivo, periodo che probabilmente ha comportato dei cambiamenti nelle abitudini anche per ciò che riguarda le attività sportive. Se la problematica dovesse non mutare nonostante il trascorrere dei mesi o acutizzarsi nella sua sintomatologia consiglierei un consulto di approfondimento
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile signora,

tutti i bambini hanno delle paure che è importante comprendere e sciogliere bene, aiutandoli a superarle.
Nei seguenti articoli può approfondire l'argomento

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/535-ansie-e-paure-dei-bambini-parte-i.html

Se il bimbo è timido, ci vorrà più pazienza ma fa bene a facilitare l'incontro del piccolo con i pari sia nel gioco che nello sport (meglio di squadra).
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
" il bambino è stato seguito da una logopedista per un anno, fino a novembre del'anno scorso, per un ritardo del linguaggio di tipo fonologico di grado severo"

Da un punto di vista psicodinamico il ritardo del linguaggio e i disturbi ad esso correlati dipendono dalla difficoltà a creare una distanza fra Sè e l'Altro, poichè il linguaggio è lo strumento che consente di sviluppare autonomia e di allontanarsi, mettendo la parola fra sè e l'interlocutore (cosa che invece non avviene quando il bambino non parla dipende del tutto dalla capacità dell'adulto di interpretare le sue richieste).
Alcuni bambini faticano a compiere il processo di separazione-individuazione dalla madre e il ritardo del linguaggio ne è la conseguenza.

In questo senso anche i problemi per i quali il bambino è stato seguito dal logopedista possono dipendere dalla medesima difficoltà che manifesta a scuola e negli altri contesti nei quali si deve separare da lei.

Se il bambino sta male al punto di essere colpito da sintomi come i tremori il suo malessere non deve essere sottovalutato e insistere come se lo sgridaste può farlo sentire ancora più solo.

Come si trova con gli altri bambini?
E' sicura che fuori casa non sia successo qualcosa che lo ha turbato?
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2021
Ex utente
Con i suoi amichetti gioca tranquillamente, ha qualche difficolatà a fare nuove amicizie non prende mai l'iniziativa se si trova con bambini che non conosce.

Se gli chiedo com'è la scuola mi risponde che è bellissima, e le maestre sono bravissime.
Quando lo lascio in palestra mi dice che alcuni giochi non li vuole fare, mi è capitato di essere presente e si è messo a piangere durante un gioco dove i bambini colpiti dalla palla venivano "eliminati" e dovevano a loro volta colpire gli altri bambini.
Io cerco di fargli capire che sono giochi e ci si deve divertire.

Anche la logopedista mi ha detto che è un bambino preciso e soffre se lo si riprende, durante la logopedia si opponeva se gli si chiedeva di ripetere più volte qualcosa che non riusciva a pronunciare bene.

Devo ammettere che in questo periodo ci ho messo anche io del mio, dicendogli che se continuava a fare capricci per tutto lo avremmo mandato in una scuola dove restare senza poter tornare a casa :(
poi mi sono resa conto che avevo fatto una stupidata e gli ho parlato dicendogli che la mamma non lo avrebbe mandato via

Stamattina non ha pianto, ma i tremori c'erano ancora.
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Attivo dal 2013 al 2022
Psicologo
Sicuramente la tensione che lei in questo periodo avverte nn può che venire percepita dal bambino. Da quanto ha descritto oggi sembra che le cose vadano un po' meglio, cerchi dunque se possibile di monitorare l'evolversi della situazione mantenendo e trasmettendo la maggior serenità possibile a suo figlio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ci ho messo anche io del mio, dicendogli che se continuava a fare capricci per tutto lo avremmo mandato in una scuola dove restare senza poter tornare a casa :( "

Questo tipo di minaccia servirebbe (ammesso che possa servire) solo se quelli del bambino fossero capricci, mentre sembra che si tratti di ansia da separazione, ma anche in caso di capricci sarebbe necessario capire cosa significano e a cosa il bambino starebbe reagendo in quel modo.

Le segnalo questo articolo sul rifiuto della scuola:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1049-quando-il-bambino-rifiuta-la-scuola.html

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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