E' possibile guarire del tutto?

Gentili dottori, sono un ragazzo di 23 anni, studente universitario, da bambino avevo il terrore del buio e dei morti (avevo visto un uomo suicidarsi quando avevo circa 8 anni), per un po'' di anni quando al tg sentivo parlare di morti o cose così facevo incubi per vari giorni, poi crescendo questa paura è andata piano piano sparendo fino a quando a 16 anni dopo aver visto un documentario particolarmente crudo sulla guerra mondiale è riniziato tutto, per 5 mesi ero terrorizzato di nuovo dal buio e dai morti, dopo quei 5 mesi tutto è passato e per altri 5-6 anni non ho più avuto nessun problema, anzi ho iniziato a vedere senza problemi film horror che prima mi terrorizzavano, ho iniziato ad amare il buio a tal punto che mi sdraiavo sul prato in piena notte a fissare le stelle, ecc..insomma il problema sembrava sparito del tutto...da un paio di mesi però soffro di forte ansia e da una settimana sono in cura con un antidepressivo, il problema è che seppur lievemente questi timori mi sono tornati nonostante pensassi di averli eliminati del tutto...ho notato inoltre che ricasco nel problema ogni volta che mi ritrovo a dover cambiare ambiente (inizio delle scuole medie, inizio delle scuole superiori, università) ed inizia con una paura di perdere gli amici che poi si trasforma in paura infondate. Le altre volte ero riuscito ad uscirne da solo ma questa volta appunto sono dovuto ricorrere all''antidepressivo in quanto non riesco quasi più ad uscire di casa. La mia domanda è, esiste un qualche tipo di psicoterapia che nonostante la mia età possa permettermi di eliminare del tutto il problema? Oppure ci sono delle cose che posso fare per evitare di ricascarci in futuro? per esempio delle relazioni stabili, dell''attività fisica o cose del genere?
saluti
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Dovrebbe affiancare alle cure farmacologiche anche una psicoterapia, consultando un Collega di persona. Sarà poi quest'ultimo ad indirizzarla al meglio verso un percorso specifico.

>>Oppure ci sono delle cose che posso fare per evitare di ricascarci in futuro?<<
questo può essere appreso in psicoterapia.

L'attività fisica è importante, come tante altre cose, ma non per lenire il disagio psicologico.

>>nonostante la mia età..<<
lei è molto giovane e l'età in questo caso gioca a suo vantaggio.
Ha seguito le indicazioni dei Colleghi?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, tra l'altro ho sbagliato a scrivere, ho 21 anni non 23 quindi per l'età abbiamo capito che non è un problema. Dunque, le racconto in breve: mi sono rivolto al csm di zona e mi avevano detto che mi avrebbero chiamato per un colloquio e poi mi avrebbero indirizzato per iniziare la psicoterapia presso uno dei loro centri associati, tuttavia è passato un mese e mezzo e ancora non ho avuto notizie, nel frattempo però sono stato da uno psichiatra che mi ha dato un antidepressivo...mi saprebbe spiegare cortesemente qual'è la differenza sostanziale tra terapia psicologica e farmacologica? Mi è stato detto, da persone non specializzate però, che quella farmacologica elimina i sintomi dell'ansia ma non assicura di non ricascarci in futuro mentre la psicoterapia aiuta nel lungo periodo, è corretto? E poi volevo chiederle, come mai in passato ero riuscito ad uscirne da solo mentre questa volta mi sento come se fossi senza forze mentali? E' un problema dato dal fatto che col passare degli anni tende a diventare sempre più forte se non curato adeguatamente?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..mi saprebbe spiegare cortesemente qual'è la differenza sostanziale tra terapia psicologica e farmacologica?<<
la terapia farmacologica è prescritta da uno psichiatra, quindi da un medico. Lo psicologo specializzato in psicoterapia non è un medico e non può prescrivere farmaci.

La psicoterapia (ci sono diversi indirizzi) lavora sulla relazione terapeuta-paziente e sulla riduzione della sofferenza psichico-emotiva; promozione del benessere psicologico; raggiungimento di un miglior equilibrio psichico personale; miglioramento delle capacità relazionali; miglioramento della gestione dei propri stati emotivi e dei propri impulsi; raggiungimento di una migliore comprensione di sé e dell’altro.

Il trattamento in genere è finalizzato, attraverso la relazione e la collaborazione da parte del paziente, al conseguimento della migliore realizzazione di se stessi e delle proprie capacità/potenzialità; all'aumento della conoscenza di sé e l’accettazione dei propri limiti; alla riduzione della sofferenza psichica.

>>E poi volevo chiederle, come mai in passato ero riuscito ad uscirne da solo mentre questa volta mi sento come se fossi senza forze mentali? E' un problema dato dal fatto che col passare degli anni tende a diventare sempre più forte se non curato adeguatamente?<<
questo non possiamo saperlo senza una valutazione di persona.






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Utente
Utente
La ringrazio per la spiegazione, è stato molto esaustivo.
Volevo solo chiederle un'ultima cosa, è vero che il farmaco elimina i sintomi dell'ansia ed è preferibile eliminarli o per lo meno ridurli prima di iniziare la psicoterapia in quanto nella sua fase acuta sarebbe impossibile se non difficile eseguirla? E in genere quanto tempo ci vuole prima di vedere dei miglioramenti con la psicoterapia?
saluti!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
La prima domanda è vera nella misura in cui il disturbo è talmente invalidante da non permettere lo svolgimento del normale processo della psicoterapia.

Dipende cosa intende per "miglioramenti", a volte bastono poche sedute per sentirsi accolto e compreso, comunque è importante mettere obiettivi a breve e a lungo termine, obiettivi che verranno poi di volta in volta verificati. Questa domanda non può avere una risposta esaustiva, dipende da molte variabili.







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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora molto per le risposte, si è spiegato alla perfezione!