Perchè non cambiare?

Mi ritrovo a riflettere sulla mia relazione con il mio ex ragazzo.
I primi anni sono stati un tira e molla continuo in quanto lui nella relazione aveva preso il posto non di ragazzo ma di supporto(avevo ancora in mente il mio ragazzo delle superiori). Ho avuto nel corso della vita a cambiamenti che non mi hanno permesso di crearmi una relazione sana tranne che con un'amica(tra continui cambi di scuola che non mi hanno permesso di sperimentare la relazione a lungo tempo, la mia poca fiducia per paura anche il rapporto diventasse "invadente" e sopratutto il fatto che alle persone a cui mi affezionavo o mi annoiavano(credo che fosse un meccanismo di difesa)o dopo un pò mi allontanavo sostituendomi con qualcun altro). Mi rendo conto di aver avuto con i ragazzi una relazione di dipendenza, ma nel corso degli anni con questo ragazzo(che mi ah sempre accettato nonostante i miei disturbi) ho imparato piano piano a fidarmi(grazie anche alla terapia).
Il problema fondamentale è questo: lui ha un solo difetto: fuma e beve con gli amici e si fa trascinare.
All'inizio della relazione, complice anche il ritiro della patente(è stata ritrovata una canna nella sua auto mentre era alla guida-fumata da un suo amico), mi aveva fattola promessa che non avrebbe più fumato. Io, nonostante tutto non gli ho mai negato un'uscita(come invece faceva la sua ex, dipendente da lui quanto me)ma mi rendo conto che soffrivo ogni volta che usciva con gli amici e mi preoccupavo per lui(un pò perchè desidero anche io questo stile di vita(non bere e fumare ma uscire di più)e un pò perché il mio ex ex è cambiato molto a seguito delle continue uscite con gli amici.
Ogni tanto gli chiedevo se fumava e lui mi rispondeva sinceramente(sentendosi in colpa) che ogni tanto lo faceva e io se lo faceva ogni tanto non mi preoccupavo, gli ho sempre dato i suoi tempi, non ho mai preteso che smettesse di colpo.
In estate ci siamo lasciati, ma abbiamo ancora mantenuto i contatti in un rapporto molto ambiguo. Ma anche questo non andava bene: se non ci vedevamo perché avevamo deciso di essere amici lui mi cercava, se avevamo una relazione io tendevo al rifiuto e alla dipendenza.
Da allora è cambiato: mi parla continuamente di quanto ha bevuto con gli amici, scrive cose che non aveva mai scritto su fb(è sempre stato un ragazzo religioso) e di quanto si diverte esagera.
Magari è stato così da sempre ma mi rendo conto che è successa la stessa cosa con il mio ex: provoco sempre il cambiamento, ma in negativo sulle persone. Quanto finalmente do fiducia alle persone queste cambiano in negativo o mi rifiutano.
io mi chiedo: perché non cambiare? lo sto facendo anche per avere una relazione sana e non pesare e "portare allo stremo"chi mi sta di fronte, perché non possono farlo anche gli altri?

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
>>è successa la stessa cosa con il mio ex: provoco sempre il cambiamento, ma in negativo sulle persone.

Gentile ragazza,
non ritengo che Lei sia così onnipotente da far trasformare negativamente le persone con cui entra in contatto!
Ritengo però che le dinamiche che LEI mette in atto possano essere sempre le stesse, se non le identifica e ci lavora.

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Osservo che in consulti precedenti ci riferisce di psicoterapie in atto e interrotte.
Ora è in terapia?
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Ha risolto le svariate problematiche, anche sessuologiche, per le quali ci ha scritto nel tempo?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
sono in terapia attualmente, ma mi sto concentrando sull'ambito lavorativo, che presto mi ritroverò ad affrontare.
dott.ssa randone purtroppo non ho ancora risolto nulla, anche dal punto di vista sessuale. La vestibolite mi sta portando a allontanare qualsiasi persona che possa essere anche minimamente interessata a me ed è una delle cause della rottura della relazione. Chi mi ha in cura mi segue poco e anche la psicoterapeuta non mi può aiutare perché non conosce la malattia. Quindi per ora seguo la cura senza speranza che funzioni.

