Tradimenti ed incetrezze

Buongiorno, avrei bisogno di un aiuto perché da mesi non riesco a farmi chiarezza ed ad uscire da una situazione di malessere.
Sono sposato da sette anni con una donna che credo di amare ma che non ho mai accettato alcuni aspetti del suo carattere come il pessimismo, la litigiosità e freddezza cosa che fin da l'inizio mi ha fatto dubitare di sposarmi. Alla fine dopo cinque anni di convivenza il matrimonio ma che in un certo qual modo ho sentito come atto dovuto, subito dopo, cosa che non avevo mai fatto prima, ho iniziato una relazione con una donna che ormai dura da più di tre anni e che mi sta molto vicino. Questa storia credo che sia nata per tanta insoddisfazione nel mio rapporto matrimoniale ed i continui litigi, mia moglie ad esempio non mi baciava e spesso non apprezzava i miei gesti affettuosi nei suoi riguardi. Con il tempo ho smesso del tutto di cercare affetto da lei ed ho perso anche stima nei suoi confronti diventando intollerante nei suoi riguardi criticandola continuamente. La tensione tra noi è cresciuta nonostante una splendida bambina di quattro anni. Un anno fa scopro che mia moglie si è portata a casa nostra un uomo molto più anziano di lei, con cui mi ha tradito, anche se a letto proprio non sono andati più che altro perché la cosa l'ho scoperta subito, ora lei non sa spiegarsi il motivo tra l'altro neanche gli piaceva era in qualche modo una sua ricerca di attenzioni e complimenti.
Ora sono molto in discussione, mi sento da un lato in colpa per non averla capita ed averla tradita prima di lei, cosa che non le ho mai confessato e che pur provando non riesco a troncare. In colpa per non essere stato in grado di mantenere unita una famiglia che potenzialmente potrebbe essere felice. Rancoroso in modo forse immotivato per il suo tradimento e per aver utilizzato il nostro appartamento con l'amante cosa che io in tanto tempo non mi sono mai sognato di fare, in un certo senso era una forma di rispetto per lei e per la famiglia era come se mi lasciassi una porta aperta per ricominciare.
Ho voluto anche fare una terapia di coppia, mia moglie è cambiata molte cose che mi irritavano le ha smesse anche se non sul lato comunicativo nel quale è sempre pronta al litigio. Credo che il problema sia io, non mi decido a voler veramente ricominciare con mia moglie o mollare tutto e rifarmi una vita, l'altra persona è importante ma desidererei più amare mia moglie e ricostruire con lei.
Sinceramente non so neanche quali sentimenti provo, ho un forte attaccamento per mia moglie e la bambina che seguo tantissimo e una grande passione e complicità per l'altra che sento sempre più vicino ma non credo di amarla veramente.
Forse dovrei rimanere un po solo ma ho paura che mia moglie poi mi chiuda lei porte me lo ha fatto intendere. Lei vuole stare con me ma solo a patto che io non abbia più rancori cosa che al momento mi è difficile ma sono molto migliorato più che altro non'è il tradimento ma il suo carattere litigioso che mi provoca dubbi.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
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Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
La sua situazione e' delicata.
Non si puo' disporre liberamente delle reazioni del nostro inconscio.
Lei ha compreso per primo che nella coppia non tutto era a posto e ha cercato una sua soluzione.
Che anche sua moglie lo abbia capito le ha prodotto una sgradevole sensazione di rispecchiamento con la quale non riesce a convivere.
Forse dovrebbe approfondire meglio a livello individuale le sue posizioni anche inconsce riguardo il menage
Non sempre l'intervento sulla coppia e' esaustivo.
I migliori saluti.
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Dr.ssa Mirella Di Calisto Psicologo, Psicoterapeuta 42 1
Caro Signore,
anzitutto grazie per averci aperto il suo cuore in modo così onesto: le fa onore. Purtroppo la situazione in cui lei e sua moglie vi trovate attualmente è molto complessa. Una sua espressione mi ha molto colpito:

"una famiglia che potenzialmente potrebbe essere felice"

