Gesti dovuti allo stress

Gentili dottori,
Innanzitutto mi scuso per il nome poco appropriato della richiesta che vi porgo, ma non sono riuscita a trovare niente che spiegasse meglio la questione.
Con "gesti dovuti allo stress" mi riferisco ad atti simili al mangiarsi le unghie per nervosismo e stress, appunto. Gesti che si arriva addirittura a compiere inavvertitamente e senza rendersene conto diventano nocivi.
Sono ormai due anni che ho iniziato a "stropicciarmi" la parte superiore delle orecchie, piegando la cartilagine avanti e indietro e giocandoci con le dita. Inizialmente era una cosa sporadica, poi ha iniziato ad allargarsi ed ora sono schiava di questa tortura che mi auto-impongo. Non mi fa affatto male, ovvio, anzi mi piace sentire la punta delle orecchie muoversi, ma a lungo andare si formano delle cicatrici e lacerazioni laddove io tormento le povere orecchie. Cosa più importante: stanno diventando a sventola (soprattutto la sinistra, la più tormentata. Essedo destrorsa è più facile che capiti.) Essendo una parte morbida e manipolabile, sta cambiando la sua forma e si sta piegando verso l'esterno. Non vorrei arrivare al punto di non ritorno e spero di riuscire a limitare almeno un minimo i danni già causati. Chiedo a voi aiuto e consiglio per liberarmi una volta per tutte di questa abitudine malsana che mi sono auto-procurata e per ritornare alla bellezza delle mie piccole orecchie.
Grazie in anticipo.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile ragazza,

questi potrebbero essere dei gesti di auto-contatto per gestire stati ansiosi, un po' come farebbe un bambino ciucciandosi il pollice.

Visto che questi comportamenti sono pervasivi, disfunzionali e addirittura incidono sul tessuto cutaneo, sarebbe il caso di fare una valutazione psicologica per comprendere come imparare a gestire l'ansia evitando questi gesti.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

forse prima di trovare una strategia per evitare di "stropicciarsi" le orecchie, bisognerebbe comprendere quale sia il significato di questo suo comportamento.

Ossia, sarebbe utile capire che cosa cerca di compensare con questo suo atto ed, eventualmente, quale possa essere il significato simbolico dell'atto stesso.

Dice che questo le accade da circa due anni; è successo qualcosa di particolare nella sua vita prima che cominciasse a "tormentarsi" le orecchie?

Sente di avere motivi particolari per cui essere stressata/nervosa?

Quando un comportamento diventa abitubine è utile eliminarlo, se disfunzionale; sarebbe tuttavia utile comprenderne le ragioni, affinché non lasci il posto ad un'altra abitudine, altrettanto disfunzionale.

Ci può dire qualcosa di sé, delle sue relazioni familiari e sociali. Ha una relazione affettiva? Studia? Lavora?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
anch'io le dico che questi comportamenti potrebbero essere legati all'ansia.
Da quanto tempo li mette in atto?
Ci sono motivi di stress, preoccupazione nella sua vita, particolari eventi che possano averla turbata?

Cosa fa nella vita? Studia, lavora?
Come vanno le cose in famiglia, con i suoi genitori?
I rapporto sociali e amicali?

Perdoni le molte domande ma sono utili per inquadrare meglio la situazione e poterle dare una risposta compiuta, pur nei limiti di un consulto on line.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Dott. Del Signore, la ringrazio per la sua risposta.

