Depressione da conflitto interno

Sono un ragazzo di 23 anni e da un paio di settimane a questa parte sono entrato in una spirale di depressione che non fa altro che peggiorare ogni giorno di più, togliendo senso e piacere alle mie giornate e rendendomi incapace di compiere tutti quegli atti che prima erano normali, e sono arrivato più volte a pensare al suicidio e addirittura a pianificarlo, anche se poi non ho mai trovato il coraggio di farlo.
La mia depressione nasce da una specie di conflitto interno tra due mie "parti" che non so come risolvere e che sono consapevole che in qualsiasi modo dovesse risolvere io finirò per soffrire. A dire il vero è difficile spiegarlo in così poco spazio, per questo se c'è qualcuno che volesse darmi la sua e-mail sarò felice di inviare la mia storia completa. Ad ogni modo questo conflitto riguarda la relazione con la mia ragazza, e nasce dalla mia estrema paura di un suo tradimento e dalla sofferenza che ne può derivare, sofferenza che a parer mio, sarà troppo grande perché la possa gestire. Ecco quindi che una parte di me è terrorizzata da questa possibilità, vorrebbe che non accada mai, ma sa che prima o poi accadrà (anche perché il mio concetto di tradimento non comprende solo l'atto fisico, ma, forse ancora più importante, si basa sul pensiero o il desiderio di avere un rapporto con un altro ragazzo). Questa mia parte terrorizzata dall'idea del tradimento vorrebbe che la mia ragazza eviti tutte quelle situazioni che potrebbero anche solo tentarla in qualche pensiero verso altri (feste, discoteche, uscite, ecc) e ogni volta che lei non è con me, mi fa vivere in modo più che realistico il tradimento, facendomelo visualizzare nei modi peggiori e più temibili per me: questo mi impedisce di vivere le mie giornate e di trovare senso e piacere in qualsivoglia attività.
La mia seconda parte, invece, vuole spingerla a vivere tutte quelle situazioni che potrebbero tentarla, e anzi vuole spingerla a tradirmi. Il motivo non mi è ben chiaro, ma forse è perché voglio costringermi ad affrontare la situazione reale per vedere quanto ne soffrirei realmente; in parte è perché, essendo io estremamente fissato con la sincerità, il fatto che lei eviti tutte quelle situazioni che possano tentarla o il fatto che, pur vivendole, lei si ponga l'obiettivo di non tradirmi per le consuete "regole morali" di una coppia o per altri principi morali, mi fa sentire come se mi stesse mentendo, perché reprimendo le sue voglie e le sue pulsioni, lei non sarebbe spontanea, non seguirebbe il suo istinto, e per me la sincerità assoluta (soprattutto in materia di tradimento fisico o mentale che sia) è d'obbligo in un rapporto serio. Ultimo motivo pensa che sia il fatto che io voglia vedere quanto in là lei si spingerebbe se si lasciasse andare seguendo la sua parte "istintiva".
Ecco il mio problema: ogni volta che questo conflitto si risolve e una delle due parti vince sull'altra, io sto male. Le mie giornate diventano sempre più pesanti. Mi potete aiutare?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
il significato del consulto online è dare la possibilità a chi legge di fruire dei pareri dei professionisti, altrimenti sarebbe una consulenza individuale, cosa che si fa in studio.

Dal suo racconto emerge una conflittualità tra parte emozionale e razionale, ma l'amore obbliga a "sentire" più che capire…

E' la prima relazione importante?
Ha sofferto prima di adesso di gelosia?

Una relazione si basa sulla fiducia, sulla distanza, non solo sul possesso e fusione….questi elementi rendono la coppia asfittica e prima o poi sarebbe destinata ad una inevitabile crisi…

Se non riesce a gestire questo suo sentire, dovrebbe elaborarlo in sede di consulenza psicologica

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Buongiorno, e grazie per la rapidità di risposta.

Premetto che questa non è la mia prima relazione importante, prima di questa sono stato per 3 anni insieme ad una ragazza con cui vivevo una relazione seria per entrambi, ci siamo poi lasciati per una serie di incompatibilità di "prospettive future".

Sono sempre stato un ragazzo geloso, ma in modo più contenuto e soprattutto per quanto la mia prima parte, quella "impaurita e terrorizzata" dal tradimento ci sia sempre stata (in modo comunque più attenuato!), quello che più mi sconvolge è che questa volta esiste anche questa seconda parte di me che si scontra con la prima e che vorrebbe quasi spingere affinché io subisca un suo tradimento anche se ciò mi terrorizza e mi deprime allo stesso tempo.

A dire il vero non saprei neanche distinguere quale delle due parti sia quella razionale e quale quella emotiva.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie mille, l'ho trovata molto interessante quanto utile in quanto rispecchia molti degli aspetti che derivano dalla mia parte perennemente angosciata e terrorizzata dal tradimento.

Ma come mi spiego (e come potrei gestire) quella mia seconda parte che spinge quasi per subire il tradimento? E' questa che mi mette maggiori difficoltà.

Grazie in anticipo
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Sono in consultazione con un professionista, non ci sono altre strade
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

a mio avviso dovrebbe permettere con l'aiuto di uno specialista psicologo psicoterapeuta a queste due parti di comunicare tra loro, perchè pare ci sia una sorta di scissione tra loro e questo La fa stare male.

Lei asserisce che la seconda parte sia quella più problematica, ed è comprensibile, ma anche la prima a mio avviso ha bisogno di poter essere compresa e gestita.

Infatti Lei scrive: "...nasce dalla mia estrema paura di un suo tradimento e dalla sofferenza che ne può derivare, sofferenza che a parer mio, sarà troppo grande perché la possa gestire..." e si riferisce al tradimento "mentale". Mi pare ci sia una grande quota d'ansia, sia perchè è impossibile controllare tali eventi, sia perchè Lei sta cominciando a preoccuparsi prima ancora che un eventuale evento possa verificarsi, sia perchè non accetta che la Sua ragazza sia un essere umano come tutti e che quindi possa guardare altri ragazzi, senza per questo tradirLa...
Inoltre mi pare una posizione eccessivamente rigida quella che La porta a dire che il tradimento o la fine di una storia per Lei potrebbe essere un dolore insopportabile... Le è già successo in passato?

La seconda parte, quella per Lei più problematica, sembra essere un test che vuole attuare a tutti i costi per testare la situazione e tutti gli attori coinvolti, se stesso per primo.
Probabilmente c'è davvero una base depressiva in tutto ciò (cioè un modo di vedere la realtà in un determinato modo) e per questa ragione sarebbe importante cominciare a cambiare la prospettiva dalla quale vede il mondo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica