Rifiuto di togliere il pannolino

Buongiorno, sono una mamma 32nne di una bambina di 3 anni e mezzo.
Non ha ancora tolto il pannolino.
Il problema è che tutte le volte che io e mio marito ci abbiamo provato è sempre stato un fallimento.
Arriva a trattenere la pipì per ore, anche 22!!
Sabato scorso dopo 16 ore le abbiamo fatto la peretta. E' riuscita a trattenere tutto anche con quella.
Alla fine per non farla stare male le abbiamo messo il pannolino e si è tranquillamente liberata.
E' già la 4a volta che proviamo a fare questo tipo di "manovra" ma niente!
Lei dice che ha paura della pipì.
Non so che tipo di blocco abbia e non so come riuscire ad uscire da questa situazione.
Cosa posso fare?

Samantha
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente sembra che una sorta di condizionamento si sia creato nella piccola, ossia lasciarsi andare solo con il pannolino.
E' il caso di parlarne con un neuropsichiatra infantile.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

di solito quando si presentano questi problemi nel togliere il ciuccio o il pannolino, nell'abituare il bimbo a dormire da solo superando le proprie paure, c'è una cattiva gestione della situazione da parte dei genitori.

Nel tornare sui Suoi passi (cosa che immagino avrà fatto molte volte da quando ha provato a togliere il pannolino), la bimba è andata in confusione e quindi non sa più che fare.

A mio avviso è molto importante che siate voi genitori a capire come fare per gestire il problema. Immagino avrà parlato anche col pediatra: che consigli Le ha dato?

Di solito è bene avere una linea condivisa con il coniuge e attuarla senza fare passi indietro che non fanno altro che alimentare la confusione ed essere segnali intermittenti per la bimba.

A questo punto è importante che siate voi due genitori a rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta per capire come comportarvi con la bambina.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Io sono già in curo da uno psicoterapeuta e ho appuntamento appunto con lei per capire come devo comportarmi.
La bimba diciamo che sa che prima o poi lo tiriamo fuori dal cilindro questo benedetto pannolino e quindi la trattiene.
Solo che siamo stati anche in PS dove la diagnosi finale è stata RITENZIONE VOLONTARIA.
le avevano messo una pomata tipo anestetico per evitare subito il catetere, lei si è seduta sul vasino e dopo 5 minuti l'ha riempito.
C'è stato un altro episodio con mia mamma nel quale ha fatto cacca nel vasino..poi stop.
probabilmente abbiamo sbagliato in quei momenti a non approfittare e togliere definitivamente, ma la paura che possa avere un blocco renale o intestinale è troppo forte.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Mi associo alle riflessioni già ricevute dai Colleghi.

Toglier il panno è un momento estremamente delicato e carico di simbolismi.
Ho capito male o avete messo una pomata anestetica ed un catetere?

L’abbandono del pannolino, rappresenta l'abbandono della protezione, obbliga all'autonomia e non sempre è facile, ne i bambini sono pronti a farlo tutti allo stesso momento della loro vita.

Secondo la fase anale di Freud, l'urina così come le feci e le parti del corpo destinate alla ritenzione o all'espulsione (uretra ed ano), sono caratterizzate da un notevole investimento affettivo e libidico.
Il bambino erotizza questa funzione, prova piacere non solo nel "trattenere", ma impara ad effettuare un controllo su se stesso, su di lei e sul mondo circostante, perché probabilmente non sereno.

Solitamente- ma siamo online, quindi legga quello che le dico con il beneficio del dubbio- il bambino ha con la madre un possibile rapporto conflittuale: infatti, le feci e l'urina, sono visti dal bambino come "preziosi preziosi prodotti/doni" del suo corpo e li trattiene.

