Nevrosi; volubilità; apatia

Salve a tutti e grazie in anticipo per la Vostra cortese attenzione.

Col tempo ho preso coscienza dei miei problemi e sono molto migliorato, anche se alcuni di questi persistono.

Sin dalla tenera età soffro di alcuni leggere ossessioni compulsive tipiche (legate soprattutto ai numeri, che ricerco nelle attività che compio) che cmq riesco a tenere sotto controllo come il sottile stato d'ansia che evidentemente le genera, ma quello che, soprattutto oggi in età adulta, più mi rattrista è che faccio fatica a perseguire un obiettivo a lungo termine perchè tutto quello che adesso mi appare come importantissimo nell'arco di alcune settimane o di qualche mese lo percepisco come insignificante o addirittura fastidioso. Tutto viene risucchiato da una sorta di "disordine" mentale che mi fa passare da un'idea e da un'interesse agli altri come un ape vola di fiore in fiore, con grande dispendio di tempo, energie e denaro.

Mi capita anche di provare internamente sentimenti simili all'offesa o all'indignazione verso chi è totalmente mosso da un'ideale politico, religioso eccetera (anche se da me condiviso!!!) e provo l'istinto di contrappormi a queste persone andando spesso contro ai miei stessi ideali. Andando contro, forse, a quello che vorrei (o dovrei?) essere.

Cerco costantemente un'ideale che mi coinvolga, ma niente resiste.

Ho grandissima difficoltà ad organizzarmi, a creare uno schema mentale nitido da seguire... è durissima costruirmi esternamente attorno anche solo un barlume d'ordine ... mi sento come trasportato attraverso i giorni dai flussi delle mie idee vorticose e mutevoli: tutto quello che mi rimane è il senso di vuoto causatomi dal non riuscire a portare a termine qualcosa di serio ed importante nella mia vita che viene così svuotata di significato.

Nell'ultimo anno circa si è anche ridotto quasi del tutto il desiderio sessuale verso la mia compagna (che amo), ma anche verso tutte le eventuali altre donne da cui non sono per niente attratto neanche solo visivamente. Ho sempre avuto quella punta di misantropia (uso un termine troppo forte per descrivere il mio atteggiamento), anche se riesco ad allacciare facilmente relazioni od amicizie e ad essere brillante in pubblico (sono un camaleonte: mi immedesimo totalmente nelle situazioni "scrivendomi" al volo la "parte" adatta da interpretare e mi immedesimo talmente in questa "parte" tanto da viverla intensamente. Ma chi sono io?), ma questo calo del desiderio mi pare un po' troppo...!!!!!

Sento di aver buttato e di stare tutt'ora buttando via un sacco di possibilità e di energie a causa di questo mio stato che non sono ancora del tutto riuscito ad inquadrare: nevrosi? L'ansia da qualche parte, nel profondo, deve pur esserci anche se non la percepisco affatto e vivo tutto sommato serenamente.

Spero riusciate ad inquadrare anche solo superficialmente la mia situazione così da potermi indirizzare verso una possibile soluzione.

Vi ringrazio tantissimo per le Vostre cortesia ed attenzione.

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
sembra che lei si stia trascinando da troppo tempo disagi non affrontati in maniera propria a tempo debito. Tenerli sotto controllo come sta facendo non è una soluzione, è solo un tentativo destinato ad essere fallimentare che conduce alla cronicizzazione/peggioramento del suo malessere.

In effetti ci descrive una condizione che inficia la sua qualità di vita in più ambiti e che merita attenzione specialistica, dunque da non sottovalutare.

Le suggerisco pertanto di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta direttamente, per una diagnosi in presenza dei suoi disagi (che appunto non può essere fatta da qui) e per riflettere su un eventuale percorso terapeutico che la possa accompagnare ad affrontarli in maniera efficace e a conquistare migliore benessere e qualità di vita.

Restiamo in ascolto



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it