rifiuto della mia gravidanza / come risolvo ?

Buongiorno, sintetizzo: il coniuge e io desideriamo un figlio e decidiamo consapevolmente di averlo, compro clear blu test di ovulazione e resto incinta. La mia reazione alla gravidanza in parte era attesa, nel senso che ero consapevole di ciò che penso della gravidanza, ma per contro è stata del tutto inaspettata per l'intesità della negativa alla mia gravidanza, tant'è, che questa settimana (ero all'inizio della tredicesima settimana) ho avuto un aborto interno ritenuto e lunedi mattina mi reco a procedere ad isterosuzione. Se da una parte mi dispiace aver abortito spontaneamente, dall'altra mi sento sollevata. Il mio pensiero razionale circa la gravidanza è: "la gravidanza è uno scempio del corpo femminile, lo deforma e al momento del parto ne provoca un traumatismo meccanico inevitabile, nella zona del pavimento pelvico, dell'allungamento dello spazio ano-vagina, che lascia conseguenze su di esso non sempre risolvibili; la gravidanza e soprattutto il parto eutocico fanno schifo, possibile che madre natura non abbia pensato ad altro modo per la nascita se non quello di distruggere il corpo femminile ?!". Infatti per la mia gravidanza già avevo deciso taglio cesareo per evitarmi tutto il dolore e la durata del travaglio e tutto il traumatismo meccanico del parto eutocico. Il problema è questo: il coniuge e io un figlio continuiamo a volerlo e io ci voglio riprovare, ma non posso avere di nuovo questo atteggiamento mentale di rifiuto, schifo, repulsione, repellenza per il cambiamento del mio corpo a causa della gravidanza, devo trovare il modo di NON provare disgusto verso me stessa se guardo il mio corpo incinta e non so come fare (fermo restando che farò il cesareo e MAI l'eutocico). Ecco perchè chiedo il Vs. aiuto: come faccio a non essere disgustata dai cambiamenti del mio corpo in gravidanza ? GRAZIE SIN D'ORA della Vs. attenzione, Vi prego di non rispondermi cose del tipo "il tuo problema è dovuto ad ansia o depressione o simili" perchè non lo sono affatto e ne sono consapevole. La consapevolezza è uno dei pilastri dell'essere umano. Prego datemi una soluzione.GRAZIE SIN D'ORA, Mahli
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signora,

da qui, senza conoscerla e in poche righe non è pensabile che qualcuno possa darle addirittura una soluzione per un malessere profondo come quello che riferisce di provare a causa di pensieri molto negativi circa la gravidanza e il parto.
Per trovare un aiuto e una soluzione è necessario che si rivolga di persona ad uno psicologo psicoterapeuta che valuti il suo caso e la aiuti a capire prima di tutto perchè prova questo disagio.

Non è detto che il problema dipenda da ansia o depressione, cosa che lei stessa esclude, ma è possibile che nasca dal rapporto con sua madre, da comunicazioni implicite o esplicite che le sono arrivate negli anni nell'ambito familiare, da una non completa accettazione dell'identità femminile, da un rapporto alterato con la sua identità corporea o da altre cause ancora: in ogni caso si tratta di cause profonde sulle quali è necessario lavorare in psicoterapia perchè il malessere sia elaborato e superato.

Le suggerisco quindi di riflettere sull'opportunità di affidarsi di persona ad un nostro collega per occuparsi adeguatamente della sua difficoltà, scelta che credo sia necessaria alla luce del desiderio di maternità che in ogni caso ha espresso.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
GRAZIE D.ssa Massaro, della sua pronta risposta. Ho trovato in rete l'argomento "Tocofobia" e mi ci ritrovo abbastanza (pur di evitare il parto, io scelgo il cesareo elettivo) e mi riservo di inoltrare il quesito alla D.ssa Valentina Pontello che ho letto ha già trattato di "Tocofobia" in suoi articoli e anche Lei terminava con (cito, vedere fondo pagina url http://www.medicinamaternofetale.it/1168-tocofobia.html) "E’ importante quindi agire a livello di prevenzione, dedicando tempo alla comunicazione, ed in modo particolare all’esperienza del parto. In questo senso frequentare un corso preparto può essere utile a ridurre l’ansia, così come corsi di yoga o rilassamento, che si focalizzano sulla respirazione. In casi selezionati, può porsi l’indicazione ad un breve periodo di psicoterapia". Quindi, mi porto avanti, considerato che lavoro a Milano, Le chiedo se posso rivolgermi a Lei per RISOLVERE la mia riluttanza ai cambiamenti del mio corpo dovuti alla gravidanza (circa il parto elettivo, lì non ci piove, procedo con quello punto e basta, di eutocico proprio non se ne parla), oppure se Lei dovesse avere già troppi pazienti da seguire, se può consigliarmi una professionista - donna per favore - che possa seguirmi. Io VOGLIO un figlio, e a farlo devo poter accettare i cambiamenti del mio corpo in gravidanza, io VOGLIO RISOLVERE questa cosa. GRAZIE, GRAZIE SIN D'ORA, Mahli
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Può contattarmi in privato quando lo desidera e valuteremo il da farsi.

Buona serata,
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