Sentire i genitori che fanno l'amore

Buongiorno. Da qualche tempo ho iniziato a sentire i miei genitori fare l'amore, in precedenza non mi era mai successo di sentirli, ovviamente ero consapevole che lo facessero, ma mai li avevo sentiti. Ecco, la cosa è iniziata circa due mesi fa, una notte mi è capitato di essere svegliata da alcuni rumori e dopo quell'attimo di smarrimento che si ha appena svegli ho realizzato di cosa si trattava. Per rispetto dei miei genitori - perché comunque di un momento intimo si tratta - sono stata zitta in attesa che finissero in fretta, ma dato che questo non è successo, ho tossito, temendo che si potesse svegliare anche mia sorella di 15 anni che condivide con me la stanza (la nostra stanza confina con quella dei nostri genitori). Mi sono sentita in colpa per avere fatto rumore e forse avere interrotto il loro momento, ma volevo anche che intuissero che avremmo potuto sentirli. Tuttavia da quella notte faccio tutt'ora fatica ad addormentarmi serena proprio perché temo di risentire quei rumori, non riesco a prendere sonno se non so che i miei dormono. E proprio perché non riesco ad addormentarmi mi è capitato di sentirli molte altre volte. Non mi dà fastidio che lo facciano, anzi sono consapevole di quanto sia positiva la cosa dopo molti anni di matrimonio, ma mi dà fastidio proprio sentirli, essere in un certo senso nella loro intimità. Loro fanno di tutto per non farsi sentire, chiudono a chiave molto discretamente la loro porta ma io li sento proprio perché non dormo. Ieri sera è successo di nuovo (molto meno rumorosamente della prima volta che li sentii) e credo che si sia svegliata anche mia sorella. Quello che non capisco è il perché nonostante io sia consapevole che sia un gesto d'amore, non riesca però ad addormentarmi se non sicura che dormano anche loro. Ho avanzato alcune ipotesi: forse il periodo di stress che sto passando a causa degli esami influisce sulla mia non-serenità mentale, forse è il fatto che con i miei non abbia mai parlato apertamente della sfera sessuale, forse è perché io non ho mai avuto un ragazzo nonostante abbia 20 anni (soprattutto per problemi di insicurezza e inadeguatezza dovuti a prese in giro subite da piccola perché in sovrappeso) e quindi non comprenda a pieno quel momento.
Cosa posso fare per non pensarci e andare a dormire serena? E a cosa può essero dovuto questo mio turbamento?
Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Federica Giromella Psicologo 10 3
Gentile ragazza, credo sia comprensibile il suo fastidio rispetto al tema che riporta, sentire i propri genitori in un momento così intimo e particolare, soprattutto se non avete mai parlato apertamente della questione, e soprattutto se per lei è ancora un campo poco esplorato, come anche lei riporta, può essere molto destabilizzante. Lo è anche sentire una coppia di amici, figuriamoci i propri genitori, spesso visti come esseri asessuati dalla maggior parte delle persone! per cui si tranquillizzi, la sua reazione è nella norma, al limite cercherei di far capire ai suoi che questo fatto può crearle fastidio, magari accennando loro che non riesce a dormire bene per via degli esami, o cose simili. Credo stia anche a loro cercare di essere più discreti per non turbarvi. Credo però, infine, che il periodo di stress di cui accenna non sia marginale rispetto al problema, e possa influire molto sul fatto che lei ora si stia un po' "fissando" su tale questione indirizzandovi forse tutti i suoi pensieri. Dovrebbe forse approfondire maggiormente la questione di un'ansia irrisolta rispetto ad alcune aree con uno specialista, se il problema persiste.
Mi tenga aggiornata, spero di esserle stata un minimo di aiuto.
Cordialmente

Dr.ssa federica giromella

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Quello che non capisco è il perché nonostante io sia consapevole che sia un gesto d'amore, non riesca però ad addormentarmi se non sicura che dormano anche loro."

Gentile Utente,

le ipotesi che Lei elenca sono plausibili e credo siano il punto cruciale su cui eventualmente potrebbe lavorare Lei, magari rivolgendosi ad uno psicologo del Consultorio, perché sembra un po' inibita su questo tema.

E' comprensibile un certo imbarazzo, ma se la questione non Le fa dormire sonni sereni, allora è il caso di approfondire un po'.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Quello che non capisco è il perché nonostante io sia consapevole che sia un gesto d'amore, non riesca però ad addormentarmi se non sicura che dormano anche loro.<<
cara ragazza un conto è la consapevolezza "fantasmatica" (le fantasie collegate) della sessualità all'interno della coppia genitoriale, un conto è avere la "prova" di una scena reale, sono due cose diverse.

Per quanto lei possa essere consapevole probabilmente questa esperienza ha generato in lei una quota di "angoscia", bisognerebbe semplicemente comprenderne il motivo e le fantasie ad essa collegate.









Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie mille per le vostre risposte. Mi sembra dunque di capire che questo mio turbamento possa essere dovuto a un qualcosa di non elaborato nel mio inconscio, capisco bene?
Riguardo a quanto mi consigliava Lei, dottoressa Giromella, ovvero far capire ai miei che c'è la possibilità che io li senta dicendo loro che non riesco a dormire bene, questo l'ho già fatto, in effetti ho notato che hanno aspettato molto più tempo per permettermi di addormentarmi, cosa che a volte succede e a volte no. Potrebbe invece spiegarmi in che cosa consiste un'ansia irrisolta?
Come inoltre mi consigliate voi, dottor Del Signore e dott.ssa Pileci, sto valutando anch'io il fatto di parlare con uno specialista di persona. Ho parlato con mia madre ieri spiegandole che questo per me non è un periodo sereno (è successo altre volte in passato) e che non vorrei che la cosa degenerasse e che quindi forse avrei bisogno di parlare con uno specialista oltre che con lei che è sempre pronta ad ascoltarmi. Non vorrei che questa "angoscia" se non elaborata mi creasse problemi se non discussa. Non sono però riuscita ad affrontare il discorso del "vi ho sentiti" con lei, dovrei farlo invece sebbene sia molto imbarazzante? Infine la "quota di angoscia" da cosa può essere causata?
Grazie ancora.
[#5]
Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
" Non sono però riuscita ad affrontare il discorso del "vi ho sentiti" con lei, dovrei farlo invece sebbene sia molto imbarazzante?"
Credo bene che per lei sia difficile dato che, con i suoi genitori, non ha mai parlato della sfera sessuale. Magari in un altra situazione l'imbarazzo si sarebbe potuto stemeperare con una battuta e con una risata in risposta ma qui, mi pare, che la cosa sia complicata.
Le consiglio di non crearsi un altro pensiero anche perchè buona parte delle sue energie, ora, dovrebbero essere indirizzate verso l'esame di maturità e, invece, lei le sta utilizzando nella questione "sesso genitori"
Piuttosto, come le suggeriva la dott.ssa Pileci, si rivolga ad un collega del consultorio. Parlare della cosa dal vivo la riporterà alla giusta dimensione della cosa aiutandola ad affrontare anche gli esami in modo più sereno. Non credo che le notti insonni la stiano aiutando tanto in quel senso. Giusto? A proposito: se lo desidera, mi piacerebbe sapere che tipo di rapporto ha con lo studio.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
In realtà sono al primo anno di università e sono in piena sessione estiva, con molti esami da dare in breve tempo perché nella mia università sono annuali, ecco perché le parlavo di forte stress da studio. Il mio rapporto con lo studio è sempre stato particolare: per me è sempre stata la priorità assoluta su tutto. Esco da un liceo molto rigido, ho veramente fatto grandi sacrifici per 5 anni per uscirne sempre senza debiti, rinunciando però, ne sono consapevole, a moltissime cose che gli adolescenti fanno. Ricordo di avere attraversato un periodo molto stressante all'inizio del liceo, non riuscivo a dormire per attacchi di panico (ho parlato con una psicologa della scuola a proposito di ciò ma solo una volta). In particolare temevo moltissimo una professoressa che si divertiva a metterci a disagio davanti a tutti durante le interrogazioni, l'ho vissuta malissimo, nonostante avessi ottimi voti allo scritto lei sembrava divertirsi a farmi sentire una persona inutile davanti a una classe di 30 persone... ed essendo io molto timida e già piuttosto insicura questo non ha fatto che peggiorare la situazione. La professoressa diceva di farlo per "il mio bene" perché questo trattamento serviva per spronarmi/ci ma per quanto mi riguarda è stato solo peggio e mi porto questo peso ancora oggi. Studio tantissimo anche adesso all'università, ma pensavo che le cose sarebbero un minimo cambiate grazie al nuovo ambiente, ho buoni risultati eppure mi sembra sempre di non meritare quello che ottengo. Le faccio un esempio ho preso 30 al primo esame orale, dopo un iniziale momento di felicità ho iniziato a domandarmi se davvero lo meritassi (sebbene io studi tantissimo!) o ancora, una cosa che sento molto, studio moltissimo ma l'ansia mi blocca non facendomi rendere al massimo e anche se ottengo voti alti non arrivo mai al massimo e vedo persone che studiano meno ottenere risultati migliori. Ha toccato un tasto su cui sento il bisogno di discutere in effetti, penso che lo stress causato da ciò abbia anch'esso influito a non farmi affrontare a mente serena il fatto di avere sentito i miei in una determinata situazione e forse mi ci sto "fissando".
Mi scusi per il lungo messaggio.
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
sono contenta che la sua richiesta di consulto l'abbia poi portata a meglio direzionare, diciamo ad allargare, quali possano essere gli ambiti da approfondire con lo specialista vis a vis.
In effetti i nostri ambiti esistenziali si influenzano in modo vicendevole. Le dinamiche avvenute in lei, poi, le si riveleranno durante i colloqui. Lavorare poi, insieme al collega, sulla sua autostima, vedrà, l'aiuterà molto soprattutto nel suo rendimento e nel meglio calibrare nello studio, come nella vita, la profusione di energie rispetto al risultato.
Sia fiduciosa.
Le faccio i miei migliori auguri.
[#8]
Dr.ssa Federica Giromella Psicologo 10 3
Gentile ragazza, per ansia irrisolta intendevo appunto ciò che ancora non ha avuto modo di elaborare, approfondire vis-a vis con un esperto, che le permetterà di chiarire più a fondo cosa realmente la spaventa e la blocca. Come accennato anche dai colleghi, altre aree di vita come quella relativa allo studio, possono crearle timori e ansia, che ora sta riversando sulla questione "sesso", ma che andrebbe analizzata un pochino più a fondo. Le faccio anche io i miei più cari auguri, si prenda cura di sé, mi raccomando.