Cambiamenti dopo periodo di forte stress

Ho appena passato un periodo di stress davvero estremo della durata di 2/3 anni dal quale non riesco a riprendermi, sono diventato un'altra persona rispetto a prima...

Premetto che non ho sempre avuto vita facile a causa della mia famiglia ma nonostante tutto sono riuscito sempre a fregarmene, non ho mai perso anni a scuola, anzi a parte alti e bassi sono riuscito ad ottenere anche buoni risultai, con l'università ero partito molto bene, ed il primo anno lo ricordo come un momento in cui ero davvero felice. Sembra alle fine tutti gli avvenimenti siano riusciti a scalfirmi.

Ora sono completamente apatico per qualsiasi cosa, non riesco più ad appassionarmi a nulla, nemmeno le cose che prima mi piacevano ora mi interessano più, lo stesso vale con le persone.

Con l'università sono in stand by decidendo se continuare o no, mi piacerebbe continuare ma lo farei come se fosse un peso (non più come prima..)

Prima facevo 3 sport, di cui uno a livello agonistico, ora non faccio più nulla, ho provato diverse volte a riprendere ma non sono più riuscito.

Per un motivo e l'altro ho parlato anche con psicologi/psichiatri, ma non ho ottenuto alcun beneficio e non ci credo nemmeno.

Ho sempre pensato bene o male che dopo un po' mi sarei ripreso ma invece niente, sembra che non ci sia più nulla da fare.

Che cosa mi consigliereste? Stavo valutando di cambiare ambiente, trasferirmi all'estero con l'università e tagliare tutti i ponti con la vita di prima, non vedo altre soluzioni al momento
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Ho appena passato un periodo di stress davvero estremo>

Gentile Utente,
ci dà pochi elementi per inquadrare meglio la situazione, pur nei limiti di un consulto on line.

Cosa è successo in particolare da due-tre anni a questa parte?
Stress estremo cioè?
<Premetto che non ho sempre avuto vita facile a causa della mia famiglia> ci può dire di più?Cosa è accaduto e cosa accade?
Che tipo di rapporto ha con i suoi genitori?

< ho parlato anche con psicologi/psichiatri, ma non ho ottenuto alcun beneficio> Consulti, percorsi o cosa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la rapida risposta.

negli ultimi anni è in corso la causa di separazione dei miei genitori, non è stata una causa ma una guerra, sono successe così tante cose che spiegarle qua sarebbe impossibile, si tratta comunque di cose gravi purtroppo…

Stress estremo, da non avere l'energia mentale da pensare ad altro (questa è stata la cosa più grave secondo me), insonnia per lunghi periodi ecc…

Come siano andate le cose di preciso non saprei spiegarlo anche perché alcune cose sono avvenute quando ancora non ero adulto…. Provo a farle una sintesi. Già da quando ero adolescente mio padre ha escogitato strategie per abbandonare la famiglia, con metododi subdoli e per fare del male (secondo me plagiato dall'amante), naturalmente accanendosi anche sui figli. A quel tempo bene o male la famiglia aveva ancora una struttura anche se la situazione non era delle migliori. Più avanti è iniziata la causa li nostra madre ha perso la ragione compiendo atti di pura follia, accanendosi ancora di più con i figli.

Attualmente con mia madre per necessità ho tagliato i ponti. Vivo da solo, mio padre mi mantiene ma comunque con lui è impossibile avere un rapporto normale in quanto la sua amante non lo consente. Con altri parenti non c'è più nessun rapporto, questa guerra ha coinvolto tutti.

Per quanti riguarda i colleghi professionisti ci ho parlato sia da solo, che con tentativi di terapia familiare, nessun beneficio ottenuto sotto nessun aspetto, forse una sorta di cura palliativa per quanto riguarda la terapia familiare. Ma nient'altro.

Le specifico che in questa situazione i miei genitori hanno certamente perso la lucità, non so se erano così anche prima ma ora sono irriconoscibili…

Se vuole conoscere piiù in dattaglio gli avvenimenti, potrei scriverle via mail privatamente.



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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Caro Ragazzo,
la sua storia familiare è molto dolorosa , crescere in un ambiente di così forte conflittualità e di rapporti disfunzionali non ha certo favorito il suo benessere, come del resto si può ben comprendere da quello che ci scrive.

Evidentemente ha per così dire retto fino a un certo punto per poi crollare e ora pur essendosi allontanato dal contesto familiare non ha risolto il suo malessere .
La soluzione da lei prospettata, andarsene, non significa però lasciare i problemi che si agitano in noi nel posto che abbandoniamo, se il malessere è interiore ci segue e dunque andrebbe affrontato in modo proprio
Comprendo il suo scetticismo rigurado ad un possibile aiuto specialistico (anche se mi sembra di capire che non abbia seguito percorsi veri e propri a parte la terapia familiare), ma credo visto quello che ci scrive che sia la strada più opportuna, dato che la sua vita in qualche modo si è bloccata e lei non riesce a ritrovare il suo benessere.

Provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Ci faccia sapere se crede

Un caro saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Tra brevi colloqui, e colloqui più lunghi, terapie familiari e quant'altro ho conosciuto alla fine 5/6 psichiatri 2 psicologi.

Come le dicevo, tempo perso, e in alcuni casi controproducente…

Secondo me prima restavo lucido anche perché facevo molto sport, quasi tutti i giorni con allenamenti intensi, giusto la domenica per riposarmi. Facevo sport da combattimento ed ero anche bravo.

Sono lontano dall'ambiente familiare per modo di dire perché vivo in città lontana solo 40 Km, e comunque essendo in corso cause civili e penali (che dureranno per i prossimi 10 anni), e dovendo dipendere economicamente da mio padre se studio, bene o male ci sono sempre dentro.

Molti ambienti/persone frequentanti prima ora mi creano angoscia… è per questo che mi piacerebbe andarmene. L'intenzione comunque non è quella di restare negli ambienti del passato..

Si la vita si è fermata si è fermata, ha capito esattamente, è come se vivessi in un limbo da cui non riesco ad uscire.