Tristezza e solitudine

Buongiorno,

Sono un ragazzo di 28 anni e fino a qualche tempo fa avevo molte amicizie e uscivo spesso con i miei amici ma ultimamente mi hanno tutti scaricato da un giorno all'altro dopo anni di amicizia per il fatto che a quanto mi è stato detto sono una persona che quando sta in compagnia, me ne vengo fuori con battute fuoriluogo e che ho dei comportamenti "aggressivi" e che a delle persone che non mi conoscono faccio adirittura paura, io ci ho riflettuto molto su questa cosa, ma non mi pare propio che io sia una persona del genere ho sempre cercato di essere gentile con gli altri, mi sono sempre fatto "sfruttare" un pò da quelli che erano i miei amici dando passaggi, pagando quasi sempre io quando si usciva, e non capisco perchè prima mi hanno dipinto come una persona sgradevole e poi sono arrivati a dirmi adirittura di stare a casa perchè la compagnia mia non era propio gradita. Quindi mi sono ritrovato completamente solo senza ragazza(che non ho mai avuto in realtà) e senza ormai nessun amico, passo le giornate a casa davanti al pc faccio fatica a dormire e mangio pochissimo mi sento partircolarmente giu di morale e le volte che esco da solo torno a casa ubriaco perchè so che almeno se bevo non penso a questa situazione che mi sta distruggendo, so che dovrei reagire in qualche modo, ma non so cosa fare e nemmeno come fare non mi era mai capitato di ritrovarmi in una situazione cosi, ho provato a recuperare qualche rapporto ma con scarsi risultati, non capisco inoltre perchè dopo molti anni di amicizie mi si dica solo adesso queste cose, a voi chiedo un consiglio perchè non so propio cosa fare.

Vi ringrazio per le eventuali risposte e mi scuso per la lunghezza eccessiva di quello che ho scritto.
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Dr.ssa Rosaria Buccafusca Psicologo 5 1
Buonasera,
È difficile per una persona che non ti conosce comprendere come mai c'è stato questo "fuggi fuggi" improvviso tra i tuoi amici e se le motivazioni che hanno addotto sono veritiere o meno. Penso che non sia nemmeno importante stabilirlo, perché le opinioni sono soggettive e non sindacabili. È positivo che questa situazione ti abbia fatto riflettere e sono sicura che ti servirà per crescere e diventare migliore. La solitudine non è negativa se la si sfrutta come momento ideale per pensare a se stessi, per coltivare la propria interiorità. Capisco che adesso tu sia ferito e non abbia voglia di uscire, allora magari, stai davanti al PC per cercare un libro che potrebbe interessarti o un film che non eri mai riuscito a vedere. Di amicizie, piano piano, se ne possono fare di nuove, magari iscrivendosi a quel corso sportivo che nessuno dei vecchi amici voleva fare. Che ne pensi?

Dr.ssa Rosaria Buccafusca

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
c'è discrepanza tra quanto sostengono i suoi amici e quanto pensa lei su sé, una discrepanza che non possiamo approfondire da qui per via del mezzo virtuale, ma che sarebbe opportuno per lei comprendere meglio.
Come occupavate il vostro tempo quando vi incontravate?
In precedenza non aveva mai colto segnali da parte dei suoi amici?

Sono palpabili il suo senso di solitudine e la tristezza che la accompagnano, ma l'alcol e il pc non la aiutano a risolvere, non sono la soluzione.

Ci dice anche di non aver mai avuto una ragazza, quali difficoltà incontra nell'approccio, sempre che lo tenti?
Cosa fa nella vita, lavora? Vive in famiglia e come vanno le cose?
A chi si riferisce o si è riferito in caso di difficoltà?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Sera

La ringrazio per la risposta, si potrebbe essere una buona idea, almeno cosi avrei da fare qualcosa nei weekend e spero di farmi passare questa tristezza che mi porto dietro prima che mi complichi ulteriormente la vita.
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dopo
Utente
Utente
sera dr.Laura Rinella

La ringrazio della risposta adesso le spiego con i miei amici uscivamo spesso la sera anche durante la settimana, nei weekend si faceva un giro per la città oppure si andava al cinema o anche a casa di qualcuno anche attività sportive cose normali insomma.

Da parte loro non ho mai avuto segnali di qualcosa che non andava radicalmente, anche se alcune volte litigavo quando mi facevano arrabbiare, uno di loro una volta guidando il mio motorino era caduto e quindi mi sono arrabbiato ma penso sia nella normalità delle cose litigare con amici ogni tanto una cosa che ricordo è che mi rinfacciavano spesso le cose quando magari "esageravo" nell'arrabbiarmi.

L'unica difficoltà che ho nel trovarmi una ragazza è che sono timido e non ho molta fiducia in me stesso questo spesso mi impedisce di avere un qualsiasi approccio.

Nella vita lavoro, in famiglia i rapporti con i miei genitori sono sempre stati difficili per il fatto che io non sono riuscito a finire la scuola e sono andato a lavorare relativamente presto, questo perchè a scuola ho sempre avuto difficoltà causate sempre dall'eccessiva timidezza che avevo fin dai primi giorni di scuola alle elementari e anche al fatto che ho scarsa autostima nel senso che ho sempre bisogno di conferme o di qualcuno che mi compatisca. Quando sono in difficoltà prima mi rivolgevo ai miei amici ma adesso a nessuno anche perchè non ho mai parlato dei miei problemi sociali in famiglia non capirebbe nessuno e causa un brutto rapporto con i miei genitori non so che consigli potrebbero darmi, nelle esperienze che ho avuto in passato ricordo solo delle grandi litigate e basta.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
se lei non si stima e non si vuole sufficientemente bene, come può pensare che gli altri lo facciano? Inevitabilmente la percezione che ha di se stesso e il suo modo di porsi con gli altri (ho sempre bisogno di conferme o di qualcuno che mi compatisca) influenzano i suoi rapporti e come portrebbe essere diversamente?

Probabili vuoti affettivi, mancanza di conferme, rapporti difficili con i genitori o altro che non sappiamo sulla sua storia di vita concorrono a sostenere le sue difficoltà e a farla sentire solo, distante dagli altri, come se non avesse risorse.

Altri così importanti per lei, così solo affettivamente, tanto da essere generoso e pagare i conti al posto loro.

Credo che lei abbia bisogno di imparare a credere in se stesso, di conquistare una migliore autostima, di ritrovare risorse e potenzialità smarrite in un percorso di crescita che non l'ha aiutata a volersi bene.

Per questi motivi le suggerisco di incontrare un nostro collega che la possa accompagnare in un percorso che la conduca a un migliore benessere e qualita di vita personale e relazionale.

Restiamo in ascolto

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,

La ringrazio per avermi ascoltato, almeno un pò mi sono sfogato, provvederò al piu presto a contattare uno psicologo della mia città e speriamo di riuscire ad uscire al piu presto da questa brutta situazione e cercare di rincominciare.