"Potenzialmente" non è uguale ad "essere" come lei ben sà. Credo che i suoi sentimenti, come quelli di sua moglie, siano sinceri ma se ci atteniamo ai fatti è difficile credere che in una coppia in cui:

- entrambi si tradiscono;
- uno dei due ( "....non mi baciava e spesso non apprezzava i miei gesti affettuosi nei suoi riguardi". ) non si sente apprezzato;
- uno dei due, probabilmente anche l'altra, sua moglie, ha perso stima, fiducia ("Con il tempo ho smesso del tutto di cercare affetto da lei ed ho perso anche stima nei suoi confronti...." );
- il modello comunicativo è basato sullo scontro, sulla simmetria, sulla "guerra", piuttosto che sulla "pace";

ci possa essere anche felicità.
Ciò non toglie anche che le forme dello stare insieme siano molteplici e che non ci sia una regola universale. Comprendo che la scelta è dura, durissima, ma forse è arrivato per lei il momento di prendere una decisione. Dato il turbamento e la difficoltà (che dura ormai da anni), potrebbe anche valutare d'intraprendere un percorso di sostegno psicologico individuale per avere uno spazio solo suo in cui riflettere in tranquillità su ciò che lei veramente vuole. Sul tema che in qualche modo la riguarda può trovare un piccolo intervento sul mio sito personale (http://farbala.wix.com/mdcpsicoterapeuta) che s'intitola "Di Marte e Venere".

Spero di esserle stata d'aiuto e rimango a disposizione,

Dr.ssa Mirella Di Calisto
Psicologa Clinica e Psicoterapeuta

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per le risposte, sto andando avanti e sento di voler ritornare con mia moglie che credo di amare ancora, ho lasciato l'altra per dedicarmi con più impegno al recupero del rapporto. Il problema è che anche se vedo in lei molti cambiamenti spesso mi arrabbio perchè si comporta come se non fosse successo nulla trascurando i mie segnali di attenzione e reiterando la quotidianità. Ad esempio la sera le dico che vado in camera, lei risponde che arriva fra cinque minuti ma poi rimane ore a guardare la televisione. Questo lo vivo come un rifiuto e rabbia spingendomi a ritornare dalla mia amante con cui avevo una passione intensissima e sbattere una parta in faccia a mia moglie cosa che quando ho fatto lei ha ricambiato con il suo tradimento. Sono molto tentato di confessarle anche la mia storia, per liberarmi da un peso e per farle capire anche il mio malessere nel rapporto ma non so se sia la cosa giusta, le cose comunque rispetto a prima migliorano anche se non c'è la svolta che desidererei. La mia confessione rovinerebbe i progressi o la stimolerebbe a fare di piu'? E' giusto essere sinceri o trascinarla anche lei nel dolore del tradimento? Lei dice che mi ama, mi desidera, che le devo dare tempo per cambiare e quello che sta facendo la rende più felice e che prima stava male. Dice che ha sempre avuto con tutti dei problemi a lasciarsi andare e lo vive come un problema che vorrebbe risolvere e che anche il suo tradimento era una richiesta di attenzioni e complimenti non certo di intimità.
Non so cosa pensare e come agire se continuare a provare o rifarmi una vita? grazie ancora
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Dr.ssa Mirella Di Calisto Psicologo, Psicoterapeuta 42 1
Caro Signore,
da quanto lei riporta mi sembra sempre più evidente l'esigenza di un consulto psicologico per poterla sostenere in questo passaggio molto delicato della sua vita. Sa perchè? A volte prendere le decisioni che ci sembrano più giuste e con le migliori intenzioni non basta ad ottenere il risultato benevolo che ci aspettavamo. A volte abbiamo bisogno di un'altro punto di vista e di una persona che ci aiuti a capire come affrontare la vita e le difficoltà con nuove strategie.

Prenda la possibilità di recarsi da un esperto così, come una boccata d'aria fresca che può legittimamente concedersi...

Per qualsiasi esigenza trova i miei contatti in calce,