Rapporti con mamma

Salve a tutti,vi scrivo per chiedervi un piccolo aiuto su come gestire una madre che cerca costantemente di sabotarmi.Mi ritengo una persona con la testa sulle spalle,lavoro,esco con gli amici ... Quando devo uscire di casa,soprattutto la sera,sembra che io diventi per lei cappuccetto rosso che va incontro al lupo.Tutto questo va avanti da quando ero andolescente,ora sono sulla soglia dei 30 anni!
Le paturnie che escono fuori sono una lista infinita.Non so come distreggiarmi di fronte alle sue crisi,se la ignoro è peggio,se le rispondo sempre in modo affermativo ("si,certo certo") ,è peggio uguale.
Di fronte a persone di questo tipo cosa bisogna fare? Grazie per la cortese attenzione.


[#1]
Dr. Alessandra Grieco Psicologo 6 1
Gentile ragazzo,
talvolta il processo di separazione-individuazione dai genitori non è semplice.
E' evidente che sua madre sia una persona ansiosa, sarebbe utile sapere se sua madre è una persona ansiosa in generale o solo nei suoi confronti.
Lei tuttavia non è più un bambino, è in grado di badare a se stesso a quanto dice. Io le consiglierei di provare ad ignorare le paturnie di sua madre, talvolta, ciò che mantiene un problema non è il problema stesso, ma la reazione ad esso.
Se ciò non risultasse utile potrebbe consigliare a sua madre di intraprendere un percorso per la gestione dell'ansia.
Buona fortuna.

Dr.ssa. Alessandra Grieco

[#2]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

comprendo la fatica delle relazioni, soprattutto genitoriali...

.. in particolare quando un genitore, in questo caso la mamma, non riesce a permetterle di "spiccare" il volo e di rendersi autonomi sia affettivamente che professionalmente!

Il confronto con la mamma lo ritengo necessario, in quanto lei deve avere il coraggio di "essere" quello che più desidera.


La mamma ha tutto il diritto di chiedere "aiuto", ma trovando consapevolezza e motivazione.

Lei, altrettanto, il diritto di vita!



Provi a riflettere...

un caro saluto

[#3]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio,ma credo che sia praticamente impossibile convincere mia madre ad affrontare un tale percorso; pensa che andare dallo psicologo/psicoterapeuta significhi essere matti,pazzi.
E' una persona molto difficile da trattare,vuole avere sempre ragione,non riesce ad andare oltre il suo orticello.Inutile provare a cercare un dialogo,esiste soltanto lei.
[#4]
Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Si, comprendo...

Infatti ho scritto che ciò può accadere solo se c'è motivazione.


Lei, invece, deve avere coraggio di "emergere" e, magari, di confrontarsi con un professionista se sente il bisogno e intravede la grande difficoltà ad esprimersi come vorrebbe.



Un caro saluto.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

c'è una bella differenza tra uscire e dire "si,certo certo" e poi avere una certa pesantezza addosso, legata alla frustrazione perché ci aspetteremmo maggior comprensione, soprattutto vista l'età e tutto ciò che Lei ha fatto per conquistare autonomia e indipendenza e farlo serenamente.

Però, come già detto dalle Colleghe, per cambiare la mamma Lei può fare poco o niente. Può cambiare se stessa, se lo desidera. Visto che è già stata molto brava a farsi la Sua vita, pur con una mamma molto ansiosa e iperprotettiva, secondo me sembrerebbe mancare solo un piccolo step per prendere ulteriormente le distanze ed essere meno invischiata. Cioè se la mamma dovesse arrabbiarsi o restarci male, è un problema della mamma, che Lei può guardare con la giusta distanza e anche tutto l'affetto di una figlia. Questo deve esserLe molto chiaro e lo deve gestire di conseguenza.

C'è un'alta probabilità che la mamma rimarrà così per sempre, ma Lei può cambiare il Suo atteggiamento per soffrirne meno. Già fa bene ad uscire lo stesso e a fare tutto ciò che vuole fare.

Evitare le rassicurazioni alla mamma è uno step molto importante, perché rischiano di far partire poi costanti richieste e rassicurazioni da parte della mamma.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Attivo dal 2014 al 2017
Psicologo
Gentile Utente,
comprendo quanto riferisce.. non è facile gestire nel pratico una situazione di questo tipo in cui è come se ci si sentisse costantemente sotto controllo, o non ci fosse fiducia nei nostri confronti, o giudicati come incapaci di non sapersi gestire la propria vita .. oppressi nei propri spazi ... quando poi chi ci fa sentire così non è disponibile a un confronto e resta immerso nella propria prospettiva tutto si incrementa e rende ancora più difficile la situazione.
La dinamica genitore-figlio è "complicata"; due generazioni diverse si incontrano e si scontrano. Fra i due credo che lei sia la parte più ricca di risorse e che può produrre un qualche cambiamento.
Può aiutarla affrontare la situazione adottando forse una prospettiva diversa se non l'ha mai provata e osservare cosa succede: quando sua madre le fa le paturnie, provi semplicemente a rassicurarla. Io credo che le paturnie di sua madre non necessariamente siano rivolte a lei in quanto figlio sbagliato che si comporta male (anche perché come lei stesso dice ha la testa sulle spalle) .Potrebbe essere la paura di una madre che possa succedere qualcosa al suo amato figlio per colpa del mondo che c'è fuori e che ad oggi è poco affidabile. E lei potrebbe aiutarla ad affrontare il suo malessere interno vivendo l'ansia di sua madre non come un giudizio verso se stesso ma semplicemente come un modo di manifestarle amore seppure "sbagliato" nel modo di esprimerlo ma sempre di amore si parla. Cordiali saluti.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazza,
non c'è un padre ad equilibrare la presenza materna?
lei vive ancore con sua madre; perchè se ha un lavoro proprio?
Lei si fa condizionare oppure riesce in qualche modo a fare la sua vita?

Carissimi saluti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/