Vittima di bullismo

Buonasera oggi mio figlio 16 anni mi ha detto una cosa che mi ha sconvolto e non so cosa fare..
Devo fare una premessa fa il liceo e dal primo non va bene a scuola l'ho affiancato con professori perché non voleva studiare con me e siccome non c'erano grandi progressi gli ho fatto fare un test da uno psicologo per capire se aveva disturbi d apprendimento ed è emerso una leggera difficoltà nella sfera logico matematica gli ho proposto di cambiare scuola ma non ha voluto. Quest'anno è iniziato male e da un mese ho lasciato il lavoro per occuparmene personalmente.
Stavamo studiando insieme e lo stavo sgridando perché non stava ripetendo bene la lezione ad un certo punto con una rabbia che non avevo mai visto in lui, mi ha detto che sa benissimo che il padre pensa che sia un cretino e piangendo disperatamente mi ha detto che sa che il padre non gli vuole bene e che non ce la fa più.. Mi ha iniziato a raccontare tra lacrime e singhiozzi che da quando aveva 10 anni fino a 15 è stato vittima di bullismo da parte di 7 ragazzi più grandi che lo picchiavano regolarmente nei bagni per strada mi ha fatto vedere i segni e le cicatrici che lui mi aveva giustificato con incidenti casuali. la cosa è finita quando è cresciuto e mi ha detto di averli picchiati singolarmente.
Lui in effetti ha iniziato ad andare male a scuola a 11 anni e ha avuto una sindrome depressiva che lo ha portato a dormire per un mese svegliandosi solo per mangiare, i medici mi dissero che era solo perché era cresciuto in fretta. a 12 anni per quasi tutto l'anno scolastico è stato ricoverato nel reparto di gastrologia perché aveva febbri e forti dolori addominali le gastroscopie mostravano un quadro anomalo con disordini allo stomaco ma di fatto aveva solo un disturbo gastroesofageo ci hanno consigliato un consulto con lo psicologo e ce lo abbiamo portato ma niente. Ora non so mi sembra impossibile di non essermi accorta di niente, ma non posso credere che si sia inventato tutto. cosa mi consigliate di fare?
Grazie
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Dr. Alessio Cammisa Psicologo, Psicoterapeuta 36 6
Cara mamma buonasera, da quanto riferisce sembrerebbe che siano presenti molteplici segni di un malessere psicofisico e relazionale che ha caratterizzato la storia di suo figlio. A prescindere dalla veridicità della storia di bullismo credo che suo figlio stia comunicando il suo malessere e le sue difficoltà ad affrontare la sofferenza che prova. Una psicoterapia potrebbe aiutarlo a stare meglio.

Dr. Alessio Cammisa - Psicologo, Psicoterapeuta - Psicoanalisi, EMDR - www.alessiocammisa.it, tel. 379 107 6172; @psicologo.palermo.alcamo

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Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6 11
Gentile mamma,

Immagino sia una scoperta e un periodo molto doloroso.

Per i figli immaginiamo e auspichiamo sempre la felicità e il fatto che suo figlio abbia passato degli anni così terribili in delle fasi del ciclo vitale che dovrebbero essere caratterizzate da spensieratezza e divertimento, credo le causi molta sofferenza.

Ci chiede cosa lei può fare e immagino che il fatto che lei non si sia mai accorta di nulla, la faccia sentire in colpa nonostante lei provi a stare il più possibile vicino a suo figlio con i compiti ed ha anche lasciato il lavoro per potersi dedicare completamente a lui. Le posso dire intanto di non essere troppo severa con se stessa ma anzi da questo momento in poi di avere un atteggiamento proattivo e non retroattivo : ovvero procedere pensando a cosa si può fare per il futuro per cambiare la situazione in meglio ovviamente e non fossilizzarci sul passato, cercando colpe o ragionando per "se" e per "ma".

Se suo figlio si è sfogato con lei (il che è sicuramente un buon segno) significa che aveva la necessità di dire a qualcuno di cui si fida qualcosa di così terribile che ha tenuto nascosto per tanto tempo (nonostante le cicatrici glielo ricordino ogni giorno). Continui a parlare con suo figlio con dolcezza, a stargli vicino. Anche io come il collega che mi precede, consiglierei di avanzare a suo figlio l'ipotesi di iniziare una psicoterapia,
Un caro saluto e un grande in bocca al lupo a lei e soprattutto a suo figlio

Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
da quanto riferisce sembrerebbe che suo figlio stia trascinando un certo malessere da parecchio tempo.

