Madre in difficolta'

Gentili dottori esperti della psiche umana e delle relazioni familiari ,
sono una mamma in grosse difficolta’ , vi scrivo per chiedere un aiuto su come comportarmi con mia figlia per salvare il rapporto con lei .
Mia figlia ha 28 anni , iscritta all universita’ ( fuori corso). Non lavora , studia e vive ancora con me . Mio marito e’ mancato per un tumore nel 2009. Qualche mese fa ha svolto un tirocinio previsto dal suo programma di studi , in una struttura che si occupa di rieducare malati di mente e persone con precedenti penali che hanno commesso crimini in alterato stato di coscienza .
Durante il tirocinio si e’ legata moltissimo all’educatore tutor ( uomo di circa 50 anni , definendolo addirittura come un padre ) a cui era stata affidata e che avrebbe dovuto avere un ruolo prettamente didattico , educativo e formativo nei confronti dei tirocinanti ( categoria nella quale rientrava mia figlia ) . Purtroppo le cose sono andate diversamente : all ‘interno di questa struttura mia figlia ha conosciuto un detenuto , 20 anni piu grande di lei e con un passato che fa inorridire ( dipendenza da alcool , accusato di omicidio colposo verso il padre commesso in stato di ebbrezza due anni fa , denunce domestiche da parte della madre per violenze in casa , precedenti all’omicidio ..e altro ) . E’ accaduto che mia figlia ha perso la testa per quest ‘uomo che e’ li da due anni e all’insaputa di tutti ha iniziato con lui una relazione con il supporto e la complicita’ dell’educatore (molto affezionato al detenuto) che ha pienamente trasgredito le regole e la disciplina della struttura venendo meno non solo ai suoi compiti di educatore , alle sue responsabilita’ etiche e didattiche verso una tirocinante ma mettendola anche in una condizione di pericolo perche’ in questo momento mia figlia e’ in preda ad un delirio amoroso adolescenziale e non capisce piu nulla . L’educatore l ha incoraggiata ad intraprendere questa relazione inculcandole una fiducia incondizionata verso quest’uomo, sminuendo la gravita’ delle sue condizioni e della sua fragilita’ psicologica ( documentati da cartelle cliniche , verbali dei carabinieri e testimonianze di un sacerdote di paese a cui ho chiesto informazioni dettagliate ) .Dentro una struttura del genere, anche il piu pericoloso criminale o malato di mente , ovattato da cure e attenzioni ,accompagnato verso la cura dell’orto, la calma, la quiete ,allontanato da ogni contatto con alcool e curato con i farmaci … mostra senz’altro il meglio di se agli occhi di chi non ha visto la parte oscura che c’e’ alle spalle .. Disperata ho chiamato direttamente la direttrice che ha negato a mia figlia l'accesso alla struttura richiamando bruscamente l'educatore che ha ,a sua volta ha messo mia figlia contro di me .Si e' creata una frattura dolorosa tra noi e sto soffrendo molto . Non so come farle capire che ho agito per il suo bene e temo fortemente per questo suo innamoramento insano . Una mamma
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)Non so come farle capire che ho agito per il suo bene(..)
gentile signora con le migliori intenzioni si ottengono i peggiori risultati.

che sia per il suo bene oppure no è entrata nella vita si sua figlia (adulta) ed ha modificato il corso di eventi che la ragazza ha scelto per sè.
Se è soddisfatta che la storia sia finita allora se ne assume le responsabilità si fa da parte e si vive il risultato (allontanamneto della ragazza dalla struttura) con le conseguenze negative.

NON può pretendere di agire e ottenerne anche i meriti. ogni suo tentativo di affermare che trattasi di azione corretta non farà che mettere contro di sè ancor di più la ragazza poichè non solo ha agito sulla sua vita me ne sminuisce anche le scelte . Un essere umano non accetterà mai una ferita "narcisistica" del genere.
una donna, adutla, può decidere di innamorarsi anche di un galeotto, ma sarà la sua decisione .
potrebbe chiedere a sua figlia una mediazione con un professionista, di più non può fare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. De Vincentis
la ringrazio molto per la sua risposta , tuttavia non ne condivido assolutamente i contenuti . Bisogna essere madre per comprendere certe scelte e certe dinamiche familiari , non basta avere una laurea e una specializzazione in psicoterapia . Quello che cercavo attraverso questo consulto e' un consiglio professionale ma umano , non certo un tribunale dell'inquisizione.
Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
nessuna inquisizione, se lei ritiene che possa bastare l'esperienza di madre per certe azioni allora che chiede a fare agli psicologi?
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dopo
Utente
Utente
Infatti , ha ragione dottore . Fortunatamente esistono molteplici approcci psicoterapici ( alcuni volti proprio ad ottimizzare la comunicazione e la comprensione tra i componenti della famiglia e non certo ad inasprirli ) e molteplici chiavi di lettura dei fenomeni familiari e personali . Il mio bagaglio personale e' limitato e senz'altro mi mancano degli strumenti per uscire fuori da questa situazione , per aiutare mia figlia e per non perdere il nostro rapporto , ma non credo che la sua visione rispecchi con fedelta' e completezza tutte le istanze di questo vissuto familiare.
La ringrazio comunque molto per l'interesse dimostrato.
Cordialmente
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
se vuole riprendere il rapporto con sua figlia esca dalle sue convinzioni facendosi aiutare da un professionista. Se cerca una conferma sulla giustezza di quanto ha fatto allora non chieda ad un professionista ma ad una semplice amica che la pensa come lei
saluti
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dopo
Utente
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Certamente dottore mi faro' aiutare da un professionista come lei.
saluti cordialmente
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
no cerchi pure chi le darà una pacca sulla spalla, "risolverà" presto i suoi problemi!