Ho scoperto di non conoscere affatto i miei genitori.

Salve, ringraziando anticipatamente per l'attenzione vorrei esporre il mio problema.
Ho 25 anni, sono l'ultima di due figli, tra me e mio fratello ci sono 8 anni di differenza quindi abbiamo avuto sempre un rapporto amichevole ma mai particolarmente intimo, perché mentre io ero una bambina lui stava già diventando adulto.
Ho sempre creduto di avere due genitori modello, un po' severi (specie mio padre), ma giusti. Poi, qualche anno fa, sono tornata a casa e ho trovato mia madre con una vistosa ferita sul sopracciglio che stentava a giustificarmi. Quando è arrivato mio padre c'è stata una specie di scenata, io non capivo nulla. Poi, ho costretto mio padre a spiegarmi tutto, e lì mi ha confessato che mia madre in passato era solita bere, ma che non dovevo dire nulla a mio fratello di questo piccolo incidente perché lui, che da piccolo aveva vissuto in prima persona il problema, era convinto che la cosa fosse stata superata, e così io ho fatto, tenendomi tutto per me, anche se avrei avuto bisogno di parlarne. Ma riuscii comunqe a fare ammettere a mio padre che in famiglia tutti erano a conoscenza della cosa, ma avevano tutti l'ordine di non dirmi mai niente, e che la mamma aveva smesso di bere alla mia nascita. Grosso trauma, scoprirlo così, da adulta, quando mi ero formata un'idea di mia madre come donna perfetta.
Poi mia madre si è ammalata di cancro al seno,l'ha sconfitto, e la cosa mi ha distratta e non ho più pensato al resto.
Giorni fa, dopo un litigio con mia madre, mi sfogai con mio fratello e non so perché mi feci scappare che sapevo tutto dela sua abitudine di bere (non lo definirei alcolismo, perché erano episodi sporadici), e lui è rimasto molto stupito del fatto che io lo sapessi, e che addirittura avessi dei flash di memoria di lui che litiga con mia madre perché ha trovato delle bottiglie nascoste in camera da letto (quindi mio padre aveva mentito dicendomi che mia madre aveva smesso di bere alla mia nascita).
QUindi si è sbottonato, e con molta calma mi ha raccontato che da piccolo aveva visto diverse volte mia madre ubriaca,con mio padre che magari per questo motivo la sgridava e le dava due ceffoni. E che alla mia nascita aveva paura d'assentarsi da casa perché temeva che mia madre bevesse e mi facesse del male. Mio padre non ha cercato di proteggere mio fratello a dovere, anzi, quando trovava bottiglie nascoste lo chiamava, gliele mostrava e gli diceva che quelle erano le bottiglie che sua madre beveva di nascosto (lui avrà avuto una decina d'anni).
Oggi mio fratello è un uomo senza particolari problemi, oserei dire equilibrato. Io sono rimasta sconvolta dal suo racconto, ma lui dice che ormai ha razionalizzato tutto e non ci pensa mai. Ma ammette di non aver passsato un'infanzia particolarmente felice. Io quindi mi sento pensantemente in colpa perché in confronto la mia infanzia è stata ABBASTANZA serena. Ma penso anche che è anche grazie a me se mia madre ha smesso di commettere certe sciocchezze. Sono terribilmente confusa.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ci ha raccontato una storia famigliare dolorosa.
Ma oggi qual è la Sua domanda?
Lei come sta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
mi scusi, temo di aver fatto una gran confusione. Penso che la domanda sia come posso fare a gestire questo senso di colpa per avere avuto un'infanzia "protetta" (relativamente, dal momento che ricordo, anche se in maniera poco nitida, litigi vari) a differenza di mio fratello.
Insomma, sono ossessionata dall'idea di mio fratello bambino che doveva assistere a tutto ciò, anche se in realtà, per sua stessa ammissione, ha avuto anche molti momenti positivi durante la sua infanzia, anche se ovviamente quelli negativi rimangono più imrpessi.
In più, sono molto confusa anche sui miei genitori, specie su mia madre, perché anche alla luce delle recenti scoperte sia io che mio fratello dobbiamo concordare sul fatto che sia stata, per il resto, una "buona madre" (nonostante finga che il passato non sia mai accaduto e se si prova a toccare l'argomento nega, forse nel tentativo di proteggermi ancora).
Mi sembra d'impazzire perché non riesco a trovare un nesso tra quanto racconta mio fratello e l'idea che ho avuto per tutti questi anni dei miei genitori.
Mi sento tradita e ingannata, anche di fronte al resto della famiglia che probabilmente sapeva tutto e con me faceva la recita.Forse sarebbe stato meglio non essere protetti e sapere tutto dal principio.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

io direi di prendere un po' le distanze dalla verità che ha appreso di recente e ridimensionare il tutto.
Perchè le dico questo? Perchè spaccarsi la testa dietro ai sensi di colpa non Le serve a nulla e non credo possa trovare un senso in questo modo. Semmai Le servirà solo a soffrire e a non andare avanti.
Sia grata invece perchè -tutto sommato- ha avuto una vita serena, nonostante i gravi problemi a casa.
Le dipendenze non sono patologie semplici, ma coinvolgono spesso tutta la famiglia. Purtroppo Suo fratello ne è stato coinvolto di più. La buona notizia è che oggi Suo fratello è un uomo felice, sereno ed equilibrato, nonostante tutto.
Quanto al sentirsi tradita e ingannata, se prova a vedere la questione con maggior distanza, Lei che cosa avrebbe fatto? Sarebbe andata da una bambina a buttarLe addosso pesi troppo grandi da sopportare?
Perchè non vede l'amore e la protezione di tutti quanti nei Suoi riguardi?
Lei dice che quando era una bimba, Suo fratello, che ha molti anni di più, stava diventando un adulto. Ecco perchè Lei ha avuto più protezione, probabilmente la mamma stava meglio e il papà aveva imparato a relazionarsi in maniera diversa con la mamma....
Alla luce di tutto ciò, conservi il buon ricordo che ha della Sua famiglia, altrimenti l'alternativa è autoconvincersi di aver vissuto una menzogna (cosa non vera) e di creare un problema dove non c'è.
Il passato non può cambiarlo, ma può scegliere come vivere il presente e futuro.

Ci pensi :-)