Diagnosticato disturbo d'ansia generalizzato

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 20 anni e vi scrivo per esporre il problema che mi affligge da diversi mesi e non accenna a migliorare. Da marzo dopo un forte periodo di stress a causa della mia vita universitaria ho cominciato ad avvertire diversi problemi fisici . Dopo vari esami fisici, risultati negativi e un consulto neurologico in cui tutti i miei disturbi sono stati fatti ricadere su cause di ansia/stress. Nonostante questo il dubbio di essere malato e di non avere via di scampo è sempre più aumentato e ha cominciato a condizionare in modo irreversibile la mia vita, creando disagi con i miei genitori che non ne potevano più di vedermi in questa situazione e creando difficoltà anche nella mia vita sociale. Il mio medico di base mi aveva prescritto un ansiolitico (alprazolam) da prendere 3 volte al giorno al dosaggio di 10 gocce (cura che ho interrotto dopo 2 settimane perché non notavo risultati sul mio umore e sulla mi agitazione). Da maggio ho inoltre iniziato a risentire di altri sintomi, come problemi di memoria, di concentrazione, i quali non hanno che ulteriormente peggiorato la mia situazione, facendomi pensare alle piu gravi delle malattie, come la demenza, e mi hanno portato a compulsare ancora di più tra me e me e a consultare sempre di piu internet per cercare qualcosa che corrispondessealla mia sintomatologia. Vedendo che la mia situazione non migliorava anzi i avevo perso quasi tutti gli interessi che avevo in precedenza (leggere, guardare film) mia madre ha deciso di farmi fare una seduta con una sua amica psicologa, la quale mi ha indirizzato verso un suo collega psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, il quale mi ha diagnosticato un disturbo d'ansia generalizzato dopo una sola seduta, e mi ha fatto iniziare una terapia con zarelis, affermando che entro un mese sarei tornato quello di prima (prima settimana una pastiglia al giorno da 37, 5 e per quelle successive dose da 75, da assumere al mattino); in piu mi ha prescritto alprazolam da assumere quando mi fossi sentito in agitazione. Nel mentre ho continuato la psicoterapia con la collega psicologa (presumo si tratti di psicoanalisi). Per la prima settimana di terapia ho notato che nonostante fossi sempre alla ricerca di qualche problema a cui aggrapparmi come se non potessi farne a meno (esempio effetti collaterali o il rischio di suicidio causato dall'antidepressivo), l umore migliorava notevolmente. La settimana successiva ho iniziato la dose da 75, e per un giorno non ho notato peggioramenti. Il giorno successivo durante una delle mie solite ruminazioni sulla.mia condizione, notata una cosa che mi è parsa strana, ho sentito crescere un senso di angoscia (probabilmente collegato al fatto che avessi pensato di essere malato mentalmente) che da due settimane a questa parte non mi ha ancora abbandonato. Sono tornati tutti i dubbi che ero riuscito ad arginare in parte, e la mia mente è invasa da pensieri negativi, a volte mi sembra di non averne il controllo, o di non
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile ragazzo,

La prima cosa da fare in situazioni simili è cercare di tranquillizzarsi ed evitare di cercare informazioni in rete che confermino le sue paure. Proviamo intanto a fare un po'di chiarezza:

1) "Il mio medico di base mi aveva prescritto un ansiolitico (alprazolam) da prendere 3 volte al giorno al dosaggio di 10 gocce (cura che ho interrotto dopo 2 settimane perché non notavo risultati sul mio umore e sulla mi agitazione)". La prescrizione di sostanze psicoattive dovrebbe essere effettuata preferibilmente da un medico psichiatra, previa accurata diagnosi, e regolata in base alle necessità terapeutiche della persona. Inoltre, le benzodiazepine (categoria alla quale appartiene anche l'alprazolam) possono richiedere un periodo di somministrazione di circa 14 giorni prima di iniziare a dare gli effetti sperati (ammesso che il farmaco e la posologia siano indicati per il problema che si sta cercando di curare)

2) "mia madre ha deciso di farmi fare una seduta con una sua amica psicologa, la quale mi ha indirizzato verso un suo collega psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, il quale mi ha diagnosticato un disturbo d'ansia generalizzato dopo una sola seduta, e mi ha fatto iniziare una terapia con zarelis". In genere non è possibile effettuare consulenze su parenti, amici e conoscenti ed è preferibile non effettuare consulenze nemmeno ai parenti, amici e conoscenti di questi ultimi. Gli psicoterapeuti non possono prescrivere farmaci (a meno che non si tratti di un medico psichiatra). Quindi la psicologa amica di sua madre l'ha forse indirizzata da uno psichiatra.

3) "affermando che entro un mese sarei tornato quello di prima". Non è possibile stabilire con certezza la durata di una psicoterapia o di un trattamento farmacologico.

4) "La settimana successiva ho iniziato la dose da 75, e per un giorno non ho notato peggioramenti". Se con un dosaggio inferiore ha avuto effetti positivi, perché avrebbe dovuto stare peggio aumentando la posologia? Al massimo poteva stare ancora meglio (effetti collaterali a parte).

5) "Il giorno successivo durante una delle mie solite ruminazioni sulla.mia condizione, notata una cosa che mi è parsa strana, ho sentito crescere un senso di angoscia (probabilmente collegato al fatto che avessi pensato di essere malato mentalmente) che da due settimane a questa parte non mi ha ancora abbandonato. Sono tornati tutti i dubbi che ero riuscito ad arginare in parte, e la mia mente è invasa da pensieri negativi, a volte mi sembra di non averne il controllo". Durante qualsiasi tipo di terapia, comprese quelle psicologiche, periodi di miglioramento possono alternasi a periodi in cui si sta peggio, i quali non indicano necessariamente che la terapia non funziona in quanto possono essere indice che qualcosa all'interno della propria mente stia cambiando.

Quindi, per rispondere alla sua domanda, sarebbe opportuno che lei evitasse di ricercare su internet informazioni diagnostiche suscettibili di aumentare le sue preoccupazioni, che scegliesse adeguatamente uno psicoterapeuta in grado di seguirla e che rispettasse le prescrizioni farmacologiche senza alterarle e senza aspettarsi risultati miracolosi in tempi da lei stabiliti. Avere ben chiaro il ruolo degli specialisti ai quali si rivolge potrebbe aiutarla ulteriormente a stare più tranquillo e a non generare ulteriore confusione dentro di lei.

Se la sua diagnosi è quella di disturbo d'ansia generalizzato, tenga conto che il trattamento più indicato potrebbe essere quello cognitivo-comportamentale. A questa pagina trova un elenco di specialisti che offrono questa tipologia di trattamento, tra i quali può effettuare una ricerca per città e trovare quello più vicino a lei http://www.sitcc.it/elenco-soci/

Corialità

Dr. Sergio Sposato MSc, CPsychol, AFBPsS
Practitioner Clinical and Counselling Psychologist
EuroPsy Certificate (Clinical and Health Psychologist

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