Ansia/paura

Salve a tutti e grazie anticipatamente per l attenzione. Inizio dicendo che ho 19 anni e ho sempre sofferto di ansia ma quest anno ho avuto 3 attacchi di panico che considerai "segnali" per cambiare stile di vita che evidentemente non mi appagava e soddisfava. Unica pecca era la paura che mi portavo dietro di avere di nuovo un eventuale attacco di panico in qualsiasi situazione e quindi paura di stare male ma anche di sentirmi male e quindi fare figuracce o rovinarmi la giornata. Cosi mi venne la paura di prendere l auto pieno di gente e la metro, paura di stare quindi in posti affollati e successivamente mi venne la paura del caldo che associavo all essere privata di aria; questo secondo me dovuto soprattutto perchè ho la pressione bassa (99-50) e che mi capitò di avere cali di zucchero molto spesso. Dopo questo periodo mi innamorai di un ragazzo e tutto questo era come un ricordo lontano. Poi con questo ragazzo non andò bene, veramente ci furono solo attenzioni reciproche ma niente di più e poi la cosa andò scemando ed entrambi lasciammo perdere senza neanche confidarci l interesse reciproco che provavamo. Poi quando i miei pensieri non erano più occupati da "lui", iniziai ad occuparli con le uscite tra amici, con la palestra, con la scuola e quant'altro, senza però mai essere soddisfatta pienamente della vita che facevo e della gente che frequentavo e frequento tutt'ora. Poi ieri mi è successo un altro brutto evento, che secondo me e' un altro "segnale" del corpo: di notte mi alzai per andare a bere in bagno, mi iniziò a girare la testa ( e non mi ero alzata di scatto), iniziai a vedere tutto nero e quindi mi sedetti su uno sgabello e appena portai le mani sul viso svenni perdendo coscenza. Mi resi conto di aver perso i sensi solo quando mi risvegliai sdraiata sul pavimento con le orecchie che mi fischiavano. Realizzato che non si trattava di un sogno mi rialzai da terra guardai l ora e mi resi conto che era passata mezz ora da quando mi ero alzata: ero svenuta per mezzora. Dopo mi guardai allo specchio e notai che mi usciva un pò di sangue dal naso e che lo avevo molto gonfioinsieme alla fronte. Dedussi che svenendo sbattei la faccia da qualche parte prima di cadere a terra. Poi scoppiai a piangere con un conseguenziale flusso di pensieri negativi che mi fece di nuovo rivenire a galla le mie vecchie paure e soprattutto ripensai al fatto che non mi sento pienamente soddisfatta della vita che ho. Faccio tutte cose scontate e le attività che fanno i miei amici non mi divertono (anche se da una parte è un bene dato che si tratta di fumare erba ed andare in discoteche per ubriacarsi). Allo stesso tempo però mi dispiace che e' cambiato il rapporto che avevo con le mie amiche più strette per questi motivi. Inoltre ho paura di viaggiare o di andare in posti nuovi perchè penso sempre che potrebbe succedere qualcosa di brutto. Vorrei un consiglio per prendere la vita diversamente vi ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
in primo luogo le consiglio una visita dal suo medico di base per meglio indagare gli episodi che le sono occorsi.

Non ha ben precisato i tempi dei suoi disturbi, può meglio descrivere quando accaduti e in quali circostanze?
Cosa ha fatto in seguito? Si è rivolta al medico?
Inoltre poco ci dice sua vita amicale (condivide o meno gli "svaghi" dei suoi amici - fumo- droghe-alcol?), familiare, di studio/lavoro, quali eventuali eventi critici accaduti, quali preoccupazioni, motivi di stress o altro.

Qualcuno le ha diagnosticato gli attacchi di panico? O è una sua autodiagnosi? Ci potrebbe dire di più?

In merito all'ansia e agli episodi di panico che riferisce ha mai pensato di rivolgersi direttamente a un nostro collega?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Allora precisando meglio all'età di 10 anni, nella preadolescenza già soffrivo di ansia e di disturbi ossessivi-compulsivi, ma con una terapia di tre anni dalla psicoterapeuta, assunzione di xanax e zyprexa (che mi diede una psichiatra) e probabilmente con la crescita tutto è scomparso. Poi ho iniziato a fare una vita molto attiva all'età del primo liceo per tre anni (come uscire tutti i pomeriggi e in posti molto lontani da casa mia che mi obbligavano a passare ore sui mezzi, andare a ballare la sera e tutto quello che si fa più o meno a quell'età) finche mi sentii molto stressata e pensai di cambiare stile di vita, quindi fare cose più tranquille e non farle solo perchè i miei amici decidevano così. Poi quest'anno sono iniziati i miei attacchi di panico e ho incominciato molto di più a sentire i miei bisogni e a fare quello che piu mi piaceva. La situazione di certo è migliorata però come ho detto non mi sento totalmente appagata dalle cose che faccio.
Dopo gli attacchi di panico no, non mi sono rivolta alla psicologa perchè mia madre (che va da 20 da una psicoterapeuta) ha saputo supportarmi in questa circostanza e devo dire che ha saputo anche consigliarmi efficacemente.
Per quanto riguarda la mia vita amicale frequento molte persone che mi considerano amica, sono accettata, sono anche una bella ragazza e per fortuna sto bene con me stessa (o almeno cosi credo), mi sento molto considerata dagli altri e solo prima condividevo con loro le cose che ora non tollero più e penso che sia questo ad avermi portato a questa voglia di cambiare gente. Per quanto riguarda la mia vita familiare ho un bellissimo rapporto con mia madre e con mio padre devo dire che sta migliorando dato che durante l infanzia era totalmente assente e non ho mai instaurato un rapporto con lui, sia per la sua incapacità che per il mio orgoglio. Riguardo alla scuola sono sempre andata bene con la media del 6/7.
Quindi apparentemente sembra che nella mia vita non ci siano gravi problemi ma io sono una persona che tende molto a controllare tutto e a dare attenzione al giudizio degli altri. Mi sento spesso sotto pressione e sicuramente ciò me lo provoco autonomamente.
Per quanto riguarda gli attacchi di panico si, li ho descritti a due psicologi e a persone che li avevano avuti e mi hanno dato la conferma che fossero tali.
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