Doc o omosessualità ?

Salve ,sono un ragazzo di 30 anni ho scritto una precedente e mail qualche giorno fa , riguardante il mio orientamente sessuale , e mi avete consigliato di parlare con un psicoterapeuta , però purtroppo finora abbiamo fatto una sola seduta e lo rivedo a settembre ( causa vacanze ).
Sono avvolto in un vortice , vivo nell'angoscia più profonda e la maggior parte della giornata la trascorro pensando di essere diventato o di essere sempre stato omosessuale , premetto non ho niente contro tale orientamento ma proprio non mi ci sono mai visto fino ad oggi.
I primi giorni in cui pensavo fosse solo una ossessione mi faceva schifo pensarmi a letto con un uomo , baciarlo o stare con lui , vedere film porno gay ed immaginarmici.Mi sono messo continuamente alla prova fissando qualsiasi ragazzo carino mi passasse davanti agli occhi per capire cosa mi stesse succedendo e fissandolo cercavo di immaginarmi con lui in atti sessuali.Pensavo di impazzire , ho paura anche di uscire di casa e di vedere gente , perchè ogni uomo per me è un banco di prova.Come dicevo nella precedente e mail ho sofferto in passato di fobie ed ossessioni di ogni genere , alcune meno forti altre forti ma non come quello che sto passando ora , sono seguito da uno psicoterapeuta , ma ci sono stato solo una volta , ora lei è in ferie fino a settembre.
Prima di andare da lei non mi era capitato di eccitarmi pensando ad una fantasia omosex con un uomo , ora invece mi capita . Lei mi aveva detto che da una prima valutazione non poteva pronunciarsi , ma che non le sembrava che potessi essere omosessuale , beh da lunedì giorno in cui sono andato le fantasie si sono triplicate e l'erezione ( sotto stimolazione ) mi ha fatto raggiungere l'orgasmo.E sempre più penso di essere omosex e che tutto ciò sia solo frutto del non accettarmi...chiedo un vostro parere
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

purtroppo non è possibile aggiungere altro rispetto a quanto le è stato detto qualche giorno fa da altri miei Colleghi.

Da qui infatti non è possibile porre una diagnosi di disturbo d'ansia e quindi confermare che il suo problema è dovuto ai pensieri ossessivi, che comunque sembrano proprio essere presenti, da come descrive il suo stato.

Ha fatto benissimo a rivolgersi ad una psicologa, ma purtroppo se la dottoressa in questo momento è in ferie non c'è altro che lei possa fare se non attendere il prossimo appuntamento.
E' plausibile il fatto che la sua ansia sia aumentata dopo il primo colloquio, perchè ha dovuto affrontare il problema parlandone di persona e perchè ha avuto la prospettiva di dover interrompere il percorso appena iniziato a causa delle ferie estive, cosa che la sta facendo sentire in balia di sè stesso e dei suoi pensieri.

In questo periodo non ha programmi o comunque modo di tenersi impegnato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Gentile dottoressa
ho modo di tenermi impegnato solo relativamente , la cosa che più mi spaventa è che quando ho la possibilità di potermi distrarre ci rinuncio perchè ciò mi porterebbe a non star bene tra la gente e volev al più presto correre a casa per chiudermi in me stesso.
Tra un paio di settimane sono in viaggio con la mia raga e dio solo sa l'ansia che questa cosa mi porterà. Sono comunque sotto la somministrazione di ansiolitici da un giorno e spero di restare un pò più tranquillo . Solo quando leggo forum in cui si parla di doc omosex o minforma come ci sono anche su questo sito mi ritrovo in tutti i sintomi e si acceende una speranza ,quella di non cambiare nulla della mia vita.
Le auguro una buona giornata
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
prima di partire legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
e questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ciò che conta è che lei abbia la prospettiva di ricevere un aiuto a uscire da questa situazione di intensa ansia, anche se dovrà aspettare settembre.
Nel frattempo l'ansiolitico che le è stato prescritto potrà essere un supporto utile a tranquillizzarla, ma non si dovrà preoccupare se non le consentirà di scacciare del tutto i suoi dubbi perchè questo obiettivo sarà raggiungibile solo mediante la psicoterapia.

