Blocco psicologico in amore

Gentili Dottori,

ho da meno di un mese interrotto una relazione durata 12 anni con il mio fidanzato storico, al quale sono stata sempre fedele nonostante i numerosi problemi (in sintesi, ero solo un trofeo per lui, non mi considerava e forse non l'ho mai davvero amato).

Questa estate ho conosciuto un ragazzo, col quale ho instaurato subito un rapporto molto empatico e una settimana fa ci siamo baciati.
Devo confessarvi che l'incontro con lui mi ha dato la forza di porre fine al mio rapporto storico, ormai logoro e con troppo lavoro da fare. Con lui ho subito avuto tanti punti in comune (io e il mio ex eravamo totalmente diversi), obiettivi analoghi (famiglia, figli, viaggi) e una sintonia notevole sia a livello di linguaggio che fisica. L'attrazione/interesse reciproca/o è stata/o subito così forte che sapevo che, anche se fidanzata, non avrei potuto resistere (ho avuto altri corteggiatori in 12 anni ma sono sempre riuscita a tenerli a bada); poi immaginavo (ed immagino) in continuazione di fare sesso con lui, in ogni posto in cui mi trovo; di convivere con lui, di fare un figlio (cose che col mio ex mi terrorizzavano).

Sono molto presa da lui, sia fisicamente che mentalmente, ma ho paura ad andare oltre e credo sia per una serie di fattori. Innanzitutto, perché è un amico di mio padre, poi perché è il locatore del mio ufficio, poi perché è fidanzato, poi perché non mi da certezze (dice di viverci e conoscerci, di darci tempo).
Sono spiazzata perché non mi era accaduta mai una cosa del genere, nonostante lui non sia particolarmente bello o affascinante.
Da qualche giorno sono assalita da mille dubbi: pretendo che lui mi dia certezze (ma sarebbe impossibile dopo 1 settimana, e se me le desse forse mi sentirei in trappola), non sono rilassata, non mi vivo il momento per i fattori di cui sopra, soprattutto perché temo che finisca nell'imbarazzo collettivo.
Lui è stato subito molto preso da me, anche prima di ogni contatto fisico; dopo il bacio aveva deciso di lasciare la sua ragazza (storia naufraganda come la mia) e di chiedere la mia mano a mio padre (!).
Ma dopo questi tre giorni di mie paranoie (che in realtà non mi appartengono perché nei mesi precedenti lui ha conosciuto un'altra "me") si sta allontanando e, sebbene presente, non sa cosa dirmi. Neanche io so cosa dire, vorrei solo stare tranquilla e vivermi questo bell'inizio di relazione, indipendentemente dall'esito. Ma non ci riesco.
Per puntualizzare, le mie paranoie riguardano il nostro futuro (ma mi rendo conto che è troppo presto e se fossi nei suoi panni me ne sarei scappata a gambe levate!), i rapporti con le famiglie, col contratto, con la sua ex e soprattutto col mio ex (che dice ancora di aspettarmi ma dentro di me è tutto chiuso, spero).

Allora mi domando: è il momento sbagliato per iniziare una relazione? è caso di parlarne con lui (ancora una volta)? e per dire cosa??

Ringrazio tutti coloro che vorranno darmi un consiglio e soprattutto una critica!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
forse sta correndo troppo e oltretutto rischia di spaventare l'altro.
Si dovrebbe chiedere a cosa sia dovuta tutta questa fretta.
Chiodo scaccia chiodo non è una buona strategia.

Si dia tempo per capire di più e meglio, quando si chiude un rapporto lungo come il suo precedente, occorre un po' di tempo per elaborare la perdita.

Non le sto dicendo di non frequentare questa persona se se ne sente attratta, per carità, ma di andare con calma, viversi il momento, senza tutta questa urgenza che sente dentro di sé che invece andrebbe capita.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, Dottoressa, per la Sua gentile risposta che apprezzo molto.

L'urgenza cui fa riferimento è quella relativa alla mia necessità di certezze sul futuro? In effetti, non è una cosa che mi appartiene (sono una persona solare, serena, amo la vita in ogni sua sfaccettatura), e probabilmente la fine del precedente rapporto (nonostante sia stata una mia scelta "pensata" per quasi due anni, quindi direi che ci ho riflettuto su abbastanza!) mi ha fatto (ancor) più male di quello che pensavo.

Vorrei vivermi questa storia serenamente: è il caso di mettere da parte tutti questi pensieri? O sarebbe il caso di capire l'opinione di lui sui miei fattori di stress (padre, ufficio, famiglia... anche se finirei per stressare lui!)?

La ringrazio per il Suo tempo e per la Sua gentilezza.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<L'urgenza cui fa riferimento è quella relativa alla mia necessità di certezze sul futuro?> Si e in merito a un rapporto nato da poco e che non si è ancora definito,come avere certezze ora?
Come costringere l'altro a darci risposte che non è in grado di dare?

<e probabilmente la fine del precedente rapporto (nonostante sia stata una mia scelta "pensata" per quasi due anni, quindi direi che ci ho riflettuto su abbastanza!) mi ha fatto (ancor) più male di quello che pensavo.> scelta pensata si, ma una rottura pur se voluta richiede sempre di essere elaborata e per questo occorre un po' di tempo (soggettivo). E qui, da parte sua, più che elaborare sembrerebbero, dal mio punto di vista, esserci reazioni.

Si dia tempo per capire sé e l'altro, eviti di assillarlo, nulla le vieta di approfondire con modo il suo punto di vista (di lui) su eventuali difficoltà, metta da parte tutta questa fretta, però.

<Vorrei vivermi questa storia serenamente> buon proposito, da mettere in pratica, dando tempo al tempo, senza per ora porsi traguardi irrealistici.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottoressa, è stata gentilissima ed ha saputo leggermi bene.
Devo imparare a gestire le mie paranoie difronte alle novità.
"Calma" sarà il mio mantra :)
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Brava, sì, "calma"!
Lieta di averla ascoltata.

Un caro saluto