Sono poco itelligente

Tra un paio di mesi mi iscriverò all'università. Ma ho motivo di credere di non farcela. Ho molte difficoltà ad apprendere, ho difficoltà anche nell'esprimere concetti non molto complessi, calo di concentrazione, ho poca voglia di fare(sopratutto di studiare), mi scordo parole semplici e talvolta anche frasi che sono nella mia testa e che sono i pronto ad esporre, con conseguenza che concludo frasi con un italiano che lascia molto a desiderare. Eppure a scuola vado abbastanza bene, sto nella media. Anche se non capisco tutto comunque riesco ad avere ottimi voti, ma non sarà cosi all'università, dove non posso studiarmi i libri a memoria. Quando cerco di capire qualcosa,(talvolta anche se il concetto è abbastanza semplice) lo leggo più volte. Certe volte capisco ma ci sono certe volte che proprio non mi entra in testa.
Questo mi porta anche a demoralizzarmi. Negli anni ho constatato che non sono molto intelligente, anzi sono molto stupido e non sono io a dirlo e come se non bastasse sono una persona molto pigra e timida poco creativa e molto ansiosa. Ma questa è un'altra storia.

Esiste qualcosa per aumentare il quoziente intellettivo?
So dell'esistenza dei nootropi che migliorano la concentrazione e la memorizzazione. Io stavo pensando al nootropil. Ho visto le recensioni su internet e quasi tutti ne parlano bene anche quelli che lo utilizzano senza prescrizione medica. Io non sono affetto dalla Sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Posso utilizzarli anche io pur non avendo alcun disturbo (almeno credo, non ho fatto nessuna visita psichiatrica per esserne certo)

Insomma ho bisogno dell'aiuto di voi esperti
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

dal come Lei si esprime scrivendoci, Lei non mi sembra stupido.

Dover rileggere più volte il testo per apprendere il significato può essere normale entro certi limiti.

Anche molti studenti universitari semplicemente studiano a memoria i libri,

invece Lei, rispetto a loro, sembra di avere una intelligenza maggiore, se pensa che solo imparare il testo a memoria non sia sufficiente per uno studente universitario.

A parte questo, se mi scrive che ci sono i problemi con lo studio, io Le credo che è una cosa vera.

però non è possibile dire a priori se un farmaco che incrementa la concentrazione (come il Nootropil) sarà quello che Le serve e se sarà sufficiente.

Mi spiego meglio:

se una persona ha delle difficoltà di apprendimento da molto tempo, vuol dire che il Suo modo di base di apprendimento può essere sbagliato e anche radicato:

allora non basta solo aumentare la concentrazione, ma è importante come la persona usa la propria concentrazione, e sarebbe necessario aiutare alla persona ad acquisire dei modi di apprendimento più adatti.

Se una persona è ansiosa, allora può avere difficoltà nell'apprendimento anche a causa delle proprie ansie che forse la distraggono:

in questo caso un farmaco che è stimolante (come il Nootropil) non è detto che diminuisca queste ansie; ed esistono i farmaci più adatti.

Io Le consiglio di fare una visita psichiatrica dal vivo, per capire il Suo problema.

A quale facoltà si iscrive ? Si iscrive all'Università perché tale materia a Lei interessa oppure lo fa controvoglia e solo per avere le opportunità lavorative in futuro ?

Se lo fa non perché a Lei interessa la materia, ma per motivi economici, allora può essere una scelta sbagliata:

in questi tempi trovare un lavoro è difficile anche per chi ha un diploma universitario, mentre ci sono diversi mestieri per i quali non c'è bisogno di studiare all'Università, e che sono magari anche più richieste.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se ha dei dubbi rispetto alle sue capacità cognitive può rivolgersi ad uno specialista per far valutare la situazione ed eventualmente essere sottoposto a tests di livello che possono chiarire la situazione.

Ad oggi non vi sono farmaci che forniscono maggiore livello intellettivo.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte. L'università a quale mi vorrei iscrivere è amministrazione delle aziende e management. Sinceramente non mi piacciono molto le materie nel senso che se le dovessi andare a studiare di certo non farei i salti di gioia (studio già economia aziendale alle superiori e anche se vado abbastanza bene non provo particolare interesse).