Sempre secondo la psicoanalisi, il superamento della fase anale, porta alla risoluzione del conflitto tra dipendenza e aggressività e porta poi all'acquisizione del controllo sfinterico.
Se lei è già in terapia, potrebbe farsi consigliare da chi ha il piacere di seguirla, al fine di aiutare la sua bambina

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

ha fatto benissimo a prenotare il colloquio con lo psicoterapeuta perchè potrà capire come comportarsi e che cosa succede se si lascia paralizzare dalle Sue paure.

Come vede, in episodi in cui probabilmente siete stati più fermi con la piccola (mi riferisco anche all'episodio in cui c'era la nonna), è stato utilizzato il vasino.

Ora, se la bambina si aspetta e ha ben memorizzato che prima o poi arriva questo benedetto pannolino, sarà sempre meno propensa ad abbandonarlo. Forse il pannolino e il suo utilizzo in qualche maniera la rassicurano ed è per questa ragione che non vuole rinunciarci.

Ma, indipendentemente dalle motivazioni, è importante fare in modo che lo lasci e che riesca ad andare in bagno come i bimbi della sua età.

Alla materna le educatrici che cosa hanno detto del fatto che usa ancora il pannolino?
[#6]
dopo
Utente
Utente
Alla materna le sue maestre sono rimaste un pó stranite perché la bimba trattiene la pipi dalle 8 che entra alle 16 che esce e i nonni le mettono il pannolino.
Abbiamo provato a portarle il pannolino nella sacchetta per farselo mettere dalle maestre ma non c'è verso e credo sia perché si vergogna dei suoi compagni che vanno al bagno.
Al PS le hanno messo solo una crema anestetica che io ho anche comprato. Ma non la fa nemmeno con questa!
È davvero frustrante per me non essere in grado di fare una cosa che per alcuni bimbi è naturale. Ha 3 anni e mezzo, intelligente sveglia e furba.
Il fatto di non capire cosa la blocca è veramente brutto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

ciò che sta accadendo non è certo dovuto all'intelligenza della bimba; non dubito che sia una bambina molto sveglia e intelligente.
Ma il problema in casi del genere è che si creano degli apprendimenti e dei condizionamenti tali da rafforzare proprio ciò che vorremmo venisse modificato.

Se rilegge tutta la conversazione si renderà conto del fatto che Lei non fa altro che elencare tentativi: "Abbiamo provato.." questo e quest'altro.

Più che andare a tentativi, si faccia aiutare dalla psicoterapeuta e si coordini bene sulle decisioni prese con le educatrici all'asilo e con i nonni, in modo tale che voi adulti siate tutti concordi e che la bimba riceva un messaggio chiaro.

Capisco sia frustrante, ma di solito questi problemi rientrano.
Non si tratta di comportamenti naturali, ma di comportamenti appresi e anche i bambini hanno le loro piccole crisi... ;-)

Cordiali saluti,
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Il fatto di non capire cosa la blocca è veramente brutto. "

Dietro ogni sintomatologia c'è sempre un significato, il fatto che voi genitori non vi stiate orientando significa che avete bisogno di aiuto.
I bambini esprimonon con il corpo i loro disagi e disguidi

La pomata anestetica, a mio avviso, non serve a nulla se non a patologicizzare una funzione spontanea.
La bambina non deve non sentire, ma "decidere" di lasciarsi andare alla perdita di controllo nonostante le sue paure.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Ma la mia domanda è: COME FACCIO?
c'è un metodo??
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Sto cercando di dirle che il "come fa" dipende da cosa sta vivendo la bambina

Un nostro collega analizzerà la situazione di sua figlia e delle dinamiche familiari che facilitano la problematica è solo poi vi dirà cosa fare
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

da qui non è possibile dire come fare per modificare la situazione, perchè è come se un medico Le prescrivesse qui un farmaco senza visitarLa.

Lei però si è già rivolta ad uno psicologo psicoterapeuta che Le fornirà indicazioni chiare su tutti i comportamenti da adottare e su quelli da evitare.

Cordiali saluti,