Terzo incomodo nella coppia

Salve, avrei questa situazione da esporvi. Io e la mia ragazza ci siam lasciati a più riprese nel corso degli ultimi anni. Ogni volta senza chissà quale motivo "determinante". Puntualmente ho sempre provato a riprendermela, data la fragilità delle motivazioni, riuscendoci. Questa volta però, dopo la terza separazione ho avuto il quadro più ampio, che ha dato risposte anche agli episodi passati. La mia ex ragazza ha un'amica che per lei rappresenta molto, visto che è entrata a far parte della sua vita in un momento molto difficile, finendo per vederla come un'ancora di salvezza per i guai che a soli 19 anni ha dovuto affrontare. Io mi sono sempre scontrato col loro rapporto perchè notavo un "abuso di potere" psicologico dell'amica sulla mia ex ragazza. Quando questa amica la voleva tutta per se, non faceva altro che giocarmi a sfavore, sfruttando l'immaturità della mia ex e la sua disponibilità ad andare contro tutto e tutti per quest'amica. Rianalizzando le diverse separazioni, è emerso che ogni volta che ci siamo lasciati e riprese coincideva un periodo favorevole o sfavorevole dell'amica. Es: se l'amica era impegnata spingeva la mia ex a me, se era single cercava di allontanarci per non doverla dividere con me. Questa volta però, avendo capito il gioco, ci ho litigato di brutto con l'amica e questo non ha fatto altro che darle modo di eliminarmi per sempre dalla vita della mia ex. Capisco che anche la mia ragazza dovrebbe opporsi, ma la natura del loro rapporto la porta a considerare sacrificabili tutti tranne l'amica. Quindi nel momento in cui io commetto un errore nella vita di coppia, anche banale, l'intervento dell'amica è sufficiente a decidere le nostre sorti. A me dispiace per la mia ragazza, perchè questa sua morbosità verso l'amica non le fa comprendere l'opportunismo e la falsità di quest'ultima. Per colpa di questa terza persona sta rinunciando a tutto nella sua vita. Ignora la famiglia, spende i suoi risparmi per l'amica, perde il ragazzo, rinuncia ad altre amicizie. E' come se tutto fosse sacrificabile tranne la tipa: che rappresenta l'unico male invece! A sostegno delle mie ipotesi c'è una comitiva intera, parenti, e altri conoscenti! Non posso rassegnarmi a vedere finire la mia storia per colpa dell'influenza che questa terza persona esercita sulla mia ex ragazza e vedere quest'ultima gettarsi nei guai nonostante vi ci sia già cresciuta! La madre della mia ex è disperata, maledice il giorno in cui si sono conosciute. Gli altri amici della comitiva non sanno che fare. Io la amo e non posso darmi per vinto. Consigli per "illuminare" la mia ex ragazza? Mi rimetto a voi... Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
non ci dice molto sul rapporto nel tempo su questa ragazza, quali fossero i motivi- che lei ritiene futili -a monte delle vostre separazioni

Sembra che siate tutti concordi -lei, famigliari, amici, genitori - nel vedere nell'amica della sua ragazza l'origine di ogni "male".

Non ci dice nulla sulla famiglia di questa ragazza (la sua ex) di come vadano le cose nella sua famiglia, su come venga affrontato questo problema, né nessuna informazione più specifica.

Bisognerebbe capire per quali motivi questa amica abbia un'ascendente così grande sulla sua ragazza.
E' probabile che non sia solo questo terzo incomodo l'origine di tutti i mali e il loro reiterarsi , ma che ci sia qualcos'altro come sfondo che quantomeno abbia contribuito a rendere questa terza persona così influente e così indispensabile per la sua ex.