Ho scelto questa facoltà perchè in futuro mi piacerebbe diventare manager/imprenditore (anche se non ne sono del tutto convinto, ma se scarto questa possibilità mi ritroverei a non saper cosa fare della mia vita). Naturalmente la maggior parte delle materie di questa facoltà sono inerenti a quello che vorrei diventare in futuro, so anche che si può diventare imprenditori/manager anche senza una laurea, ma se dovessi rispondere alla vostra domanda Dr. Alex Aleksey Gukov allora vi direi che lo faccio un po controvoglia e per avere più opportunità lavorative in futuro.

Credo che anche questo sia un fattore che mi porta ad aver paura di non farcela. Forse è un po anche la mia filosofia di vita ad impormi certe scelte piuttosto che altre, per arrivare ad obbiettivi che si discostano completamente dal tipo di lavoro che vorrei fare da grande e considerando tali obbiettivi di primaria importanza rispetto alla mia futura carriera lavorativa.

P.S. riesco ad esprimermi in questo modo perchè rileggo il testo molte volte e modificandolo, aspetto finchè nella mia testa non si conclude la frase (anche se mi capita di scordarla un secondo dopo) per poi scriverla, ma se dovessi esprimere gli stessi concetti a voce molto probabilmente non mi esprimerei allo stesso modo


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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
grazie per i chiarimenti. Sono d'accordo con il mio collega Dr Ruggiero sull'opportunità di una visita psichiatrica dal vivo: non solo per la valutazione di un eventuale farmaco che Le possa aiutare, ma prima di tutto per capire il Suo problema (che potrebbe limitarLa non solo all'Università ma anche nella carriera successiva e comunque negli altri ambiti della vita): ne vale la pena.

Potrebbe essere ottimale anche la collaborazione dello psichiatra (il quale La vedrà) con una(o uno) psicologo specializzato nei disturbi di apprendimento, per la valutazione e sperando nella possibilità di un eventuale percorso riabilitativo.

Sposto questo consulto nella sezione di Psicologia per avere anche il parere dei nostri psicologi.



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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Esiste una forma di "inibizione intellettiva di origine nevrotica" che non ha niente a che vedere con il valore del Q.I. o con i disturbi dell'apprendimento, si tratta spesso di soggetti ansiosi, molto insicuri e con bassa stima di se. Non sto dicendo che si tratta del suo caso, ma credo sia importante tenerla in considerazione come ipotesi.

Il quoziente intellettivo viene misurato con dei test parziali che valutano solo la componente "cognitiva" della personalità, mettendo da parte tutto ciò che riguarda l'intelligenza emotiva. Talvolta la componete affettiva-emozionale (ad es. l'ansia) influenza la sfera cognitiva con tutto ciò che ne comporta.

>>Eppure a scuola vado abbastanza bene, sto nella media. Anche se non capisco tutto comunque riesco ad avere ottimi voti..<<
se le cose stanno così non è un problema legato al suo quoziente intellettivo o legato a disturbi dell'apprendimento (spesso questi vengono diagnosticati in età evolutiva e difficilmente insorgono nelle fasi successive del ciclo vitale).

Tenga presente che la componente ansiosa, la difficoltà nella gestione dello stress, lo stato di attivazione non ottimale sono tutte variabili che vanno ad incidere negativamente sulla performance (memoria, apprendimento, tempi di reazione ecc.).

Dovrebbe a mio a mio avviso consultare un Collega e fare una valutazione di personalità dopo la quale sarà il professionista a suggerirla al meglio.

Ha mai fatto valutazioni psicologiche, test ecc.?
Ha mai sperimentato ansia da prestazione?

>>Negli anni ho constatato che non sono molto intelligente, anzi sono molto stupido e non sono io a dirlo..<<
come ha fatto ad arrivare a queste conclusioni?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non ho mai fatto valutazioni psicologiche. Per quanto riguarda l'andare abbastanza bene a scuola è dovuto dal fatto che ho avuto dei professori che se imparavi a memoria o meno era indifferente, quindi diciamo che ho avuto molta fortuna, infatti con alcuni professori per prendere otto bastava semplicemente che gli leggevi il libro.

Probabilmente questa mia stupidità e poca intelligenza proviene dal fatto che sono una persona che vive poco, passo gran parte del tempo libero a casa senza fare niente di costruttivo: guardo la TV, gioco ai videogames e passo molto tempo al computer, insomma non ho una vita sociale. Ma questa è una mia scelta, infatti ogni volta che qualcuno mi invitava ad uscire io rispondevo di no. Comunque, a prescindere da tutto questo, negli anni mi sono accorto di essere stupido perchè non riesco a capire cose molto semplici oppure arrivo a capirle in ritardo.