Gli episodi di bullismo,particolarmente gravi secondo i segni fisici - (e non solo) - che le ha mostrato suo figlio, in genere testimoniano problematiche non solo da parte degli aggressori, ma anche da parte delle vittime che vengono prese di mira in base ad alcune caratteristiche in particolare comportamentali.

Credo che suo figlio sia in difficoltà e che meriti attenzione specialistica, tanto più che all'interno della famiglia pare ci siano dinamiche improprie che sostengono e rinforzano lo status quo (come ad esempio farebbe pensare il sentire di suo figlio rispetto al rapporto con il padre)

Comprendo la sua preoccupazione per i risultati scolastici di suo figlio, tuttavia la mancanza di motivazione e applicazione nello studio più che fine a se stessa, sembrerebbe derivare da più elementi (gli episodi di bullismo trascorsi, i rinforzi ambientali in particolare in ambito familiare) che purtroppo inconsapevolmente alimentano il problema, anziché risolverlo.

Penso che non sia utile sgridare suo figlio se non riesce a studiare, né tantomeno accanirsi con critiche, anche se si pensa di aiutarlo, il problema sta altrove e a monte come ho detto sopra.

Il ragazzo sta mandando segnali chiari e forti, sta chiedendo aiuto, è bene imboccare strade che portino a far fronte alle difficoltà esposte.

Il suggerimento che mi sento di darle, dati i problemi in essere e l'età di suo figlio, è quello di rivolgersi a un terapeuta familiare (sistemico-relazionale) per riuscire a comprendere e decodificare i segnali di disagio che il ragazzo esprime, utilissimo per voi genitori (oltre che per vostro figlio) per gestire ad affrontare in modo proprio, utile e efficace le difficoltà in atto.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Si penso proprio possa essere utile in realtà io avevo portato mio figlio da uno psicologo dopo il suo ricovero in ospedale perché mi avevano detto che un quadro clinico del genere poteva essere dovuto a qualche problema emotivo ma lo specialista non aveva trovato niente possibile che nemmeno lui si sia accorto del suo tormento o disagio?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Cara Signora,
è importante che si concentri sul momento presente e sul come risolvere le difficoltà esposte, malgrado quanto accaduto in passato con lo specialista consultato (situazione che non siamo in grado di valutare per mancanza di elementi).

Come le ho detto serve un aiuto ora non solo al vostro ragazzo, ma anche a voi genitori per comprendere meglio come interagire nel modo più opportuno con lui e accompagnarlo nel superare le sue difficoltà.

Vale dunque il suggerimento della precedenrte replica.

Se crede ci potrà riaggiornare in futuro o se desidera maggiori informazioni la riascoltiamo volentieri.

I migliori auguri
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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Ho continuato a parlare con mio figlio cercando di trovare il modo di fargli capire l'utilità di potersi far aiutare da uno specialista e mi ha detto che ci ha pensato lui a risolvere il problema.. mi da detto che l'anno scorso (considerate che l'anno scorso è cresciuto molto è 1,82 di altezza e ben strutturato) li ha affrontati singolarmente picchiandoli uno ad uno mi ha detto di aver restituito ad ognuno ciò che si meritavano e che da allora sono loro a cambiare strada quando lo incontrano.. gli ho chiesto se non aveva paura di ripercussioni da parte da loro ma mi ha detto che più di quello che già gli avevano fatto non era possibile ricevere.. Mentre mi raccontava quello che lui aveva fatto a loro ho sentito un brivido lungo la schiena non era un bambino che parlava ma un uomo navigato con tanta rabbia alternata allo stesso tempo da una specie di calma glaciale placida consapevole.. sono preoccupata secondo voi il fatto che si sia vendicato è un bene o è un ulteriore problema riguardo il suo equilibrio interiore?
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