Dott. Callina, Dott.ssa Rinella,
sinceramente due anni fa, quando iniziai questa pratica, non accadde niente in particolare. Semplicemente ricordo che pensai a quando ero piccola e di quando giocavo (puramente per svago, senza danni) con le orecchie, e non so perché iniziai a toccarle. E ora eccomi qui.
Senz'altro è dovuto all'ansia e allo stress, sono una persona particolarmente sensibile ed emotiva, inutile dire che le preoccupazioni (anche inutili) per me sono all'ordine del giorno.
Frequento il secondo anno di università, non mi reputo una persona stupida e l'aver passato con il minimo il primo anno mi arreca molta rabbia e delusione. Ciò è capitato sia per via di problemi di adattamento durante il primo semestre (ora totalmente risolti) sia per la mia malsana abitudine di procrastinare. Recuperare è la cosa che mi preoccupa maggiormente, ho paura di non essere all'altezza.
In famiglia il rapporto con mio padre è sempre stato piuttosto conflittuale, gli scontri sono frequenti perché io non riesco ad accettare i suoi limiti ed andare avanti con la mia vita senza accanirmi, e lo incolpo ancora per fatti accaduti quando ero piccola (avermi trascurata per via del lavoro). Con mia mamma invece ho un rapporto splendido, è la persona più importante della mia vita.
Ho un ragazzo da quasi tre anni. Anche con lui ci sono sempre stati più bassi che alti, ma ora le cose stanno andando decisamente meglio: essendosi iscritto all'univesità e avendo lasciato il lavoro che ha fatto per un anno e mezzo, ora è più tranquillo ed ha più tempo di prestarmi le attenzioni di cui ho bisogno.
Per quanto riguarda le amicizie, non ne ho mai avute molte. Con l'università ho iniziato a conoscere gente nuova e valida con cui passare il mio tempo. Passare dal niente al qualcosa di certo è stato un bene.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Gesti che si arriva addirittura a compiere inavvertitamente e senza rendersene conto diventano nocivi."

Gentile ragazza,

secondo il modello della psicoterapia cognitivo-comportamentale, è possibile che questo gesto sia stato messo in atto in maniera del tutto casuale e poi ripetuto, associandolo semplicemente a sensazioni piacevoli e rilassanti. Chiaramente tutti noi, quando scopriamo che un gesto è piacevole e ci rilassa, tendiamo a ripeterlo. Lo fanno anche i bimbi.

Il problema però è che ora per Lei questo gesto è diventato automatico e quindi non riesce ad essere pianamente consapevole.
Ciò che crea maggior disagio è anche vedere che -sul lungo periodo- le conseguenze tangibili della ripetitività del gesto (es. lacerazioni).

Allora potrebbe essere utile un training comportamentale specifico per desensibilizzare in maniera graduale questa abitudine nociva.
Per questa ragione dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona.

In genere, con tutte le riserve date dal consulto on line, si tratta di comportamenti disfunzionali ma modificabili in tempi anche piuttosto stretti.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Pileci,
la ringrazio per la sua risposta, con la quale mi trovo molto d'accordo.
Solamente mi sono rivolta al Vostro sito per trovare una soluzione senza dover per forza ricorrere all'aiuto di uno psicoterapeuta, spero in qualche modo possa essere possibile.
Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Da qui noi psicologi psicoterapeuti non possiamo fornire nessuna prescrizione comportamentale, così come i medici non possono fornire nessuna prescrizione farmacologica.

Questo è vietato dalla Legge e dalle Linee Guida del sito, nonchè dal buon senso.
Quindi mi spiace ma qui non potrà ottenere l'aiuto che cerca.

Posso chiedere quali sono le perplessità rispetto al fatto di rivolgersi direttamente allo psicologo psicoterapeuta di persona?
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dopo
Utente
Utente
Assolutamente nessuna in sé, anzi: sono stata seguita io stessa da una psicoterapeuta per tre anni.
Semplicemente speravo potessi ottenere un risultato più rapido qui, non credendo appunto fosse un grave problema.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Come ho scritto anche sopra, e con i limiti del consulto on line, in genere problematiche di questo tipo rientrano velocemente.
Le suggerivo un training comportamentale proprio perchè adatto a situazioni come quelle che ha descritto nei temini di efficacia ed efficienza.
Ma qui non possiamo fare alcuna terapia per ovvie ragioni e quindi le aspettative dell'Utenza di essere aiutati qui e ottenere risultati resteranno sempre deluse.
Qui possiamo certamente fornire informazioni su ciò che chiede, ma nulla di più.
Piuttosto, poichè Lei è molto giovane e ha notato anche un problema estetico che è comunque importante non solo a vent'anni (immagino non sia divertente andare in giro con lesioni sulle orecchie, anche in termini di rapporti sociali, ad esempio), a maggior ragione è importante.
Quindi nessun terrorismo psicologico, soltanto si prenda cura di se stessa!

Saluti,
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la premura e le sue risposte, Dott.ssa Pileci.
E mi scuso riguardo al mio fraintendimento nei confronti del Vostro lavoro in questo sito.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Nessun problema :-)
Grazie a Lei per aver usato il nostro servizio.
Buona serata,