In che cosa consiste la valutazione della personalità?

E comunque si, sono una persona ansiosa molto insicura e con poca autostima di me stesso.
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Probabilmente questa mia stupidità e poca intelligenza proviene dal fatto che sono una persona che vive poco..<<
questo non giustifica la sua presunta "poca intelligenza" o "stupidità", semmai potrebbe giustificare le sue difficoltà relazionali o di interazione sociale.

Come mai non si sente di avere una vita sociale più attiva?

>>negli anni mi sono accorto di essere stupido perchè non riesco a capire cose molto semplici oppure arrivo a capirle in ritardo. <<
questa sembra di più un'auto-svalutazione e rimarca la sua bassa autostima, variabili che meritano un'intervento psicologico. Dovrebbe a mio avviso spostare il focus verso altro e mettere da parte il costrutto "intelligenza".

>>In che cosa consiste la valutazione della personalità?<<
si tratta di fare dei colloqui clinici eventualmente supportati da test e/o questionari di personalità. Il fine è quello che comprendere il suo funzionamento generale, il suo approccio alla vita, quantificare i livelli d'ansia e il tono dell'umore, nonché la sua disposizione verso l'altro (amicizie, affetti, relazioni sentimentali ecc.).






[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non mi sento di avere una vita sociale più attiva perchè non mi interessa, nel senso che preferisco passare il mio tempo libero da solo, anche se non faccio niente, piuttosto che passeggiare per la città chiacchierando del più e del meno.

Comunque anche se ho poca autostima ciò non vuol dire che io non sia stupido, o quantomeno non molto intelligente. Con questo termine intendo, più o meno, la capacità di capire qualcosa in un tempo, che nella media, è necessario per capire quella cosa.


Che cosa intende quando dice che per la mia bassa autostima ci vuole un intervento psicologico?
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Che cosa intende quando dice che per la mia bassa autostima ci vuole un intervento psicologico?<<
intendo dire che prima di un intervento dovrebbe fare una valutazione psicologica e togliersi questo dubbio sulla sua presunta "deficienza" intellettiva. Se tale mancanza non sussiste bisognerebbe vagliare l'ipotesi legata appunto alle sue insicurezze, bassa stima di se ecc.

>>anche se ho poca autostima ciò non vuol dire che io non sia stupido, o quantomeno non molto intelligente..<<
ha ragione, ma visto che i deficit intellettivi e i disturbi dell'apprendimento sono ben visibili sin dall'età evolutiva non vedo per quale motivo continuare a "fissarsi" su questa cosa.

Rileggendo i consulti che ha già chiesto nelle diverse sezioni mediche mi sembra chiaro che le sue ansie (c'è un filo che collega i vari consulti) vanno ben oltre i dubbi da lei esposti. L'accettazione della propria immagine corporea è uno dei primi passi per integrare una sana autostima e superare le insicurezze (anche intellettive).






[#10]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Mi viene spontaneo chiederle, da ignorante in materia, come uno psicologo/psicoterapeuta possa aiutarmi nell'essere più sicuro di me nel caso in cui non ci sia alcuna "deficienza" intellettiva ?

Inoltre perchè invece di accettare la mia immagine corporea non posso provarla a migliorare?
[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>> come uno psicologo/psicoterapeuta possa aiutarmi nell'essere più sicuro..<<
perché è proprio questo il lavoro che fa uno psicologo, le modalità chiaramente dipendono da caso a caso.

>>..perchè invece di accettare la mia immagine corporea non posso provarla a migliorare?<<
certo che può provare a migliorarla ma comprenderà bene che sono delle richieste particolari le sue come ad es.:
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-maxillo-facciale/413207-occhi-troppo-vicini-tra-loro.html
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-maxillo-facciale/405359-osse-del-cranio.html

Chiaramente è sempre il chirurgo che può decidere se richieste di questo tipo possono o meno essere accolte.





[#12]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Si, in effetti le richieste sono un particolari. Ma la prima era una semplice curiosità.

Perdonate la mia ripetitività, ma da quello che ho capito lo psicologo cura questo "disturbo" dell'essere poco sicuro di se stessi?
[#13]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>cura questo "disturbo" dell'essere poco sicuro di se stessi?<<
si, ma non si tratta di un "disturbo", è semplicemente un aspetto del se che andrebbe rivisto. Gli psicologi non si occupano solo di psicopatologia.






[#14]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio per le esaustive risposte. Credo che a questo punto la soluzione migliore sia ricorrere da uno specialista.