E credo di soffrire di fobia sociale

Buona sera,
ho 25 anni e credo di soffrire di fobia sociale. premetto di essere sempre stato timido, anche se negli ultimi anni sono migliorato molto, però mi sudano sempre le mani, arrossisco, faccio fatica a parlare con persone con cui non ho confidenza e mi mangio le parole. mi sento sempre scoraggiato e stanco, tendo sempre a rimandare i miei impegni e le cose che devo fare, non so se per paura di non farcela o di non avere energie sufficienti per poter finire le cose. ho sempre paura di non aver dormito o mangiato a sufficienza. il mio unico conforto è fantasticare sul mio futuro, che potrebbe essere vicino, ma non riesco a fare nulla per poter arrivare a quello che voglio, e così tutto mi sembra sempre piu lontano. cosa posso fare? credo che sia il mio atteggiamento verso la vita e le persone ad essere sbagliato. credo sempre di essere inadeguato e di non essere meritevole. faccio fatica a spiegare le cose, faccio confusione, sento sempre il bisogno prima di fare qualsiasi cosa di sapere tutto su di essa, quindi mi scoraggio per la lunghezza dell apprendimento e non provo nemmeno a farla. ho paura dei giudizi degli altri e di non fare le cose nella maniera giusta. potete aiutarmi in un qualche modo?
[#1]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
intanto grazie per averci aperto il cuore...

provo a comprendere il suo stato d'animo, i suoi timori e preoccupazioni.

Prima di parlare di diagnosi, proviamo a confrontarci con ciò che sentiamo e che percepiamo, evitando magari quell' " etichetta",che ci impedisce di vedersi "persona".

Proviamo a porci al centro; stiamo sui nostri bisogni e sulle nostre emozioni... cercando, anche, di comprendere la perturbazione emotiva e il cambiamento dell'immagine del nostro Se'.

Ogni cambiamento può comportare sensazione di perdita sia reale che percepita.. Non esiste, inoltre, un evento che sia prevalentemente stressante rispetto ad un altro, perché la sua intensità dipende da chi lo vive e come lo vive.

Occorre una ristrutturazione di noi stessi e del nostro significato di esistenza, affinché si possa evitare che tale malessere contagi, negativamente, ogni angolo del nostro spazio vitale.

A tal proposito accoglierei la,possibilità di un confronto con un professionista, per questo cambiamento che, immancabilmente, aiuterebbe ad uscire da questa sorta di limbo, in cui le cause di questo malessere divengono difficilmente accessibili.

Spero in una riflessione costruttiva ...

Un caro saluto.
[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

tutte le paure che nomina sono lecite, ma chiaramente le paure devono essere superate: la paura di essere inadeguato, del giudizio, ecc...
In che modo? Affrontandole!
Una soluzione che le persone timorose e timide cercano e mettono in pratica è quella di evitare le situazioni che possono aumentare le loro paure: non c'è nulla di più sbagliato perchè in questa maniera non solo non si cambia, ma si rafforzano sempre più le paure.

Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicolgo psicoterapeuta perchè non solo si tratta di problemi che di solito si possono trattare bene e in tempi anche stretti, ma perchè tali comportamenti sono imparabili.
Legga qui:https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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