Dubbio terapia

Gentili dottori volevo sapere alcune cose, attualmente sono in cura con un antidepressivo per un forte stato di ansia e sono in attesa per iniziare un percorso di psicoterapia ma penso che fino a settembre non se ne farà niente, la mia infanzia è stata normalissima ed anzi molto bella, la mia adolescenza invece è stata un mezzo incubo nel senso che a periodi è stata bellissima, esperienze fantastiche e tutto ma per altri versi è stata un calvario, mi spiego meglio: all'età di 12 anni ho subito un grave episodio di bullismo in cui sono stato messo in ridicolo davanti a tutta la scuola, ci ho messo un bel po' a digerire quell'episodio, poi per problemi di natura fisica sono stato per anni deriso chiudendomi molto in me stesso, quando poi con lo sviluppo ero di nuovo alla pari degli altri fisicamente ho iniziato piano piano a riaprirmi emotivamente ma mai del tutto ed infatti ho sempre avuto problemi nel relazionarmi con le ragazze, non nel senso che non ci riuscissi, anzi! però non sono mai riuscito a dichiarmi ad una ragazza e questo mi ha portato a problemi di reputazione in quanto tutti i miei amici raccontavano le loro storie e io non avevo niente da dire, passando un po' per lo sfigato di turno. Ho iniziato allora ad allontanarmi dal gruppo e ai nuovi amici ho raccontato storielle non del tutto vere, gonfiando di molto la realtà. Qualche mese fa mi sono preso una cotta per una ragazza e ho deciso di provare per una volta a farmi avanti, inizialmente sembrava ricambiare, poi è sparita e avevo deciso di lasciar perdere. Poi è nuovamente tornata a farsi sentire, ho deciso di riprovarci ed ora è di nuovo sparita, lasciandomi col dubbio se voglia conoscermi veramente o no. Comunque, io a causa della mia forte ansia (scatenata da vari eventi stressanti nello stesso periodo) sono in cura con un antidepressivo che tutavia non ha ancora iniziato a fare effetto e sono molto scoraggiato, certe volte penso di essere finito in un tunnel senza fine ma mi dicono che con un po' di attesa tornerò per lo meno ad una situazione di benessere psicofisico come prima di entrare in questo tunnel. La mia domanda è, per vostra esperienza è vero che con l'antidepressivo posso uscire dal tunnel nonostante i miei problemi? E una volta uscito dal tunnel è possibile con l'aiuto di una psicoterapia risolvere i miei problemi nel relazionarmi con le ragazze e gestire meglio lo stress? quale tipo di terapia sarebbe più indicata e in quanto tempi si potrebbero vedere i risultati? Vorrei aggiungere che prima che iniziasse questo inferno io svolgevo una vita normalissima, nel senso che non evitavo mai una situazione, ora invece non so se per colpa dell'ansia o per cosa ho paura che non riesca più ad uscire da questo tunnel, nonostante per anni sia riuscito da solo ad uscire dalle situazioni più inimmaginabili. Spero possiate rispondere alle mie domande in modo da ritrovare un po' di fiducia.
Saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Senza dubbio l' approccio più indicato è quello combinato:terapia psicologica e farmaco terapia.
Quale orientamento deve deciderlo lei, in funzione delle sensazioni provate durante i primi colloqui.
Le suggerisco di guardare all' interno del nostro portale, mettere la sua città e vedere quali professionisti lavorano, leggere i loro consulti, i loro articoli e la loro formazione, è già un inizio

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio la risposta, per quanto riguarda la psicoterapia mi sono rivolto al Csm di zona e sono in lista d'attesa, per questo volevo sapere se secondo la Sua esperienza è possibile per lo meno tornare a svolgere normalmente le attività con la sola terapia farmacologica per poi risolvere definitivamente i problemi con la psicoterapia una volta chiamato dal csm, è possibile secondo Lei?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<è possibile per lo meno tornare a svolgere normalmente le attività con la sola terapia farmacologica>
Ogni domanda sul trattamento farmacologico è di competenza medica, non psicologica, per questo dovrebbe porla allo specialista prescrivente che la segue , quando lo rivede?

Per quanto riguarda la domanda sul tipo di approccio psicoterapeutico (se ho ben capito il senso della sua domanda) non le è possibile scegliere lo specifico orientamento, né lo specifico professionista presso il servizio pubblico, nel quale comunque lavorano ottimi specialisti.

Cordiali saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Lo psichiatra lo rivedrò a metà agosto ma mi era stato detto che con la terapia farmacologica avrei ritrovato il benessere psicofisico mentre con la psicoterapia avrei capito le cause del malessere una volta guarito e poi si sarebbe fatto in modo da non ricadere più in futuro, è possibile che vada così secondo la Sua esperienza?
saluti
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