Confusione sessuale

Buongiorno.
Scrivo, su questo sito, con la consapevolezza di affermare parole che difficilmente riuscirei a dirle a voce con la medesima sincerità.
Sono una ragazza di 24, ho quasi finito i due anni di specialista universitaria, la mia salute fisica in generale è buona.
Meno soddisfacente, invece, è l'ambito delle relazioni. Fin da piccolina ho avuto un temperamento turbolento, vivevo intense amicizie femminili dalle quali poi sono sempre fuggita interrompendole anche violentemente. Parallelamente, ho conosciuto diversi ragazzi e alcuni volevano darmi affetto e ovviamente riceverne, altri volevano solo il mio corpo, altri volevano conoscermi. Ho provato degli innamoramenti verso alcuni di questi, ma nel momento concreto di impegnarsi (sentimentalmente e a livello sessuale) mi sono sempre tirata indietro sentendomi non pienamente a mio agio.
Ho un carattere indipendente, solitario, per molto tempo nervoso e ingestibile, ancora un po' irrequieto.
Da qualche anno ho acquisito maggiore tranquillità. E parallelamente, è sorto il dubbio di essere attratta dalle persone del mio stesso sesso, andando anche a riprendere dall'oblio e ad accettare un ricordo di quando avevo 19 anni.
Poi, quest'estate ho conosciuto lei, persona di 15 anni più grande di me e più che dichiaratamente lesbica e più che ben riconoscibile. Non mi ha lasciata indifferente. L'ho cercata per conoscerla, per avere un confronto, per demolire quei pensieri che si sono sviluppati nella mia testa diventando fissazione.
Vorrei baciarla, ma il sesso un po' mi ripugna e un po' mi attira (maschio o femmina che sia) così come avere una relazione stabile con una persona.
La mia domanda è : esiste un modo per rendere i pensieri verso una persona meno fissi nella propria mente? Come eliminare una fissazione verso una persona?
Grazie per aver letto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

per prima cosa, cioè prima di pensare alle soluzioni, bisognerebbe capire che cosa sono queste fissazioni.
Se ad es sono pensieri ossessivi, intrusivi, è il caso di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Ci sono strategie per gestire l'ansia e l'ossessività, ma per prima cosa è indispensabile una valutazione diretta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dott.sa Angela Pileci,
la ringrazio per la sua solerte risposta.
Alcuni aspetti della mia vita, i periodi più bui, preferisco pensare che siano stati vissuti da un'altra persona e non è solo un pensiero, è una certezza.
In adolescenza, intorno ai 16 anni, ho vissuto disturbi del comportamento alimentare, ansia e abuso di alcol.
Ne sono uscita da sola, con il tempo e capendo che al mio essere autodistruttiva, nulla all'infuori di me cambia.
Ho cercato la tranquillità e ho elaborato una accettazione di ciò che mi circonda.
Non riesco, in questo momento, a definire la tipologia dei miei pensieri perché alterno periodi di tristezza, euforia, malinconia, lucidità, noia, vitalità che ovviamente si ripercuotono sul mio agire e su una ipotetica analisi dei miei pensieri, sentimenti e stati d'animo.

Saluti.