comprenderà come il consulto on line sia putroppo poco adatto a situazioni del genere, dolorose e complicate.
Accanto a ciò che hanno sugegrito i Colleghi, vorrei proporLe però di coinvolgere Suo marito, perchè è giusto che sia a conoscenza delle difficoltà che ci sono in casa e potrebbe essere una buona idea anche per Voi essere aiutati da uno psicologo di persona.
In questo modo potreste ricevere un aiuto diretto sulla situazione, su cosa fare e comprendere meglio la situazione.
La ricaduta positiva di tutto ciò, ovviamente, riguarderebbe anche Suo figlio.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
si l'ho fatto ci ho parlato lui ha dei dubbi sulla veridicità dei racconti di nostro figlio, ma penso che si sia convinto di dover fare qualcosa per il bene suo e nostro spero di averlo convinto .. sicuramente cercheremo uno specialista che si occupi di noi volevo solo sapere se la reazione di mio figlio si può considerare positiva..
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Qual è il Suo timore rispetto questa reazione che ha avuto Suo figlio nei confronti di questi altri ragazzi che lo avevano picchiato in passato?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Ho continuato a parlare con mio figlio cercando di trovare il modo di fargli capire l'utilità di potersi far aiutare da uno specialista >

Iniziare voi genitori a rivolgervi ad uno specialista, come lei pensa di fare, sarebbe davvero utile. Oltre a poter inquadrare in modo opportuno la situazione alla luce di ogni elemento utile, vi può dare indicazioni su come motivare il ragazzo a partecipare ad un consulto e ogni risposta che state cercando.


Cari saluti

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
da una parte penso che abbia fatto bene a reagire e a 'vendicarsi' il principio di porgere l'altra guancia non è nelle mie corde quindi devo confessare che sono convinta che mio figlio abbia fatto bene a fare quello che ha fatto, con lui non ho fatto commenti specifici al riguardo sono stata ad ascoltare e mi sembrava che fosse soddisfatto del fatto che la sua reazione ha portato alla fine delle sue persecuzioni.. non è affatto un tipo violento ma se penso all'espressione che aveva mentre mi raccontava del modo in cui li ha affrontati singolarmente devo confessare di essere un po' preoccupata più che altro per il fatto che se non me ne avesse parlato non avrei mai creduto che potesse picchiare qualcuno, mi preoccupa una possibile doppia personalità. La sua capacità di nascondere un segreto così grande per tutti questi anni, e la presenza in lui di un aspetto violento che non pensavo ci fosse.. mi può dire se secondo lei il fatto che abbia reagito sia positivo e viatico di una presa di coscienza della sua capacità di risolvere un disagio per poter avere maggior autostima o nasconda un ulteriore problema che non so definire? Non so se mi sono spiegata..
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

i ragazzini, anche più piccoli di Suo figlio, possono utilizzare l'aggressività in tanti modi diversi per poter crescere.
Spesso già i ragazzini delle medie inferiori utilizzano l'aggressività per poter mettere alla prova la propria competizione (ad esempio fare a cazzotti con i compagni di scuola o di squadra).
Tutto questo chiaramente non deve oltrepassare alcuni limiti.
Nel caso di Suo figlio possiamo fare tante ipotesi e tanti ragionamenti, ma sarebbe opportuno che Lei cercasse tali rassicurazioni di persona.
Forse reagire è stato un mezzo per fermare una volta per tutte le vessazioni che subiva da anni.
Se vediamo che altre strategie non funzionano (qui potrebbero essere quelle di non andare a scuola, evitare le frequentazioni, non provocare, ecc...), si verifica un escalation che può portare anche a questi comportamenti.
Se il Suo turbamento riguarda il fatto che il ragazzo sia arrivato a picchiare qualcuno, è comprensibile.
Però vorrei anche domandarLe che tipo è uo figlio e se in genere è una persona remissiva e passiva, perchè più spesso le vittime di bullismo hanno queste caratterstiche, tra le altre.

Cordiali saluti,
[#13]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Si è un tipo remissivo difficilmente reagisce, è per questo che mi sono stupita, ma confesso che penso abbia fatto bene, da piccola mi ricordo che c'era un bambino che prendeva sempre in giro mio fratello perchè portava gli occhiali, io che ero più grande una volta diedi una cartellata in faccia a quel ragazzino, fu una tragedia fui sospesa ma poiché mi sembrava giusto non mi preoccupai delle conseguenze non diedi nemmeno spiegazioni o giustificazioni ai miei genitori mi presi la mia punizione in silenzio.. ma fui contenta che nessuno a scuola prendeva più in giro mio fratello.. io avevo e ho un carattere diverso da lui. E' vero cmq questi bulli cercano le loro vittime e lui è come era mio fratello, delicato sensibile e fragile.. il fatto che abbia reagito lo trovo positivo.. spero di non sbagliarmi..
Grazie
[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Prego.
Se vuole, ci faccia sapere in futuro.
Cordiali saluti,
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