Elaborazione di un lutto

Salve, vi scrivo perchè ho difficoltà ad elaborare un abbandono:sono stato lasciato dalla mia fidanzata dopo una storia durata 4 anni.Ci siamo messi quando eravamo piccoli,io 18,lei 16 anni ed ora,è finita.Sono stati quattro anni meravigliosi seppur con tante difficoltà, momenti brutti e tristi. Nonostante fossi ormai a conoscenza che si era affiaccato da un po' ciò che ci teneva uniti, quando è stata lei, 3 giorni fa, a dirmi: "non ti amo più, non sono più innamorata di te", sono sprofondato. Mi spiego, cercando di introdurre anche la mia infanzia:genitori separati,che sono tornati insieme per pagarmi l'università pur essendo privi d'amore l'uno per l'altro.Non ho visto mio padre per molti anni,da quando si separarono e mia madre,per quanto bene volesse fare,ha cercato,promesso, cose che non poteva fare e,soprattutto,per sua indole,spesso e volentieri me le rinfacciava.Noi siamo stati insieme non nel periodo clou della separazione (l'ho inserita pensando potesse esservi utile in un eventuale diagnosi), ma nel mio periodo liceale e per lei ho fatto cose che pensavo mai avessi potuto fare.. : scritto libri di poesie, di sogni, dedicati a lei, ho smosso persone che non conoscevo per farle delle sorprese, scritto canzoni.. insomma, ho amato ciò che, soprattutto, prima di quello che lei mi ha dato, è riuscita a FAR DARE A ME.Ormai da due anni, non riuscivo più a donarle la luna, come riuscivo a far prima.Ho iniziato l'anno scorso, l'università nella mia città natale, per poi trasferirmi a Milano, l'anno seguente, cambiando facoltà (il corso di studi precedente non mi interessava). Da qui sono iniziati i nostri grossi problemi .. indaffarato tra faccende domestiche, corsi da fuorisede e affini, non ho coltivato il fiore come meritava e lei,d'altra parte, è venuta a trovarmi, nonostante la vicinanza,solo due volte..
Non riuscivamo a comunicare più da tempo e c'erano solo incomprensioni e incapacità nel parlare,l'uno per l'altro.Addirittura siamo arrivati a dire: "sei un mostro,ti odio". cose che fanno male..
Tuttavia tra di noi c'era una grande intesa, soprattutto fisica e lei riusciva a donarmi,seppur effimeri, attimi in cui non pensavo a nulla e godevo della capacità di non pensare più..
L'ultimo nostro anno è stato burrascoso,l'ho tradita con alcune ragazze e,penso, l'abbia fatto anche lei,ma siamo sempre tornati insieme, convinti che non fosse il momento e anche e,forse, soprattutto, per la paura di abbandonare un porto così sicuro..Sono il primo a ritenere che fosse giusto,forse,che ci dovessimo lasciare. Lei è cambiata molto negli ultimi anni e conduce un tipo di vita completamente diverso dal mio, non riusciamo più a comunicare e a relazionarci ma.. mi manca,come l'aria e rivedo lei in ogni volto, sorriso, canzone che ascolto.
Ci siamo salutati,ma ho paura di non riprovare più le stesse emozioni e di non superarla mai,per l'amore che mi ha fatto donare e mi ha dato. non riesco a dormire,mangio a stento e guardo le nostre foto su facebook sempre
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

sono passati pochissimi giorni dalla rottura ed è del tutto normale sentirsi così.
Non cercherei responsabilità nel fatto che tu ti sei trasferito a Milano per studiare e quindi temi di averla trascurata.
Capita che l'amore possa finire.
Alla vostra età succede anche frequentemente.
Ma devi cercare di superare questo evento con la certezza che incontrerai altre persone cui voler bene e permettendo al tempo di fare il suo lavoro.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro utente,
grazie per averci aperto il cuore...

una premessa e' che non facciamo diagnosi on-line, sia perche' queste sono le regole del nostro portale e sia perche', dal mio punto di vista non sarebbe professionale, in quanto mancano una serie di elementi del setting terapeutico, che ritengo siano fondamentali.

Possiamo provare a riflettere insieme su quello che ha raccontato..

Vorrei iniziare dalla storia familiare:abbandono e lutto del padre.... un "disorientamento" che ha vissuto, anche, nei confronti della mamma (prometteva, ma non poteva... si arrabbiava, etc.).

L'affetto e la relazione non sono, probabilmente, stati "rappresentati" in modo naturale e graduale.

Ha avuto, realmente, esperienza di un "costruzione" di rapporto affettivo?

Può manifestar si, così, un bisogno di attaccamento nei confronti di figure, che ci permettono di sperimentare quelle emozioni che, o abbiamo sempre tenuto intrappolato, o soffocato...

Come se lei volesse dirci... nonostante siano stati anni con alti e bassi, da cui comunque mi sono emozionato e innamorato, nonostante abbia compreso che non funzionasse più... perché rimane ancora un pensiero doloroso il distacco?

Probabilmente perché tutto questo suo vissuto richiama radici antiche di dolore e di mancanze.

Certo, sono passati solo tre giorni dalla vostra definitiva separazione, occorre tempo.... un tempo per riflettere, per elaborare e per consapevolizzarsi gradualmente anche dei propri reali bisogni.

Diamoci tempo, quel tempo debito che ci permette di "essere" e di esprimerci serenamente.

Nel momento in cui dovesse diventare troppo difficile e doloroso, allora sarebbe opportuno un confronto con un professionista, anche in relazioni al suo vissuto familiare.

Un caro saluto