Crisi di ansia

Salve a tutti,
volevo raccontare la mia esperienza. L'anno scorso improvvisamente ho iniziato a soffrire di forti crisi di pianto, assolutamente ingiustificate; senso di angoscia, di smarrimento e voglia di farla finita.
Nel momento in cui mi sono accorta che questo periodo durava più del dovuto e nel momento in cui mi ero totalmente smarrita ho chiesto subito l'aiuto di una psicologa. Sto facendo una terapia che dura da quasi un anno e le sedute avvengono una volta a mese. Dalla terapia, sono riuscita a capire le mie debolezze, del perché stavo cedendo e pian piano mi ero ripresa. Avevo iniziato anche a riprendere peso, a star in compagnia. Successivamente però ho avuto nuovamente un crollo, di natura un po' diversa. Attacchi di ansia continui, paura di uscire, di interagire con gli altri. Ogni volta che mi veniva un attacco di ansia in un determinato luogo io in quel luogo non riuscivo più ad andarci. Fino a quando mi sono totalmente isolata. So il motivo per cui sono crollata e so che posso uscirne ma ci sono dei momenti in cui il mio cervello smette di funzionare e non riesco a calmarmi. Volevo sapere se potevo avere dei consigli utili per poter affrontare la paura di uscire, la paura degli spazi chiusi...Non sto prendendo farmaci e non ho intenzione di prenderli. So che dovrei affrontare la mia paura ma in quei momenti perdo il controllo. Questa situazione è fortemente invalidante e più mi rendo conto di non riuscire a fare le cose anche più quotidiane, e più l'ansia aumenta. Le sintomatiche sono quelle comuni.. il cuore inizia a battere sempre più forte, caldo, debolezza, senso di svenimento e a volte anche di soffocamento nonché confusione totale. Se l'attacco di ansia accade in casa riesco a gestirla meglio, se sono fuori devo immediatamente scappare dal posto in cui sto, trovare una zona ventilata o eventualmente tornare a casa.
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
Mi scusi ma una psicoterapia con una seduta una volta al mese è probabilmente insufficiente per lei.

Una psicoterapia che abbia un senso a mio avviso dovrebbe avere, almeno all'inizio, una frequenza di sedute più serrata, almeno una o due volte a settimana, specialmente nel caso in cui vi sia anche la presenza sintomatologie potenzialmente invalidanti che includono il panico (o crisi d'ansia).

Prenda pertanto seriamente in considerazione l'idea di iniziare una psicoterapia in maniera un po' più strutturata e intensa.

Come mai non ci ha già pensato?
Come "funziona" il resto della sua vita? Com'è il suo umore durante il giorno?

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ne avevo parlato precedentemente con la mia psicologa ma non sentiva il bisogno di aumentarmi le sedute.... poi da luglio a ora ho iniziato a gestirmela da sola...assumendo solo qualche goccina omeopatica... nulla più... bene o male le mie giornate al momento sono piuttosto statiche....la maggior parte del tempo lo passo a casa...ammetto che in quest'ultimo periodo mi sono sforzata ad uscire e riuscivo a gestirmi certe situazioni...anche quelle più banali...come quelle di andare alla posta e aspettare il mio turno... Invece in questi giorni a causa di una serie di stress e di situazioni negative, sono crollata.. crisi di pianto.. angoscia continua.. fortemente irritabile..nervosa... tra l'altro sono facilmente condizionata da quello che vedo e sento...iniziano a venirmi delle fobie...come quelle di potermi far del male o fare del male agli altri...appena capita un pensiero del genere mi faccio prendere dal panico e dall'ansia. Domani dopo quasi un mese e mezzo ho la seduta. Chiederò nuovamente di aumentarmi il numero delle sedute. Sinceramente vorrei evitare l'assunzione di farmaci, in quando fino ad ora sono sempre riuscita a gestirmela..nonostante abbia avuto i miei momenti NO.
Vorrei infine aggiungere che faccio sedute di mezzora. Non so se dovrebbe durare di più.
Mi scuso di aver risposto solo ora ma non avevo ricevuto nessuna email. Me ne sono accorta solo adesso.
La ringrazio.
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
gentile utente, che tipo di psicoterapia sta facendo con sedute di mezz'ora a frequenza mensile?

Nessuna psicoterapia che possa avere un senso a mio avviso può avere un simile andamento. E' certa che la psicologa che la segue sia una psicoterapeuta?

Prima di poter fare una psicoterapia sensata che non vada a casaccio, occorre secondo il mio punto di vista capire bene che fare nel suo caso, conoscerla, inquadrare i sintomi ma anche la struttura di personalità su cui i sintomi si sono sviluppati e il tempo che lei sinora ha dedicato a questo è per quanto mi riguarda appena sufficiente a farsi un'idea di lei e del lavoro da effettuare.

Si informi e se necessario cambi terapeuta.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Domani ho la seduta e vedrò di farmi chiarire determinati punti. Da quando ho iniziato la terapia la mia dottoressa non mi ha esplicitamente detto di cosa soffro. Sono io che vado a supporre. Comunque è psicoterapeuta e anche psichiatra
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4 20
Cara utente,

come ha evidenziato il collega, una seduta di 30 minuti fatta una volta al mese non può considerarsi psicoterapia, né tantomeno un semplice sostegno psicologico.
La modalità di incontro è tipica di una semplice seduta di valutazione o monitoraggio del suo stato ma non può aiutarla a modificare le sue credenze ed i suoi schemi di pensiero, né tantomeno può agire a livello della sua personalità.
Chiarisca domani in seduta la situazione, e ci tenga aggiornati.
Saluti

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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