Separazione dopo 7 mesi di matrimonio

Buongiorno,
mi sono sposata a luglio con un uomo di 36 anni..almeno ero convinta fosse un uomo maturo, sicuro di sè, in grado di starmi vicino e amarmi. Invece dal giorno delle nozze, dopo che i suoi genitori hanno fatto una "sorpresa"molto sgradita, lui mi ha vista stare male (perchè comunque mi hanno rovinato uno dei giorni che secondo me dovrebbe essere il più bello per una persona), non ha fatto niente per consolarmi o capirmi ma si è schierato solo dalla parte dei suoi, in modo particolare dell mamma e da qui son oiniziati i problemi. Mi sono trovata un uomo che non era più lo stesso, aggressivo, cattivo, mi ha umiliata e mancata di rispetto in tante occasioni.. Mi ha rifiutata anche fisicamente eppure sono una bella persona. Il suo pensiero è sempre quello di correre daI suoi, prima solo il sabato e domenica e ora sono 2 mesi che torna solo a dormire ed è più di due mesi che dorme da solo nella cameretta e non c'è stato modo di farlo tornare con me. la sua vita si ridurrebbe al divano o letto e tv... mi sono sempre sentita sola, senza amore nè affetto da parte sua, sempre musi lunghi, e quando gli chiedevo perchè mi diceva che non c'era niente..invece ora capisco il perchè...sua mamma, fa tutto quello che dice lei, lei viene prima di tutto,guai ad andarle contro, infatti ora sta mandando all'aria tutto perchè pur di non andare contro i suoi e vedere la verità manda all'aria il matrimonio. Sono già stata dall'avvocato perchè iom i sto ammalando e una vita con un uomo mammone e aggressivo e incattivo e invivibile. Ho pianto quasi tutti i giorn, il dialogo non è stato possibile più, quando ho cercato di parlargli mi ha trattata male e mi fa paura... Possibile che non si renda conto di quello che sua mamma è riusicta a fare e di se stesso che non ha preso il giusto ruolo che doveva? prima del matrimonio non ha mai dato segni di questo essere succube di sua mamma..poi è venuto fuori tutto. Perchè si è sposato? Per rovinarmi la vita? sapeva quanto era importante per me. Ora sto più male ancora, faccio 35 anni a febbraio, mi chiedo se troverò un vero uomo che mi sappia amare..chi la vuole una separata a 35 anni dopo 7 mesi di matrimonio? solo un'altro separato..Come mi posso togliere quest'angoscia che sento?Vedo le altre che si sposano, hanno figli ecc... e io?Vi prego datemi qualche aiuto..
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

può capitare che le storie non riescano a funzionare; qui mi pare ci siano problemi non solo legati ad incomprensioni, ma anche alla mancanza di voler far funzionare questo matrimonio.

Direi però di risolvere un problema alla volta: se ha deciso di separarsi, non vale la pena torturarsi con dubbi sul futuro. Chi Le dice che non troverà un'altra persona cui voler bene?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Grazie per la risposta,io mi le ho provate davvero tutte per far andare le cose bene, come dovevano essere; ho dimenticato anche me stessa per cercare di capire cosa gli fosse successo, per cercare di aiutarlo ma il suo cuore si è chiuso, è diventato indurito sempre più..
certo può essere che la troverò, ma sarà dura fidarmi.. penso che magari un uomo libero desideri sposarsi in chiesa e io non potrò più.. e tanti altri pensieri..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

dimenticare se stessa per raggiungere qualcun altro non va bene...
Sarebbe meglio provare a capire quale sia il problema tra voi, ma se l'atteggiamento di Suo marito è di chiusura, comprendo che Lei possa fare ben poco.
In genere nelle coppie accade che il comportamento di uno venga rafforzato dai comportamenti dell'altro (anche negativamente): è quindi probabile che il Suo modo di porsi, sebbene di buon cuore e per risolvere il problema, stia in qualche maniera rafforzando la chiusura di Suo marito.

Avete già parlato di separarvi? Lui che ne pensa?

Prima di spaccarsi la testa pensando al matrimonio in chiesa (perchè tanto un uomo davvero innamorato non bada a queste cose!), mi pare il caso di lavorare sulla fiducia.