Per quanto riguarda il cambiamento negativo: ho avuto 3 relazioni amorose. Alla fine della prima il ragazzo (che ha giurato di non toccare una sigaretta in vita sua)si è messo a fumare. Il secondo ha inciso parecchio su di me. da un giorno all'altro si è trasformato: cambio di look, atteggiamento aggressivo, fissato con la palestra, narcisista. Ha iniziato a farmi pressioni per il sesso e mi ha lasciato non prima insultandomi dicendomi che mi sarei trasformata in una poco di buono e frigida(termine che ormai è considerato un termine dispregiativo più che un termine medico). Il cambiamento in questi ragazzi l'hanno notato tutti, amici, compagni e non solo io.
Il ragazzo del racconto almeno mi ha dato una spiegazione: la rottura della relazione l'ha buttato giù portandolo ad esagerare con l'alcol e il fumo. Per le amicizie stessa cosa: appena mi fido questo mi escludono...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"La vestibolite mi sta portando a allontanare qualsiasi persona che possa essere anche minimamente interessata a me ed è una delle cause della rottura della relazione. Chi mi ha in cura mi segue poco e anche la psicoterapeuta non mi può aiutare perché non conosce la malattia. Quindi per ora seguo la cura senza speranza che funzioni."

Forse dovrebbe partire da quì, una cura senza diagnosi accurate, senza prognosi e senza speranza di guarigione.....forse andrebbe rivista.

Fatto questo, può affrontare tutto il resto.
[#6]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
purtroppo non so a chi rivolgermi(e ne ho lette di testimonianze di cure, costate care, e non funzionanti). i miei ancora non credono che io abbia un problema "serio" e sono nella fase della negazione, pensano che io abbia un'infezione e che non stia soffrendo(per non ripetere il dolore provato durante la mi ainfanzia).inoltre semmai questa non funzionasse, le cure come posso pagarle? già la terapia psicologica è diventata un peso che fatico a sostenere, ma almeno questo per qualche mese potrò permettermelo).
Al momento mi è stato detto che sto migliorando(io non riesco a capire se sono migliorata oppure no) e che devo portare pazienza(all'inizio mi sono stati detti 6 mesi, sono passati 6 mesi e mi è stato detto ALMENO un anno). ma ciò mi porta a diventare ossessiva e farmi influenzare da ciò che è scritto in rete, che dicono l'esatto contrario. Ho definitamente messo da parte ogni aspetto sulla sessualità, già vissuta male per i trascorsi(ciclo arrivato troppo presto senza informazione e troppo abbondante, i rischi della pillola, associato a una difficile relazione alla sessualità(forse vaginismo).

Ho provato più volte a scrivere qui se la cura potrebbe essere giusta(chi mi ha in cura sostiene che non servono farmaci, mentre in molti siti la cura farmacologica è obbligatoria), ma non mi è stato possibile inviare un consulto per le troppe richieste.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Nessuno le dirà online, senza diagnosi, se la terapia è giusta o sbagliata ....


Provi presso una struttura pubblica a richiedere un altro consulto, per avere un secondo parere
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
purtroppo non ho trovato specialisti che operano in una struttura pubblica, ho cercato a lungo una soluzione alternativa. Ho provato vari ginecologi ma nessuno mi ha saputo dire che cosa avevo, finchè non ho trovato questa ginecologa che mi ha indirizzato in questo centro. Avevo parlato alla psicologa (quando erano i miei a pagare la terapia)un piccolo supporto farmacologico o una consulenza presso uno psicologo perfezionato in sessuologia, ma mi è stato vivamente sconsigliato. Quindi per ora mi devo accontentare....

finalmente mi è stata data una diagnosi certa sul "disturbo" che mi ha portato in terapia: disturbo dell'attaccamento derivante dall'infanzia primaria. so che non risolve nulla però mi sento rassicurata a non cercare più risposte almeno sulla diagnosi.