Ho bisogno di saper il nome di una sindrome

Buonasera! Avrei bisogno di un aiuto. Tempo fa lessi di una sindrome particolare caratterizzata dalla perenne insoddisfazione del soggetto. Dal fatto che sia sempre infelice qualsiasi cosa succeda. Dal vedere anche nel partner una persona meravigliosa ma che al primo sgarbo diventa il peggior nemico, fino ad incontrare qualcun altro che sembra essere il prescelto. Non ci si rende conto pienamente di quello che succede e di quello che si fa (soprattutto nel male) e delle sue conseguenze. Non si sa cosa si vuole, ma si vuol essere al centro di tutto. Si è caratterizzati da una grande volubilità. Questo è quello che ricordo, poi magari ci saranno state anche altre caratteristiche peculiari... C'è qualcuno che mi può aiutare? Grazie mille fin da ora!!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
La sua descrizione è molto generica e potrebbe interessare diverse tipologie di personalità.

Come mai è così interessato a questa "sindrome"?
Si riferisce ad una persona in particolare?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore. La ringrazio per la risposta. Sì, mi riferisco alla mia (ex) compagna con cui abbiamo diversi problemi. Lei è molto particolare, prima che ci mettessimo insieme le voci di paese la davano come una ragazza poco seria e molto volubile. Lei ha 31 anni, con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio di 6 anni. Nell'anno successivo alla sua separazione ha avuto una vita diciamo un po' libertina, poi quando ha conosciuto me, mi ha visto come un dio in terra per circa tre mesi. Poi a seguito di una forte discussione che abbiamo avuto a gennaio a causa del suo passato, si è come trasformata, chiudendosi in sè, cambiando radicalmente il modo di vedermi e di vivere la storia. In tante altre occasioni prima la pensa in un modo, ci si getta a capofitto, dopo cambia completamente idea. Con lei siamo andati a convivere quasi subito, mi ha fatto conoscere suo figlio che ho accettato come fosse il mio. Nel frattempo ho iniziato a ristrutturare un mio appartamento per poterci trasferire lì, tutto come piaceva a lei, e dopo neanche 3 settimane dal trasloco se ne è andata riportando via tutte le sue cose, causando secondo me un altro trauma al bambino. A mio avviso non si rende conto di quello che fa. A parte lo shock che mi ha causato lasciandomi, è come se lei fosse al centro di tutto, e il male che fa agli altri le rimbalza addosso. Anche come cresce suo figlio, secondo me ha tante lacune... La sera in giro fino a tardi mentre lei è con i suoi amici, non gli insegna niente, e altre mancanze. Ora che sto provando a riconquistarla, nonostante fino a neanche 20 giorni fa diceva di essere innamorata (a parole) di me, tutto sembra inutile, un muro di gomma. In tutto quello che ho fatto per lei, mai un "grazie". E per tutto quello che lei ha fatto a me, mai uno "scusa".
Sicuramente, vista la mia ignoranza in materia, quello che sto cercando magari non è una "sindrome" ma ha un altro termine tecnico. Però sono sicuro di avere letto qualcosa che la rispecchia in tutti i suoi comportamenti. Vorrei ritrovarlo, per farle capire che ha bisogno di essere seguita in qualche modo, che non sono solo mie fantasie. Per il bene suo e di suo figlio.
Grazie ancora!
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro Utente,
credo che "l'inquadramento diagnostico" della sua ex serva a poco per risolvere il suo problema.
Centrerei l'attenzione su su se stesso per rivedere il modo con cui ha affrontato il rapporto d'amore e, ancor prima, le istanze inconsce che l'hanno spinta a scegliere lei. Chiaramente è un lavoro che non può fare da solo. Se lo ritiene può rivolgersi ad un collega dal vivo con il quale chiarire alcune dinamiche intervenute nel vostro legame che, come avrà potuto già sospettare,non sono frutto di una sola parte ma sono co-costruite.
Le faccio tanti auguri.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa, sono pienamente d'accordo con lei nell'affermare che "l'inquadramento diagnostico" non risolve il mio problema e sto cercando di rimettermi in piedi cercando da fare sia autocritica che ragionando sui tanti perchè. Però, da un lato per il sentimento che sento ancora vivo, e dall'altro per un senso di responsabilità nei confronti di quel bambino, vorrei provare non tanto a risolvere la questione di una eventuale ricongiunzione nostra, quanto evitare che il comportamento della mia ex compagna rischi di diventare nocivo per una corretta crescita del figlio. Più volte ho provato a farle capire, che i suoi comportamenti necessitassero dell'aiuto di un vostro collega. E riuscire a trovare del materiale che mi aiuti a dimostrare quanto solo a parole posso esporle, sarebbe per me molto importante.
Cordialmente
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

le diagnosi on line (perchè è questo ciò che Lei ci sta chiedendo) sono vietate dalla Legge. Inoltre, come la Collega, vorrei anche io spostare la Sua attenzione su di Lei e non su questa donna. Se davvero questa donna ha tutte queste difficoltà, un aspetto patologico riguarda il Suo atteggiamento nell'accanirsi in questa relazione. Come mai? Non avrebbe eventualmente più senso che fosse Lei a rivolgersi ad uno psicologo per capire come fare a relazionarsi meglio con questa donna?
Se molti aspetti di questa persona non Le vanno bene, come mai vuole riprovarci?
Questa donna non vuole più saperne?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Pileci,
mi scuso se la mia richiesta è passata per una diagnosi on line, non era assolutamente mia intenzione. Nel mio primo post, infatti ero stato molto generico proprio per questo motivo. Sono sceso poi nei dettagli solo per rispondere al Dott. Del Signore che parlava di una descrizione troppo generica. La mia richiesta era relativa esclusivamente al nome di una possibile, scusi il termine improprio, "patologia" affinchè potessi approfondire personalmente con qualche lettura, niente di più.
Per quanto riguarda il mio atteggiamento, non credo di essere accanito nei suoi confronti, quello che sto facendo è solo cercare di dare una spiegazione razionale a quanto accaduto negli ultimi mesi, in modo da "giustificare" la sua fuga. Se voglio riprovarci è in nome di quello che abbiamo passato nei primi mesi, perchè credo, ammesso che non ci siano delle cause più profonde da un punto di vista psicologico, che possiamo tornare agli antichi albori. Al momento lei non ne vuole più sapere purtroppo, pur ammettendo, di provare del sentimento e di sentire la nostalgia sia dei momenti passati che dei progetti futuri che avevamo fatto.
Cordialmente
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Comprendiamo il suo bisogno di dare un senso al comportamento di questa donna, ma dubito che le possa essere utile dare un'etichetta diagnostica.

Nelle sue descrizioni non mi sembra di rilevare nulla di patologico, si tratta semplicemente di aspetti o tratti di personalità, certo non possiamo fare una diagnosi, soprattutto per interposta persona.

Credo sia importante spostare il focus sulle sue difficoltà relazionali con questa donna, perché come spesso accade, sono difficoltà alimentate da entrambi. Altrimenti si mette nella posizione di chi vuole "salvare" qualcuno.

Anche ammesso che questa donna possa avere un disturbo di personalità lei purtroppo non può aiutarla e, come spesso accade, se non c'è consapevolezza di malattia, non sentirà il bisogno di ricevere le cure necessarie.






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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Concordo a pieno con la sua ultima osservazione. Il mio voleva essere un tentativo proprio in questa direzione.

Saluti, e grazie ancora per le risposte.