Come stanno affrontando la questione i suoi genitori?
Lei che rapporti ha con loro?
Quali responsabilità pensa di avere lei nel determinarsi delle continue separazioni?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.sa Rinella, la ringrazio per aver risposto. In merito ai quesiti che lei mi pone risponderò con ordine. Il rapporto con la mia ex ragazza non è mai stato oggetto di chissà quale problema, c'è sempre stata grande affinità e complicità, rapporti intimi frequenti e intensi, passione e interesse reciproco. Qualche lite ovviamente nel corso degli anni c'è stata, ma sempre risolta subito dopo averla vissuta e sempre per motivi banali. Più che liti le chiamerei discussioni ecco.
I suoi genitori sono separati, lei ora vive con la madre e i fratelli, e il "trauma" che ha dovuto affrontare (di cui parlavo nel primo post) è un padre perennemente assente, completamente disinteressato alla vita del partner e dei figli, disinteressato al sostentamento economico della famiglia. Molte volte ho dovuto consolare la mia ex sofferente per non aver mai avuto una figura paterna. Negli ultimi anni di matrimonio dei suoi genitori si è consolidata la figura dell'amica, ecco perchè parlavo di un rapporto nato in un periodo particolare. Questa amica avrà rappresentato una valvola di sfogo non indifferente per la mia ex.
Mi chiedeva delle mie responsabilità nelle continue separazioni: nessuna negli anni passati! Ci siam lasciati 2 volte per lo stesso motivo: amica single che cerca di tirarsela a se (perchè quest'ultima non ha altre amicizie). Provando a chiedere i motivi concreti che giustificassero la separazione non mi veniva mai data risposta. Solo nell'ultima separazione forse c'è qualcosa di mio. Stressato per la mancanza di lavoro e denaro ci ho messo del mio cercando sostegno psicologico nella mia ragazza. Lei, cresciuta nelle difficoltà economiche, mi è stata vicina senza problemi perchè poteva capire benissimo cosa stessi passando. Ma l'amica ha colto la palla al balzo, ha iniziato ad accusarmi di "appesantire" una mente già stressata di suo come quella della mia ex e per la sua invadenza ci ho litigato. Litigare con la migliore amica, che in ogni situazione ha cercato l'occasione per farmi fuori, non è stata un'ottima mossa...
La mia ex ragazza ha un rapporto quasi morboso con questa amica, che invece spesso e volentieri non ricambia (se non quando le fa comodo). Ho provato a far notare questa differenza di trattamento alla mia ragazza ma lei ha smentito, nega di andar troppo dietro l'amica, la difende sempre e comunque. Anche altri amici han provato a farglielo notare, madre compresa, ma nulla. E' come se fosse "malata" e non vuole riconoscerlo o non lo sa...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Sembra che le problematiche familiari abbiano inciso in modo forse considerevole sullo svilupparsi e consolidarsi del rapporto con l'amica, "ancora di salvezza" in momenti delicati e dunque divenuta una figura affettivamente molto significativa nel tempo.

Difficile e rischioso esprimersi su una terza persona per giunta on line, ma è probabile che questa amica abbia riempito spazi vuoti non solo nei momenti più difficili ma anche successivamente.

<Litigare con la migliore amica, che in ogni situazione ha cercato l'occasione per farmi fuori, non è stata un'ottima mossa...> e concordo. Come vede ha sortito un effetto pessimo.

Comunque sarebbe magari opportuno chiedersi, e non solo lei, come mai questa amica sia diventata nel tempo così influente, poiché, al di là di una personalità magari forte e tutto quanto concerne gli elementi che fanno capo a una relazione amicale così stretta e pervasiva come viene da lei descritta (che qui non è dato di conoscere nella sua complessità) qualcosa potrebbe essere mancato alla sua ex - o mal gestito -e non solo in ambito familiare. E/o che le mosse fatte per allontanare le due amiche, abbiano rinforzato il loro rapporto. Se lei è subentrato, a quanto ho capito, a un rapporto amicale già ben consolidato potrebbe essere inutile combattere contro i mulini a vento, in particolare se ci sono problematiche famigliari e personali irrisolte, come parrebbe.

Non so come la madre, disperazione a parte, gestisca la situazione e davvero quale sarebbe l'entità dei possibili guai in cui la ragazza incorrerebbe.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora innanzitutto. Mi sta praticamente dicendo che dovrei rassegnarmi a perderla? Non c'è nulla che possa fare per riprendermi il mio ruolo di fidanzato indipendentemente dal rapporto ex-amica e amica-sottoscritto? Avendo constatato che allontanarle (per il bene della mia ex) non è possibile, o almeno così mi sembra di capire, non c'è nulla che io possa fare per risvegliare nella mia ex ragazza determinate emozioni e sensazioni vissute insieme che possano farmi rivalutare ai suoi occhi e "fronteggiare" l'avversità dell'amica? In merito alla madre, quest'ultima è inerme. Si è rassegnata alla situazione. Grazie ancora
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
No, non le sto dicendo di fare nulla, non spetta a me, se non di riflettere bene sulla situazione.

Credo che la sua ragazza sia maggiorenne, corretto? Dunque non le si può imporre nulla, per il suo "bene" è in grado di decidere da sola e di assumersi le proprie responsabilità se sbaglia, anche se da quanto ha riferito forse varrebbe la pena che venisse a capo dei problemi familiari patiti e in essere che non sembrerebbero per nulla estranei alla situazione globale in essre.

E per lei di comprendere se davvero non ha dato alcun contributo a quanto succedeva nella sua coppia, il tango si balla in due.