Non riesco a sbloccarmi, sono stanco delle responsabilità...

La mia vita non è stata delle più semplici, figlio unico, mi sono sposato a 22 anni e ho avuto 2 figli, dopo 10 anni la mia ex mi ha lasciato e ho tenuto io i bambini. Mi sono rifatto una vita, mi sono sposato e assieme abbiamo 4 figli. Ho sempre lavorato, mantenuto la mia famiglia da solo (anche nella prec. relaz.), ho lavorato nella ditta familiare, e da alcuni anni in proprio. Ho fatto molti traslochi negli anni passati e ristrutturato diverse abitazioni per accontentare i capricci della mia ex. Sono sempre stato un uomo fedele alla mia compagna e alla famiglia. Ultimamente (un anno circa) ho seri problemi con il mio lavoro...nello specifico, con la responsabilità di gestire il mio lavoro. Sono autonomo, devo relazionarmi con i clienti, devo gestire gli appuntamenti, devo svolgere le mie mansioni....l'ho sempre fatto, ma adesso non riesco a svolgere le cose come prima, perdo tempo, procrastino, mi dimentico. Ho visto peggiorare la mia ditta per questo, perdere clienti , accumulare debiti con le tasse. Ho sempre combattuto per restare in piedi ed adesso non ho voglia neppure di fare telefonate per prendere appuntamenti di lavoro. Questa situazione si ripercuote anche con i lavoretti di casa, che ho sempre fatto da solo....anche qui, perdo tempo, li faccio solo alla fine e per forza.
La mia vita sentimentale è ottima, amo mia moglie e i miei figli, di fronte a lei e a loro sono un eroe, un uomo vero che è sempre emerso ed ha risolto tutti i problemi della sua vita con determinazione. In effetti così è stato, ma dentro di me io mi sento morto, a volte quando tutti sono a scuola e mia moglie al lavoro passo mattinate sul divano e mi struggo, vorrei fare, vorrei sbrigare il mio lavoro, le mie cose, ma procrastino, rimando a domani, lo so che mi sto rovinando con le mie mani, ma è più forte di me.......se i clienti mi chiamano, fisso un appuntamento e ci vado, ma altrimenti non prendo iniziativa per contattarli e così si accumula tutto a fine mese e li salto....stò facendo un disastro.
Come disturbi...beh...mi mangio le unghie, ma altro.
I miei rapporti con gli amici sono ottimi, abbiamo molti amici e passiamo spesso tempo assieme, non ho particolari problemi con loro.
I problemi sono dentro di me, difficilmente chi stà accanto a me si accorge di qualcosa, io non ne parlo mai. (Scrivere qui è stato più facile)....che dire poi? Dormo poco, di solito dall'una fino alle sei e trenta, quando suona la sveglia per alzarsi sono già sveglio....ho smesso di fare attività fisica da tre o quattro anni, avrei tanto da fare a casa che non ritengo giusto perdere tempo in questo.... Spero mi possiate capire.....Saluti
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
da quanto racconta sembra che lei si sia stancato di essere il punto di riferimento, l'elemento forte, il vero uomo che si rialza da "solo" dai problemi.... Certo come ruolo il suo può essere gratificante ma, a lungo andare, faticoso.
Forse dovrebbe smettere di pensare di cavarsela da solo iniziando a chiedere "aiuto". Questa sembra difficile per lei.
Potrebbe iniziare a dire a sua moglie come si sente in questo momento. Le persone che amiamo sono fatte, anche, per sostenerci nei momenti di difficoltà.
In secondo luogo forse sarebbe opportuno che si rivolgesse ad uno psicologo di persona.
I consulti on line possono dare alcune indicazioni, difficilmente risolvere del tutto.
Che ne pensa?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Mori,
Infatti, non ho mai chiesto aiuto a nessuno per i miei problemi....forse questa è la seconda volta....mia moglie? Fa già un lavoro immenso accudendo i nostri ragazzi in maniera eccelsa, quattro sono tanti, ma sono meravigliosi!
Parlare con qualcuno? Chissà, potrebbe essere un passo, ne ho pensate davvero tante, oltretutto mi capirà, non ho soldi da scialare, con la famiglia che ho.

Fatto stà che non voglio più sentirmi così, sono stanco. Voglio tornare a combattere come ho sempre fatto. Che strane sensazioni però, scrivere, leggere, dare una mano in casa non mi è mai pesato e adesso non mi pesa, è soltanto il lavoro...non capisco...
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
quello del denaro è un problema solo a "metà". Può rivolgersi al Servizio Sanitario Nazionale per una consulenza psicologica, il prezzo del ticket non è molto elevato; certo di solito c'è da aspettare il proprio turno ma....
E' difficile dire precisamente che cosa la frena sul lavoro. Certo lei può continuare a non parlarne ma "rigirando la frittata", come si dice dalle mie parti, lei come si sentirebbe se sua moglie avesse angosce importanti come le sue e non gliene parlasse? Mi viene da pensare che non vuole rovinare la sua immagine (pesante da sostenere) agli occhi degli altri.....

Restiamo in ascolto
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Utente
Utente
"Rigirare la frittata"....alla Toscana vero?

La sua domanda è giusta, io di sicuro voglio che mia moglie mi dica tutto, sò di poterla sorreggere.

Non è per la mia immagine, guardi, tutto ho fuorché orgoglio, brutta qualità. Non desidero davvero gravare sugli altri, ma comprendo che da solo non posso riuscire o meglio, ho paura di non riuscire. La volontà stà facendo cilecca ultimamente.
Devo decidermi a prendere un po' di tempo per me stesso e per la mia salute....
Già il fatto di poter "parlare" liberamente lo considero un inizio, ci sarebbe molto da dirle per spiegare meglio la mia situazione.....
La ringrazio davvero per le sue parole.