Nuovo ambiente lavorativo

Buongiorno,

sono una ragazza di 28 anni e da tre settimane ho trovato un nuovo posto di lavoro. Mi rendo conto di essere una miracolata considerando la congiuntura economica del periodo ma sto vivendo un periodo abbastanza difficile nell'inserirmi nel nuovo ambiente.
Premetto che ho lavorato precedentemente in un altro posto per tre anni e a livello di rapporti con i colleghi mi sono trovata bene...avevo un buon rapporto con tutti e ridevo e scherzavo senza problemi..insomma un rapporto confidenziale che mi ha permesso di vivere al meglio anche lo stress che derivava dalla mansione che svolgevo; certo, tale rapporto si è costruito in tre anni ma inizialmente il problema è stato attutito dal fatto che sono stata assunta insieme ad altre persone quindi all inizio ho fatto amicizia con i ragazzi assunti con me e con il tempo, anche grazie alla forza del gruppo, mi sono inserita in maniera ottimale anche perché mi ritengo una persona solare.
in questo caso invece sono stata assunta da sola e inserita in un ufficio di altre 7 persone che sostanzialmente non mi stanno aiutando nell'inserirmi. Fanno sostanzialmente finta che io non ci sia e appena arrivata non hanno cercato minimamente di mettermi a mio agio facendo le classiche domande di rito a un neo assunto "da dove vieni", "dove abiti" ecc ecc.....comportamento che credo sia normale, almeno secondo il mio punto di vista. io con i nuovo assunti nel mio precedente lavoro mi sono sempre comportata cosi anche perché conosco il senso di smarrimento che si prova i primi tempi in un nuovo contesto.
Sono stata posizionata in una postazione abbastanza appartata con accanto una ragazza che lavora li da 8 anni che non mi rivolge neanche la parola e se le parlo io mi risponde a monosillabi senza cercare minimamente di chiacchierare. Mi rendo conto che ogni persona ha il suo carattere e che non tutti siano espansivi e volti ai rapporti umani come me ma sinceramente questa situazione mi sta mettendo in difficoltà.
La cosa che mi fa rimanere male è che sono amiconi tra di loro e ad esempio se uno va a prendere il caffè chiede a tutti glia altri presenti se lo volgiono..a me no.
Non mi sembra un comportamento molto educato e lo stesso comportamento lo tiene la mia responsabile che è da un certo punto di vista molto gentile nello spiegarmi le nuove procedure alle quali non sono abituata e per il resto mi ignora del tutto mentre con il resto dell'ufficio chicchera amabilmente.
Lo so...sono li da solo tre settimane ma non capisco tale comportamento che io difficilmente attuerei se fossi dall'altra parte della barricata.

Vorrei gentilmente un consiglio. come mi devo comportare in un ambiente poco aperto ai nuovo arrivati?

grazie mille
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

da una parte, come anche Lei riconosce, può essere normale non dare eccessiva confidenza al nuovo arrivato, ma riconosco che possono esserci comportamenti sgarbati...

In ogni caso, cosa fare? Credo che il gruppetto stia cercando di avere la Sua fiducia e allora perchè non fa Lei il primo passo, non solo una volta, ma fino a quando non entrerà davvero nel gruppo e la tensione si abbasserà?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Entrare in un gruppo consolidato non è mai semplice, il gruppo fa muro di fronte allo sconosciuto e, a meno che non ci sia qualche anima gentile che fa da "ponte", ci vuole del tempo per entrare.

Lei può tenere il suo normale gentile comportamento, senza farsi troppo condizionare dal loro. altrimenti diverrà fredda e scostante. E questo non aiuterebbe certo.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, forse conviene essere più aperta lei, anche se le costa fatica, far intravvedere qualche suo lato umano, certo si sa il gruppo si difende, ...uno va a prendere il caffè. prova a dire.. vengo anch'io.. qualche volta.. insomma umanizzi lei il rapporto anche se mi rendo conto che non è facle e neanche giusto, a guardar bene..
Ciao, non se la prenda, soprattutto, l'importante è che il lavoro ora c'è, le pare?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Michele Facci Psicologo, Psicoterapeuta 23 1
Cara ragazza,
quella che descrive è una tipica situazione ampiamente studiata dagli psicologi del lavoro e ha a che fare con diverse dinamiche organizzative e personali: la struttura del gruppo, la leadership, l'accettazione dell'ultimo arrivato e dei nuovi ruoli, la competitività, e via dicendo.
Se la situazione dovesse provocarle troppo stress, ansia o comunque disagio, le suggerisco una consulenza da uno psicologo esperto in psicologia del lavoro per cercare di gestire al meglio la situazione.
In generale quello che le posso suggerire in questi casi è di non aspettarsi dagli altri ciò che lei sostiene farebbe in situazione analoghe, nel suo post ci sono più passaggi che fanno trasparire questo suo atteggiamento. Gli altri però raramente fanno quello che noi riteniamo corretto o che noi faremmo al loro posto, altrimenti saremmo tutti uguali! Le suggerisco di provare a mutare questo pensiero accettando semplicemente che ognuno di noi possiede modalità relazionali diverse e che dentro un'organizzazione la dinamica è ancora più complessa.
Quindi, provi a non giudicare il loro comportamento paragonandolo a quello che sarebbe il suo, ma invece a guardarlo con meno severità e più comprensione, sarà sicuramente ricambiata con la stessa moneta!
Cordialmente,

Dott. Michele Facci - Psicologo e Psicoterapeuta
Studio di Psicologia a Trento, Rovereto, Milano e online
https://www.studiopsicologiafacci.it/