Le ho detto che ho riferito al medico la mia omosessualità

una settimana fa ho convinto i miei genitori a portarmi da uno psicoterapeuta perché avevo delle ossessioni su alcune mie parti del corpo e dei disturbi d'ansia, attacchi di panico, problemi di concentrazione. Oggi, giorno della 2' seduta, lo psichiatra mi ha prescritto citalopram, dicendo che mi aiuterà a gestire l'ansia e l'umore depresso. Lo psichiatra / psicoterapeuta in questione mi offre anche un aiuto psicologico.
Oggi ho deciso di parlargli della mia omosessualità, della mia paura di non essere accettato, dell'ansia legata alle discriminazione che ho affrontato, e lui non mi ha convinto tanto, non mi credeva. A un certo punto ha iniziato a dire che ci sono pazienti affetti da doc omosessuale, e io invece sottolineavo come per me l'omosessualità non fosse un'ossessione o un dubbio, e che non avevo bisogno di fare ''esperienze'' eterosessuali per scoprirmi meglio. io avrei voluto che lui comprendesse invece che il disagio derivava dall'ambiente in cui mi trovo, pieno di discriminazioni, e non dalla mia omosessualità per se.
Ma il peggio deve ancora venire. E' venuta a prendermi mia madre e le ho raccontato della seduta. Ha iniziato a urlarmi dicendo che non voleva che prendessi degli psicofarmarci perché dice che creano 'dipendenza', ed io le ho detto che senza medicinali non saprei come fare per gestire l'ansia e almeno in questo momemento vorrei affiancarli alla terapia psicologica per stare meglio. Sono sicuro al 100% che lei mi impedirà di usarli visto che ha potere su tutto e i suoi capricci contano più delle mie reali necessità. Poi le ho detto che ho riferito al medico la mia omosessualità e al disagio collegato al non essere accetato, a quel punto lei ha fatto uscire tutta la parte omofoba che era in lei (sempre urlando) mi ha detto, ferendomi profondamente ''D'altronde se è una cosa normale, perché vai dallo psicoterapeuta?'' (e io le ho detto che non ci vado perché sono omosessuale ma perché soffro d'ansia, cosa che per lei non conta proprio). Poi mi ha detto ''Se nella natura l'uomo e la donna possono procreare, un motivo c'è''. poi ha rincarato la dose dicendo ''noi non ti perseguitiamo, sei tu che ti autoescludi e ti chiudi in camera e hai delle manie, e poi dici di essere omosessuale anche se non hai avuto mai alcuna esperienza con le donne'' (come al solito non mi crede e in questo modo dimostra di non accettarmi per come sono). Poi ha parlato di ''accettare'' vicini di casa gay, ma io della sua tolleranza non me ne faccio proprio niente. E continuava a urlare. Io le ho risposto che se in famiglia non posso parlare di omsoessualità per vergogna e se a scuola sono invisibile e vittima di bullismo, magari non è che poi così tanto vero che mi invento tutto, e magari l'anormalità non è l'omosessualità , ma l'omofobia che devo vedere ogni giorno. Cosa devo fare ditemi voi? la mia vita fa schifo, non posso contare né sull'aiuto dei miei genitori né sull'aiuto dello psichiatra.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Lei ha 24 anni, è maggiorenne e dovrebbe iniziare a prendere le distanze dalla sua famiglia di origine, in senso relazionale intendo. Questo implica una maggiore autonomia e possibilità di decisione.

Come mai ha dovuto "convincere" i suoi genitori per farsi portare da un professionista? Questa è una scelta che andrebbe fatta in autonomia, soprattutto se non si sente accolto dai suoi genitori.

Lo psichiatra è un medico e quindi, tendenzialmente, usa psicofarmaci per il trattamento dei disturbi d'ansia.

L'orientamento sessuale è qualcosa di personale e intimo. L'omosessualità non è una patologia, il doc (di qualsiasi tipo) si, perché rientra nei disturbi d'ansia e può essere trattato con la psicoterapia.
Come mai secondo lei lo psichiatra ha parlato di "doc omosessuale"?








Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non ho 24 anni, ma 16. Quindi l'autonomia me la posso pure dimenticare.
Mi dispiace di aver messo un dato falso sulla mia registrazione, ma volevo nascondere la mia età!

Ho dovuto convincere i miei genitori perché credevano che non avessi niente, io invece ogni giorno soffro di ossessioni e di ansia.

Nel mio caso l'omosessualità non c'entra nulla con le ossessioni , non sono affetto da doc omosessuale, bensì da dismorfofobia. Lo psichiatra comunque ha scambiato la mia omosessualità come un segno di confusione e di disagio. E la cosa non è vera. Provo disagio più che altro per il clima omofobo che respiro, per il fatto che non mi sento accettato dagli altri e mi sento invisibile. Non provo ansia perché sono omosessuale per se.

Ma la gente questo non lo capisce. E mia madre non capisce che non ce la faccio più a vivere con le ossessioni e le ansie. Che non riesco più a concentrarmi, a fare niente e ho bisogno di aiuto. Ho chiesto direttamente io al medico di prescrivermi dei farmaci antidepressivi.
[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo, purtroppo lei è minorenne e non possiamo rispondere alla sua richiesta di consulto. Se intende avere un confronto psicologico, dovrebbe rivolgersi al consultorio famigliare nello spazio riservato ai giovani.






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