Ha parlato alla sua ragazza di quello che le sta succedendo?
Da quanto state assieme?
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Gentili dottori
innanzitutto vi ringrazio per il vostro supporto .
Non ho parlato di questo con la mia ragazza in quanto lei attualmente è con un progetto semestrale in Francia e ci vediamo al massimo per una settimana al mese (pensavo di non farlo in realtà,temo non capirebbe).
Questo è stato un bene perchè mi lascia il tempo di capire meglio , però non potete immaginare gli sforzi che faccio quando la sento al telefono fingendo che tutto sia normale ,dopo mi sento devastato .
Stiamo insieme da due anni e qualche mesetto.
Vorrei esporvi una cosa che mi succede...quando mi sveglio per andare a lavoro verso le 3 di notte il dubbio di esserlo quasi diventa certezza ,l'angoscia e l'ansia mi logorano ,questo succedeva però anche per le altre ossessioni ovviamente però in forma più lieve ,poi dopo qualche ora riesco a stare meglio.
Poi ugualmente dopo il riposino pomeridiano al risveglio ho le stesse sensazioni per qualche ora.
In pratica ogni volta che dormo al risveglio l'ansia l'angoscia il dubbio sono insopportabili e mi tolgono ogni forza.C'è qualche tipo di spiegazione per questo?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se lei fa un lavoro per il quale non può dormire in orari più adeguati, che rispettino cioè la naturale alternanza di luce e buio, è esposto ad uno stress fisico che può peggiorare il suo stato psicofisico generale: quando non si sta bene fisicamente anche l'ansia peggiora, perchè il malessere passa dal versante fisico a quello psicologico e si resiste meno agli stress.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Salve dottori
volevo informarvi sul proseguio del mio stato .
In pratica da 3 o 4 giorni l'ansia è diminuita , ho ancora paura di uscire perchè mi soffermo a guardare bei ragazzi , ma questa volta cerco di frenare l'ansia e spesso ci riesco .Il problema però è che anche nei confronti delle ragazze sono un po apatico.
Ho iniziato una terapia da una settimana come dicevo prima assumento ansiolitici sotto prescrizione medica , il dottore mi diceva che i benefici si sarebbero visti a distanza di una decina di giorni , io però mi sento meglio , merito degli ansiolitici o il mio cervello ha elaborando una sorta di autodifesa al dubbio ?
In ogni caso il dubbio rimane , prima era però insopportabile ora è come se riuscissi a tollerarlo in parte....
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Salve dottori
dopo più di un mese e mezzo ,dopo le vacanze estive e aver ripreso
ieri gli appuntamenti con la psicologa posso dire di stare un poco meglio.
La psicologa mi ha fatto parlare molto della mia famiglia dei vari rapporti coi miei genitori finora .
Gli ho raccontato cose della mia infanzia a partire da quando avevo 8 anni e mi sembra tutto proceda anche se pare sia un discorso lungo e complicato.
In tutto finora abbiamo fatto tre sedute.
Oggi però tornando a casa mi è saltato in mente un episodio di quando ero piccolo che mi sta praticamente ossessionando e che ho però dimenticato di raccontare alla dottoressa..
Ero dal medico con mia madre , avevo 10-11 anni credo . Ci andavo per questioni legate alla balbuzia . Mia madre disse "lui tra l'altro è anche troppo legato al padre e meno a me" , il dottore (logopedista o psicologo ) rispose "ah ...questo non deve essere così....." io interpretai la risposta del dottore come un qualcosa "l'essere legato al papà fa diventare femminuccia ".
Non so per quale motivo interpretai la sua risposta in questo modo , avevo 10 -11 anni non ricordo se fossi a conoscenza dell'omosessualità , ( credo di si perchè nasco in un contesto sociale dove si cresce infretta ), però ricordo che interpretai la cosa in tal senso anche perchè mia madre tempo prima aveva detto ad un altro dottore la stessa cosa ,e quest'ultimo rispose "son cose normali alla sua età "( più o meno ) , ma non diedi alcun peso alla cosa.
Ora mi chiedo , possibile che questo episodio mi abbia condizionato inconsciamente spingendomi erroneamente verso l'eterosessualità (considerata normale ) ma in realtà sentivo già di essere "diverso"( in quanto avevo interpretato la risposta del dottore sotto l'aspetto dell'orientamento sessuale )? Non so se sono stato chiaro nella spiegazione (sono un pò agitato ).
Lo so che non dovrei neanche chiedere un parere in quanto seguo già un discorso terapeutico ma rivedo la mia psicologa tra 1 settimana e questo mi sta un pò facendo ricascare nell'ossessione .
Spero qualcuno mi risponda
Buona serata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che all'epoca lei abbia interpretato male il discorso che ha ascoltato e che questo le abbia fatto venire il dubbio che essere più legato al papà che alla mamma fosse indice di qualcosa che non andava, mentre è perfettamente normale che a quell'età lei fosse più legato alla figura maschile, che è quella che accompagna (simbolicamente e fisicamente) i figli fuori da casa (luogo del materno) e li introduce nel mondo.

Mi sembra anche che lei ecceda in ragionamenti astrusi che possono derivare proprio da quella stessa ossessività che la porta ad elaborare gli altri dubbi che ci ha sottoposto: la terapia che ha iniziato la aiuterà a modificare questo aspetto e ad essere di conseguenza più sereno.