Insicurezza e solitudine

Salve, sono una ragazza di quasi 26 anni con una vita in via di evoluzione: mi sto per laureare, già lavoro part time, ho un fidanzato adorabile da diversi anni anche lui laureato e con il quale appena possibile andrò a vivere. Il mio problema più grande è nel campo dell'amicizia. Fin da bambina non sono mai riuscita a inserirmi in un gruppo di amici, ho sempre avuto quelle due amiche o a volte nessuna, saltuarie e ho sempre molto invidiato le grandi comitive di amici che mi fermavo ad osservare. Non sono timida di carattere, credo che all'orgine sono stata solo molto sfortunata e poi ciò si sia ripetuto nel tempo. Oggi ho amici con cui uscire perchè sono "coppie" ed è più facile per uscire tutti insieme. il mio ragazzo gioca a pallone con i ragazzi ed è diventato loro amico e io, ho conosciuto di riflesso le loro fidanzate. So perfettamente che qualora vada male qualcosa nella mia relazione sono amicizie passeggere che non andrebbero avanti. Ho un'amica donna, con cui ho un rapporto complicato poichè lei molto gelosa e vorrebbe che non avessi altri amici all'infuori di lei, perciò periodicamente litighiamo urliamo e poi facciamo pace. non può dirsi comunque un amicizia sana e serena. Nei giorni in cui lavoro e studiavo affannosamente evitavo di pensare a questa sensazione di solitudine che mi invade sempre. devo dire di non essere esattamente un'amica presente, perchè credo sempre di disturbare e di essere di troppo, redaggio forse di ciò che ho vissuto nell'infanzia a livello di amicizie. si crea la situazione per cui mi trovo a disagio quando siamo tutti insieme, e non vedo l'ora che finisca la serata, poi quando invece non si esce per una o due settimane mi sento subito pervasa da insicurezza e solitudine. Non so se sia una situazione frequente, ma io la vivo ogni giorno. Penso sempre che se finisce la mia storia amorosa, non avrò nient'altro che il lavoro. L'ambiente lavorativo è di persone con diversi anni più di me. Vorrei degli amici, e puntualmente forse a questo punto a causa mia, attiro persone di passaggio solamente. non esco molto, e ora che ho finito di studiare per l'università mi sento quasi avvilita da non aver libri da leggere per riempire le mie giornate. come si fa ad uscirne? grazie in anticipo.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
L'amicizia vera, profonda, in cui ci si conosce e ci si vuole bene non e' mai di gruppo, ma individuale.
In gruppo ci si diverte, si condividono gite, cene, si chiacchiera ma difficilmente si arriva ad una intimita' appagante.
Si tratta di due tipologie diverse di amicizia.
L'amicizia a due e' infatti piu' impegnativa e spesso contempla l'esistenza della gelosia.. E' per questo che spesso si ricorre ai grandi gruppi dove si e' in compagnia ma non in modo esclusivo e invadente.
Mi sembra però' che lei possa godere di entrambe le situazioni oltre che del suo rapporto sentimentale. Una ottima situazione affettiva, non pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<devo dire di non essere esattamente un'amica presente, perchè credo sempre di disturbare e di essere di troppo...si crea la situazione per cui mi trovo a disagio quando siamo tutti insieme, e non vedo l'ora che finisca la serata>

Gentile Utente,
è il presupposto che non va, se lei si pone in questo modo quali messaggi arrivano agli altri? Certamente non la percepiscono come aperta e disponibile all'incontro e a loro volta si comportano.
In questo modo si potrebbe precludere da sé le opportunità per creare e consolidare amicizie.

A che livello è la sua autostima? Sembra che lei abbia timore di essere giudicata e forse timore di non essere accettata.
Inoltre il rapporto con l'amica che lei descrive sembra basarsi su presupposto di esclusività e possesso, si è mai chiesta come mai è l'unica amicizia che riesce a mantenere nel tempo?

<Penso sempre che se finisce la mia storia amorosa, non avrò nient'altro che il lavoro.> Questa convinzione non farebbe altro che alimentare previsioni negative riguardo al suo futuro, il suo sentire e le sue modalità di interazione con gli altri...solo ipotesi, anche fallibili da qui che non la conosciamo direttamente.

Ha mai pensato di rivolgersi a un nostro collega di persona per affrontare le difficoltà ci ha esposto?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, a mio pare ciò che alimenta l'amicizia è un reale, vero interesse per l'altro, per la sua vita, il che fa scattare un processo empatico di identificazione, riconoscimento.. ecc. non si hanno amici per non star soli, si hanno amici se c'è un'attenzione affettiva per il mondo dell'altro che pur diverso da noi ,ci piace ad allarga i nostri orizzonti.. forse il passato ha reso lei troppo cauta perchè non si fida di sè stessa,a torto, nè degli altri e del loro giudizio.. il mondo non è poi così giudicante e severo , creda, dipende da noi proporci con più sempliciità , tutti amano avere una gentilezza, uno sguardo in più..forse dovrebbe imparare a fidarsi, ora che è adulta e le dinamiche di quando era una bambina timida possono essere lasciate alle spalle..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrivono le mie colleghe.
Inoltre vorrei sottolineare l'insistenza con la quale parla di una possibile interruzione della sua storia sentimentale.
Sembra che provi la necessità di costruirsi una vita più indipendente da quella che conduce con il suo compagno.
E' cosi?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/