Strano rapporto tra amici --> ansie e paure

Buonasera,
qualche mese fa ho conosciuto una ragazza che mi ha subito colpito per carattere e aspetto, ci siamo iniziati a conoscere e tutto pareva essere una normale relazione tra due persone che si piacciono, si parlava molto, scambi di effusioni e a un certo punto della conoscenza però dopo 2 mesi circa mi confessa di essere fidanzata. Sento il tuto crolalre addosso sul momento, ma supero il problema e perdono ciò che è accaduto e ricomincio a fidarmi di lei completamente senza rancore e continuo la bella relazione di grande amicizia.

Adesso, passati alcuni mesi, mi si para davanti un altro problema: lei mi dice che ha ansia perché un giorno sa che finirà tutto perché il suo fidanzato non sa nulla ed è molto geloso, non sa infatti di ciò che è successo prima e non sa che ora lei ha un amico. Ongi volta che cerco di parlare del suo fidanzato chiude in fretta il discorso passando ad altro e anche lei lo cita poche volte, quasi che mi verrebbe da pensare non esistesse, e invece esiste! Spesso noto che dice che la sera esce a cena ma non specifica che esce con lui e non capisco il motivo. Preciso che la trovo ancora una bella ragazza ma da parte mia non è altro che un amica, percui non sono io a turbarla con i miei comportementi, ma il fatto che è ha paura che un giorno terminerà il nostro rapporto.

In vertià quando mi ha detto della fine in futuro non sapevo che dire li per li, e ho semplicmeente detto quello che pensavo: cioè he se due persone si vogliono bene come amici non vedo perché debbano un giorno decidere di smettere di vedersi e sentirsi.
Penso anche che il modo di comportarsi del suo fidanzato sia più da dittatore che da fidanzato (proibire delle amicizie?!?!) però ho soprasseduto dal farglielo notare.

Ora io in verità non so come comportarmi, perché le ho detto se cercava di allontanarmi e ha detto assolutamente di no, però ha detto che sembro non capire che un giorno finirà. Certo, infatti le ho fatto notare che non è nella mia indole "pensare prima a ciò che un giorno potrebbe avvenire e che finisca un rapporto tra due persone per una imposizione o perché la vita potrà evolversi diversamente da come ci si aspetti" È veramente un ragionamento contorto! E ogni cosa nella vita è cosi! Quindi non si dovrebbe fare nulla?

Ho anche pensato di proporle di presentarmi a lui come un suo amico gia preesistente al suo rapporto con lui, si sarebbe fingere di nuovo ma almeno non si sentirebbe più così in colpa anche perché di fatto sono un amico e non facciamo nulla di male... inoltre non so da quanto siano fidanzati, una volta quando mi confido di essere fidanzata mi ha detto pochi mesi e ora continua a dire 3 anni.

Come dovrei comportarmi per non farla preoccupare oltre? Metterla a suo agio? Non mi vuole come amico, cosa sarò per lei? Ho molti dubbi.
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

a mio avviso Lei non deve fare niente di più di quanto già sta facendo, ovvero essere un amico disponibile.

Il comportamento della Sua amica sembra esprimere paura per qualcosa, forse per una situazione che non riesce a fronteggiare.

Che vi siano motivi fondati o meno per comportarsi in tal modo, trovare la soluzione spetta solo all'interessata.

Le stia vicino se vuole, ma lasci che risolva autonomamente i propri problemi; sarà un'occasione di "crescita".



[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile utente,,
Anche io, come il Collega, le dico che non può fare nulla ..,
I consigli, suggerimenti, ragguagli.....in amore non servono a nulla.

Soltanto se questa ragazza vorrà approfondire e leggere oltre i comportamenti, potrà farlo.

Lei cosa prova per questa ragazza?
È coinvolto?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto hanno scritto i miei colleghi.
Lei non può fare niente di più eccetto, credo, dirsi di sentirsi molto coinvolto con questa persona.
Da ciò che scrive è come se in un certo senso sperasse di poter diventare il compagno di questa ragazza. Sembra di fatto una storia "platonica" clandestina.
Lei dice che non fate "niente di male" ma vi comportate come se foste amanti.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Rispondo alla Dottoressa Randone e al Dr. Mori.

Innanzitutto buongiorno, che sia coinvolto posso assicurarlo altrimenti non mi farei tutti questi "problemi". Questo perché la ritengo una persona per me importante in quanto vedo un rapporto che non ho avuto con altre persone prima, provo un forte legame e una grande affinità, una vera amicizia... inoltre metabolizzando il discorso affrontato forse quello che più mi ha turbato è il fatto che lei sia pronta a soccombere il volere di altri e non mettere in primo piano il suo. Cioè oltre alla variabile "non vedersi e sentirsi più perché finisce per volere di entrambi", che si mette sempre in conto in qualsiasi rapporto interumano, si è introdotta l'altra variabile aleatoria del tutto imprevedibile: cioè il fatto che se lui scopre tutto lei sparirebbe. Ed è una cosa che mi spaventa, ed ecco quel è il mio coinvolgimento, inoltre lei continua a dirmi che non capisco perché non sono nella sua situazione (e qui rispondo al Dr. Mori) per questo ho detto che non facciamo "niente di male" infatti come dice la mia amica io NON CAPISCO perché non possa dire che ha un amico e piuttosto crei un grande fraintendimento col fidanzato fino al punto di dover troncare. Al momento è vero sono single e lei ritiene come se questa fosse una situazione completamente diversa dalla sua, che il suo sparire di colpo e soffrire per perdermi sia lo scotto da pagare per lo stare assieme a un uomo, e questo è il terzo punto che mi crea turbamento, forse meno correlato alla mia situazione ma a un mio modo di pensare: ovvero che qualcuno possa imporre a un'altra persona qualcosa, per lui devono avere solo amici comuni e questo lo vedo come un piccolo soppruso di coppia che mi tocca e mi infastidisce in genere. Ma il tutto non sarebbe che un modo diverso dal mio di vivere lo stare assieme, che certo mi infastidirebbe, ma non creerei polemiche se non fosse che in questo caso ci sono di mezzo anche io.