Voglia di serenità

Salve a tutti i dottori che vogliano leggere questa mia richiesta. Da un paio di anni non sono più quella di una volta e il perchè lo so, non so come fare ad aiutarmi. Ho subito due gravi lutti (la mamma e dopo appena 4 giorni la mia seconda mamma, ovvero la suocera) dai quali non riesco a riprendermi totalmente, nemmeno adesso che sono nati i miei due gemellini, che hanno 4 mesi e che le nonne non hanno conosciuto. Loro sono morte ormai due anni fa e io ho un vuoto enorme dentro di me, rabbia e tristezza e mi sento molto molto sola. Ho dovuto pensare a consolare mia sorella e i miei cognati che sono molto giovani e che sono rimasti completamente soli, eccetto me e mio marito. Mio marito! Con lui eravamo una squadra perfetta, adesso non lo tollero più. mi sento mancare di rispetto in continuazione da lui, non mi sento ascoltata come una volta e mi sento lontana anni luce da lui. Ecco, questo mi fa il male peggiore. Sono consapevole che anche lui ha perso la sua mamma, e nello stesso momento in cui io ho perduto la mia, e questo ha fatto si che ci consolassimo a vicenda, ma in realtà alla fine ognuno ha vissuto il dolore in solitudine per non turbare ulteriormente l'altro. A distanza di due anni e dopo la gravidanza che ha accentuato ogni cosa, tra paure ansie e rabbia nei confronti della vita che ha privato me e la mia famiglia della gioia di condividere un momento così bello con le mie mamme, adesso io e mio marito ci mal tolleriamo. Anche se all'esterno non sembra e anche se non ci sono liti particolari, anzi, lui è un papà che sfiora la perfezione e un bravo marito, ma non è più il mio amore. E' più un socio, che mi aiuta a gestire la famiglia. Il sesso non c'è quasi più, perchè a me non va quasi mai e lui non prende iniziativa molto spesso. Vuoi per la stanchezza, vuoi per il senso di repulsione che adesso provo nei suoi confronti. Il motivo della repulsione è che non si lava abbastanza e io non riesco a dirglielo per non offenderlo, ma allo stesso tempo mi arrabbio con me stessa perchè so che questa è una mancanza di rispetto nei miei confronti e io non riesco a prendere una posizione. Mi sento stanca e sola. Da parte mia anch'io mi sto lasciando andare, non mi curo più, sono ingrassata e non faccio niente per dimagrire, mi sento senza stimoli per migliorare. Vorrei trovare la forza per ricominciare da me e imparare a riamare me stessa, per vedere piano piano qualche cambiamento in tutto ciò che mi circonda.Grazie per l'ascolto
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
credo che la situazione del doppio lutto, unità alla nascita dei suoi due figli, abbia costituito un cocktail micidiale per l'equilibrio della coppia. La perdita di un punto di riferimento come la a madre in un momento di confusione come quello generato dalla nascita è difficile da sostenere specie se c'è la sensazione di essere utile.
Credo che sarebbe utile rivolgersi ad un terapeuta, magari in coppia.
Cerchi di parlarne con suo marito, andando, da subito, in chiaro con lui sulle cose che non le piacciono della coppia.
Le allego un link sul litigio di coppia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3818-come-litigano-marito-e-moglie-il-senso-del-conflitto-nella-coppia.html
Spero possa esserle utile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

molto spesso essere a conoscenza delle ragioni che ci portano a soffrire non è sufficiente per uscire dalla sofferenza e per modificare lo stato attuale.

E' comunque già un passo importante, ma io credo che sia necessario capire bene anche i significati che stanno dietro questa sofferenza.

E poi è importante riordinare le priorità e gli obiettivi.
Credo che il primo sia proprio il Suo benessere, prima di tutto per se stessa e per i Suoi gemellini.

Se poi con Suo marito vi siete un po' persi, è il caso di parlarne e di risolvere insieme (come una squadra) e non ognuno per sè.

Ha mai pensato di chiedere aiuto direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
I lutti e le perdite obbligano a fare i conti con la vita, senza più finzioni.
L' ultimo regalo di chi ci ha amato, è farci fare i conti con la vita, ma la vita vera, caratterizzata da autenticità e da se stessi.
Consulti un nostro collega, l' aiuterà a riprendersi la sua vita in mano, lavorando anche sulla sua coppia
A volte, dopo perdite così gravi e devastanti, ci vuole tempo e pazienza per ritrovare il baricentro psichico e di coppia.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille. E' un percorso molto lungo e so che deve partire da me il cambiamento. Ho un po' di paura a consultare uno psicologo di presenza, per questo ho scritto a voi, ma mi rendo conto che non è così che si può risolvere un problema del genere. Grazie ancora per le opinioni
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Egregia signora,
mi rendo conto che magari consultare uno psicologo possa significare doversi mettere in discussione, affrontare quelle difficoltà che spesso cerchiamo in tutti i modi di non vedere, ma deve comprendere anche che spesso da soli non ce la si può fare. Concordo pienamente con quanto detto fino ad ora dai colleghi e la invito a consultare uno psicoterapeuta familiare con il quale fare delle sedute di coppia, che possano avere il duplice scopo e di affrontare i vostri lutti e di rivedere le vostre posizioni all'interno della coppia. Vedrà che sarà salutare per tutti ed anche per i suoi figli che hanno bisogno di vivere in un clima armonioso, con due genitori sereni.
In bocca al lupo

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dott.ssa Sarracino. Troverò il coraggio di farlo. Crepi il lupo :)