Ansia depressione

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, ho già scritto su questo sito a settembre per chiedere consigli circa un a forte somatizzazione di ansia che mi aveva colpita. Ho iniziato la psicoterapia che ultimamente ho progressivamente abbandonato dato che non mi sembrava di ricavarne concreti risultati. con la psicologa parlavamo delle mie dinamiche di vita, del mio rapporto con gli altri, cercava di tranquillizzare mie paure infondate e senza senso che in questi mesi mi affollavano il cervello, ma sinceramente la sensazione era che continuavo a scavare senza ricavare niente di particolarmente significativo. la cosa che ho imparato e che ora mi permette di vivere meglio è sapere gestire pensieri o stati d'animo sgradevoli che a volte mi assalgono, allontanandoli o non dandogli troppo peso. A livello somatico rispetto a questa estate sembra non abbia più nulla, mangio e dormo tranquillamente, a volte in determinate situazioni mi scatta un po' l'ansia con sudorazioni alle mani, tremori ma son comunque getibili. E ci sono momenti in cui mi sembra di stare molto bene anche dal punto di vista dello stato d'animo, e siccome dopo mesi di terapia non avevo individuato una causa del mio malessere con la psicologa abbiamo in parte risolto dicendo che si era trattato di un periodo di stanchezza. Quello che mi porta a rivolgermi a voi, è il fatto che anche se sembro stare meglio sento sempre una sorta di malessere di fondo. una sorta di tristezza che mi porta ad essere molto sensibile e suggestionabile. quando ad esempio ho un pensiero negativo questo sembra invadermi tutta,forse perchè ripenso a come reagivo nei primi mesi di acuto malessere a pensieri del genere, che mi facevano stare molto male e diciamo mi stordivano. non sono paure definite per qualcosa, come ansia da esami in vista, riguardano soprattutto la mia interiorità, il mio rapporto con le cose. ad esempio se ripenso a come ero un anno fa prima di tutta questa storia mi sento una persona completamente diversa, come se il mio modo di vedere il mondo e di affrontare le cose sia cambiato, diverso e penso al passato anche con nostalgia. Spesso mi autocritico, come se mi guardassi vivere, e sento come se la mia vita si svolgesse su due binari, come mi comporto e appaio agli altri e come invece sono dentro. In questi mesi ho avuto pensieri e paure assurde e ripensandoci è come se non mi capacitassi di come davvero sia possibile spaventarsi in quel modo per quelle cose. Certe volte ne parlo anche con mia mamma, lei dice che mi sto autosuggestionando, e forse è vero, mi chiedo se sia veramente così o se è possibile che esista ancora una depressione di fondo che non ho risolto
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)siccome dopo mesi di terapia non avevo individuato una causa del mio malessere (..)
gentile ragazzo non sempre è necessario cercare cuase di fondo. La risoluzione di un problema la si ottiene entrando nel merito di come il problema si esprime (non il perchè) e modificare quel processo che lo mantiene in vita.
Vista la sua esperienza, forse, è tempo di pensare ad una terapia focalizzata più su dinamche comportamentali esplicite che a meccanismi "di fondo" da elaborare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
la ringrazio per la risposta. Quindi se ho capito bene, lei dice che il mio malessere potrebbe non dipendere da una causa scatenante ma dal mio modo di affrontare e vedere le cose?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
La ringrazio.
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