Secondo Lei che cosa è accaduto nel matrimonio, tra voi, per portare a tutto ciò?
Può solo la mamma di Suo marito, aver rovinato un matrimonio?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Io ho analizzato tutto dal giorno del m atrimonio ad oggi..e per farle capire bene le dico cos'hanno fatto..oltre alle bomboniere scelte da noi, si sono permessi di fare in aggiunta delle bomboniere SOLO PER ALCUNI DEI LORO INVITATI! tutto ciò a insaputa mia e anche di mio marito...lui invece di dire che i suoi avevano fatto una cavolata ha detto che non c'era niente di male. le bomboniere in se sono una scemata, ma il rispetto verso noi 2 che era il nostro giorno, il rispetto verso imiei genitori e verso gli altri invitati dov'è? Da qui lui sempre e solo dalla loro parte, io gli ho solo detto come mi ero sentita io, gli ho spiegato le cose ma niente, ne una parola di scusa da lui ne da i suoi. certo la mamma ha ancora il cordone ombelicale attaccato,ci siamo trovati un giorno e bastava che lei lo toccava dentro col braccio o la gamba sotto il tavolo e lui taceva o con un'occhiataccia o un "stai zitto" e lui taceva. E frasi del tipo " io quando vedo imiei?" abitiamo a 12 km...dette con arroganza come se io glielo impedissi..o correre la da loro xchè la non fa niente...e il lavaggio del cervello che la mamma gli ha fatto, tutte cose che l'hanno messo contro di me. Lui nob è MAI entrato nel ruolo di m arito. Sono persino arrivata a pensare che ha un disturbo di personalità...una doppia personalità...
Della separazione ne abbiamo parlato e dice che è meglio separarci..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ha ragione a ritenere che le bomboniere siano una cavolata, ma la gestione della situazione da cui è partito tutto non è stata delle migliori.
Le Sue aspettative sono state di scuse da parte dei Suoi suoceri, e ha preteso in qualche maniera che Suo marito si impegnasse nella difesa di questo principio.
Probabilmente Lei ha utilizzato una strategia aggressiva nel relazionarsi a Suo marito, nel senso che è stata troppo diretta nel far notare certe cose che per Lei sono delle mancanze di rispetto.

Qui il nocciolo della questione è che la mamma di Suo marito ha saputo dare delle regole precise al figlio e lui le segue. Punto.
Lei invece, nel voler lasciare spazio, ha atteso che Suo marito di accorgesse che forse era il caso di scusarsi dal Suo punto di vista.

Anche per quanto riguarda il vedere i Suoi: è probabile che questa sia un'altra regola della mamma, cui lui non sa esimersi, ma quali sono le Sue di regole e richieste, cui ha abituato Suo marito?

Vero è che, da parte di Suo marito, potrebbe NON esserci la voglia nè la maturità di capire come si tratta la propria moglie: in tali situazioni il problema non è mai da una parte sola.

Prima del matrimonio Lei non ha mai avuto dubbi a riguardo?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<fa tutto quello che dice lei, lei viene prima di tutto,guai ad andarle contro>

Gentile Utente,
in effetti "andare contro" alla suocera non conduce a buoni risultati.
Soprattutto quando non si è ben tagliato il cordone ombelicale con la propria famiglia, come sembrerebbe essere il caso di suo marito.

Non pensi ad etichette diagnostiche da apporre, si tratta di dinamiche familiari di un certo tipo che si evidenziano in modo particolare in occasione di passaggi/cambiamenti importanti, quale il matrimonio.
Difficile per chi è coinvolto e partecipe in tali dinamiche vederci chiaro e accettare attacchi o la messa in discussione di comportamenti sgraditi/intrusivi dei propri genitori. Sono per lo più inconsapevoli e i doveri di lealtà verso la propria famiglia - presenti anche in casi diversi - inducono a mosse difensive.

In un susseguirsi di comunicazioni e feddback in cui ciascuno prende la propria posizione, antitetica a quella dell'altro, il problema si amplifica e il disagio si alimenta, tenendo conto anche dell'apporto della famiglia allargata.
<Della separazione ne abbiamo parlato e dice che è meglio separarci..> Prima di giungere a decisioni estreme forse sarebbe il caso di consultare direttamente un terapeuta di coppia, a meno che non abbiate più alcuna motivazione per capire di più e comprendere cosa fare del vostro matrimonio.

Restiamo in ascolto




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Grazie per le risposte,
Io ho passato i mesi più brutti della mia vita.
Penso non ci sia più molto da fare. Purtroppo io non ho mai sentito un marito in nessun senso..
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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Ho riletto con attenzione le vostre risposte e più o meno sono le conclusioni a cui sono giunta anch'io . Certamente ho i miei difetti, avrò sbagliato anch'io qualcosa ma non l'ho mai ferito e non ho fatto cose così grosse da causare la situazione attuale... ho solo espresso i mie pareri anche su sua mamma e i suoi, è mio marito ripenso che con lui dovevovsentirmi libera di dialogare di tutto. E penso anche che un marito i primi mesi desideri soprattutto stare con la moglie invece non è stato così..è mio come se sua mamma fosse la sua fidanzata..
Grazie ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

a mio avviso dovrebbe uscire da questa visione delle cose, perchè probabilmente neppure Suo marito ha agito con il proposito di ferirLa: semplicemente non siete stati capaci entrambi di affrontare e gestire la crisi che si è aperta tra voi.

Il matrimonio non è semplice e forse le Sue aspettative erano diverse da quelle di Suo marito o troppo alte.

Il problema è che tali meccanismi, che possono portare anche alla separazione, non sono sempre consapevoli (altrimenti li avreste corretti da soli, con buona probabilità).

Se tuttavia per Lei cominciare a vedere la situazione, se stessa, Suo marito da un'altra prospettiva è difficile in questo momento, anch'io Le suggerisco di lasciarsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta. Spesso infatti la consapevolezza di certe situazioni non è sufficiente per stare bene e prendere decisioni serenamente.

Cordiali saluti,