Depressione dopo lutto

Salve dottori.
Non è la prima volta che consulto questo sito, ma è la prima volta che consulto la sezione psicologia perchè sto convincendomi sempre più che il mio sia un disturbo più mentale che fisico. Tre mesi fa, ho perso mio padre malato di tumore al colon. Non credo di aver sfogato tutta la mia tristezza nè allora nè tutt''oggi. Al contrario però ho iniziato ad avere paura d essere ammalata dello stesso tumore anche io. Non avevo alcun sintomo, niente di niente fino a quando i sintomi ho cominciato a farmeli venire io. Mi sono ammalata di colon irritabile e la mia ansia mi porta ogni volta che ho un fastidio a cercare in internet una risposta che peggiora sempre più il mio stato ansioso. Non riesco a non fare ricerche sul web anche un mal di testa mi porta a verificarne le cause tramite siti internet. Ho perso appetito e i dolori allo stomaco mi accompagnano quotidianamente. Mi sono fatta venire le emorroidi a furia di sforzare la defecazione per controllare le feci se presentassero sangue. Ho iniziato a fare esami su esami per escludere la neoplasia e tutti (esami del sangue e esami del sangue occulto nelle feci) hanno confermato quanto in realtà io già so e cioè che non ho nessun tumore, ma la paura non mi abbandona mai. Ho due bimbi uno di questo molto piccolo che allatto ancora e non riesco a godermeli. Pensate che io abbia qualcosa che non va e che ne debba subito parlare con qualcuno? c''è qualcosa che posso prendere per tenere a bada l''ansia anche in allattamento? grazie mille
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile signora,

innanzi tutto condoglianze.

Tre mesi sono pochi per elaborare la perdita del papà talvolta. Se poi Lei ha un bimbo molto piccolo, si trova già in un momento stressante, cui si è aggiunto il recente lutto.

Ha delle figure di supporto attorno a Lei, qualcuno che Le dia una mano con i bimbi, ad esempio?

Ha pensato, accanto agli accertamenti che sta facendo, di provare a rielaborare questa esperienza di perdita con uno psicologo di persona?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
lei ha subito la perdita di una persona significativa a livello affettivo, un lutto da elaborare che porta con sé movimenti depressivi, da qui la sua tristezza...un dolore che tiene dentro di sé e che non riesce a sfogare... emozioni dolorose che si riverberano sul suo stato di salute...un processo già iniziato durante la grave malattia di suo padre.
In effetti la malattia oncologica mette a dura prova psichica anche i familiari della persona colpita...lei ha iniziato ad aver paura di avere la stessa patologia e il suo corpo ha risposto, somatizzando.
Si è rivolta almeno al suo medico di base?
Le ricerche su internet altro non fanno che sostenere e amplificare i sintomi, le sospenda.

Intanto si rivolga subito al suio medico di base per curare le conseguenze fisiche riportate, poi non indugi nel cercare aiuto specialistico.

E' necessaria un'adeguata valutazione presso specialisti della salute mentale (psicologo psicoterapeuta e psichiatra) per diagnosi e cure appropriate che possano intervenire in modo efficace sul suo stato di malessere psicofisico.

E' davvero importante che lei non trascuri la sua salute e che recuperi un migliore stato di benessere, per se stessa, per godersi i suoi bimbi e per la loro serenità. E' possibile con i trattamenti adeguati.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ho mia mamma e mio marito. Loro non riescono a capire fino in fondo le mie paure. Ogni volta che provo a parlarne mi dicono di stare tranquilla e di smetterla. Il mio medico di base mi rassicura sempre sulla mia salute e mi dice di prendere la vita più serenamente (come se io non ci provassi, o non volessi).Uno speciaista del sito in proctologia sapete come mi ha risposto? Signora se l'ansia è ingestibile si faccia una colonscopia e non ci pensi più... Ovviamente non credo sia una risposta saggia ed è per questo che credo di avere bisogno di altro tipo di aiuto. Ho un numero di una psicologa nella borsa. Mi dico sempre che la chiamerò e poi non la faccio perchè la mia speranza è che sia un periodo passeggero e che poi tornerò allegra e spensierata come prima. Comincio però ad essere stanca di passare giornate in internet alla ricerca delle cause di sintomi che mi sto palesemente auto provocando. Non so più cosa devo fare. Credo che ascolterò i vostri consigli e ne parlerò con uno psicoterapeuta. Intanto cosa potrei fare? vi ringrazio di cuore
[#4]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,

comprensibile il suo dolore e il suo senso di "impotenza" di fronte ad una perdita lacerante come quella di un genitore...

Quando un lutto piomba così all'improvviso, allora la percezione e la sperimentazione più dolorosa sono rappresentate, sicuramente, da quella che definiamo "lutto di progettualità": tutto all'improvviso crolla, aspettative, ideali, etc...
Ecco il suo timore di ammalarsi e di non riuscire a prendersi cura dei suoi figli...

Ora è il momento di iniziare a prendersi cura di se': può rivolgersi ad un consultorio pubblico o ad un Centro di Salute Mentale, per una accurata diagnosi e valutazione farmacologica, associando assolutamente anche una psicoterapia, per l'elaborazione di questo lutto.

Solo così potrà iniziare a vedere un po' di luce e a gestire il suo quotidiano di donna e di madre!

Provi a riflettere,

Intanto rimaniamo in ascolto..


Un saluto affettuoso
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile signora,

intanto spenga il pc e chiami la psicologa di cui ha il numero.
La consulenza psicologica non può nè deve essere l'ultima spiaggia; non c'è nulla di male nell'attraversare un momento di crisi o di difficoltà e quindi ha poco senso sperare che il problema si risolva da solo.

Inoltre Lei ha anche due bimbi piccoli di cui occuparsi e, se starà bene presto, sarà un vantaggio anche per loro.

Cordiali saluti,

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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