Philophobico

Salve,
è da 4 mesi che mi frequento con un ragazzo di 26 anni, i primi giorni son stati bellissimi ed intensi, lui fin dall'inizio disse che voleva una storia seria con me ma ora boh è tutto in forse.
Quando siamo assieme io sono felice e mi fa stare bene, peccato che periodicamente abbia dei periodi in cui inizi ad allontanarsi e a sparire per 2-3 giorni e ciò succede ogni volta che il rapporto sembra approfondirsi un pochino.
Il mese scorso, stanca di questo suo comportamento gli dissi che non volevo più vederlo, per me non esiste che passiamo una serata bellissima e non si fa sentire per 3 giorni (risponde solo perché gli scrivo) per poi risparire per altri due.
Gli dissi che non capivo se mi vedeva solo per scopare o se gli interessava qualcosa di più, rispose che vorrebbe darmi di più, ma che ogni volta che sente di avvicinarsi gli viene da pensare, non sa se è pronto per una storia seria e gli viene da allontanarsi perché ha paura di soffrire, al ché io risposi che deve stare tranquillo perché non gli sto chiedendo nulla e che deve vivere la storia giorno per giorno.
Passiamo 2 settimane molto carine dove si fa sentire tutti i giorni (massimo 2-3 messaggi al giorno) e ogni tanto ci vediamo, fino alla terza dove comincia a farsi sentire sempre meno, litighiamo e per 4 giorni silenzio assoluto da parte di entrambi, si fa sentire lui per primo per poi risparire dopo qualche messaggio.
Il giorno seguente chiedo di vederci e non risponde (da notare che rispetto il primo mese di frequentazione gli incontri si sono fatti sempre più radi), stanca di star male gli scrissi che un comportamento simile non me lo merito e di rifarmi avere tutte le mie cose il prima possibile, risponde che ho perfettamente ragione e che se ho voglia passa da me a parlare.
Lui è il primo che mi interessa davvero tanto da più di un anno a questa parte, vorrei davvero che le cose tra noi funzionassero, ma non so cosa fare, come comunicare con lui, dobbiamo ancora vederci per affrontare l'argomento, cosa consigliate?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile utente,
Dal suo racconto sembra che questo ragazzo sia molto ambivalente ed intermittente nel legame.
Forse sarebbe il caso con dolcezza e senza toni inquisitori, cercare di capire cosa c' è dietro questa fuga ricorrente....
Inseguirlo però non serve
Forse non ha avuto altri amori, forse è spaventato, forse non vuole legarsi, forse...
Ci sarebbero tanti forse che andrebbero compresi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile ragazza,
come scrive la dr.ssa Randone, il senso del comportamento del suo fidanzato è difficile da comprendere da qui. Certo è che le persone non cambiano solo perché noi lo vogliamo.
Aspetti di comprendere la spiegazione, il senso, che il suo compagno attribuisce al suo comportamento.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte, finalmente ne abbiamo parlato e mi ha spiegato che lui ha avuto problemi di depressione che aveva iniziato a curarsi, ma poi ha smesso (prima con triciclici che ha subito smesso e poi altri medicinali che non ricordo).
Mi ha spiegato che io gli piaccio tanto, ma che una relazione è un impegno troppo grande e che in questo momento non sa cosa vuole anche per il fatto che un anno fa è rimasto davvero deluso e non si fida delle persone. Se fosse successo in un altro periodo non avrebbe avuto dubbi, ma che ora ha davvero dei momenti no.
Lui con me sta benissimo, ride, scherza, abbiamo fatto l'amore come non è mai successo prima (a livello di sentimento intendo), ma io ho deciso di lasciargli i suoi tempi e spazi, senza forzare nulla (pure io ho avuto problemi di ansia con qualche episodio depressivo quindi capisco un po' quello che sta passando).

Cosa posso fare per lui? Mi spiego: dopo che ne abbiamo parlato non ci siamo sentiti per qualche giorno, so che è impegnato tra cambio di lavoro/insonnia e altro, se decido di farmi viva lo metto sotto pressione o lo metto in difficoltà? è l'ultima cosa che voglio, ma allo stesso tempo vorrei fare il possibile per stargli accanto